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  1. #1
    naufrago
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    Thumbs down Un uomo vale quanto la sua parola

    Bossi rincara la dose dal Congresso federale della Lega:
    il capo di Forza Italia parla meneghino ma nel cuore è palermitano
    «La Fininvest è nata da Cosa Nostra»
    Lo tengono in piedi perché rappresenta i loro interessi al Nord, è il loro "figlio di buona donna"

    di Matteo Mauri
    La guerra è aperta da tempo. Ma ora entra in campo l'artiglieria pesante. E se alle accuse di mafia che da tempo Bossi lancia contro Berlusconi, il Cavaliere risponde col silenzio, adesso il Senatur ha deciso di alzare il tiro. «Tanto per essere chiari, per far capire alla gente», replica ad un congressista che aveva criticato la «politica dell'insulto» del segretario leghista. L'attacco di Umberto Bossi a Silvio Berlusconi, è durissimo. Il segretario della Lega Nord nel corso del suo intervento al Congresso straordinario del Carroccio, ha più volte dato del "mafioso" a Berlusconi. Da tempo il leader leghista, durante gli innumerevoli comizi, aveva indicato nel Cavaliere «l'uomo di Cosa Nostra». Al congresso, la tesi è diventata ufficiale. «L'uomo di Cosa Nostra» viene citato decine e decine di volte. E con lui tutte le aziende che fanno capo al leader di Forza Italia. L'anomalia italiana è lì: se ne devono convincere in primo luogo tutti i delegati, poi l'opinione pubblica. «La Fininvest - ha affermato Bossi - ha qualcosa come trentotto holding, di cui sedici occulte. Furono fatte nascere da una banca di Palermo a Milano, la banca Rasini, la banca di Cosa Nostra a Milano. E a Palermo hanno preso un meneghino per rappresentare i loro interessi. La verità è che se cade Berlusconi cade tutto il Polo, e al Nord si prende tutto la Lega. Ma non lo faranno cadere: perché sarà pure un figlio di buona donna, ma è il loro figlio di buona donna, e per questo lo tengono in piedi». Se l'ex-Capo dello Stato Francesco Cossiga negli ultimi due giorni è andato giù durissimo nei confronti del Cavaliere, Bossi non è certo stato da meno. Anzi, ha alzato il tiro, entrando anche nei dettagli, quando ha parlato della Banca Rasini, delle holding occultate, della nascita della prima tv berlusconiana, del partito degli azzurri. «Un palermitano - ha affermato Bossi - è a capo di Forza Italia. Perché Forza Italia è stata creata da Marcello Dell'Utri. Guardate che gli interessi reali spesso non appaiono. In televisione compaiono volti gentili che te la raccontano su, che sembrano per bene. Ma guardate che la mafia non ha limiti. La mafia, gli interessi della mafia, sono la droga, e la droga ha ucciso migliaia e migliaia di giovani, soprattutto al Nord». Eppoi ancora, come in un crescendo: «Palermo ha in mano le televisioni, in grado di entrare nelle case dei bravi e imbecilli cittadini del Nord»; «Silvio è uomo della P2, cioè del progetto Italia»; «La Banca Rasini è la banca di Cosa Nostra a Milano»; «Berlusconi ha fatto ciò che ha voluto con le televisioni, anche regionali, in barba perfino alla legge Mammì»; «Berlusconi parla meneghino ma nel cuore è un palermitano».«L'uomo di Cosa Nostra»: Bossi, nelle tre ore d'intervento, ha indicato spesso il disegno dietro il palco in cui era raffigurato alle spalle di Berlusconi, un sicario siculo con lupara e coppola.Dopo aver ricordato i molti «giovani del Nord morti per droga», Bossi ha aggiunto: «Molte ricchezze sono vergognose, perché vengono da decine di migliaia di morti. Non è vero che "pecunia non olet". C'è denaro buono che ha odore di sudore, e c'è denaro che ha odore di mafia. Ma se non ci fosse quel potere, il Polo si squaglierebbe in poche ore. Ecco il punto».
    (http://old.lapadania.com/1998/ottobre/27/271098p04a2.htm)

  2. #2
    naufrago
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    ANSA.it - 19 gennaio 1995

    Bossi: ''Bisognerebbe far scattare la legge per il ricostituito Partito
    Fascista. Questi (di Forza Italia) sono quella cosa lì. E si può dimostrare facilmente. Al loro interno non hanno nessun meccanismo elettivo. Questo partito è messo in piedi da una banda di dieci persone che lo
    controllano nascosti dietro paraventi, non rispettano le regole della Costituzione, chiamano golpista il presidente della Repubblica, svuotano di potere il Parlamento e vogliono fare un esecutivo senza nessun controllo superiore. Inoltre usano le televisioni, che sono strumenti politici messi insieme da Berlusconi quando era nella P2, secondo il progetto Gelli: dove il Paese dal punto di vista politico doveva essere costituito da uno schieramento destra contro sinistra dopo la rottura del meccanismo consociativo che faceva da ammortizzatore. Hanno usato le televisioni come un randello per fare e disfare. Si tratta di una banda antidemocratica su cui è bene che ci sia qualche magistrato che indaghi se viene commesso il reato diricostituzione del partito fascista''.

  3. #3
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    FdV pusillanime! Tu scrivi il falso! Marrano comunista!

  4. #4
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    Mi pare avesse aggiunto, riferendosi alle migliaia di giovani padani rovinati dalla droga, che sapeva benissimo da quali case arrivava e che un giorno o l'altro avrebbe sfondato quella porta.
    Siamo sempre in attesa.....

  5. #5
    naufrago
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    Silvio Berlusconi era il portaborse di Bettino Craxi. E' una costola del vecchio regime. E' il più efficace riciclatore dei calcinacci del pentapartito. Mentre la Lega faceva cadere il regime, lui stava nel Mulino Bianco, col parrucchino e la plastica facciale. Lui è un tubo vuoto qualunquista. Ma non l'avete visto, oggi, tutto impomatato fra le nuvole azzurre?
    Berlusconi è bollito. E' un povero pirla, un traditore del Nord, un poveraccio asservito all'Ulivo, segue anche lui l'esercito di Franceschiello dietro il caporale D'Alema con la sua trombetta. Io ho la memoria lunga. Ma chi è Berlusconi? Il suo Polo è morto e sepolto, la Lega non va con i morti. La trattativa Lega-Forza Italia se l'è inventata lui, poveraccio. Il partito di Berlusconi neo-Caf non potrà mai fare accordi con la Lega. Lui è la bistecca e la Lega il pestacarne.

    Berlusconi mostra le stesse caratteristiche dei dittatori. E' un kaiser in doppiopetto. Un piccolo tiranno, anzi è il capocomico del teatrino della politica. Un Peròn della mutua. E' molto peggio di Pinochet. Ha qualcosa di nazistoide, di mafioso. Il piduista è una volpe infida pronta a fare razzia nel mio pollaio.

    Berlusconi è l'uomo della mafia. E' un palermitano che parla meneghino, un palermitano nato nella terra sbagliata e mandato su apposta per fregare il Nord. La Fininvest è nata da Cosa Nostra. C'è qualche differenza fra noi e Berlusconi: lui purtroppo è un mafioso. Il problema è che al Nord la gente è ancora divisa tra chi sa che Berlusconi è un mafioso e chi non lo sa ancora. Ma il Nord lo caccerà via, di Berlusconi non ce ne fotte niente. Ci risponda: da dove vengono i suoi soldi? Dalle finanziarie della mafia? Ci sono centomila giovani del Nord che sono morti a causa della droga. A me personalmente Berlusconi ha detto che i soldi gli erano venuti dalla Banca Rasini, fondata da un certo Giuseppe Azzaretto, di Palermo, che poi è riuscito a tenersi tutta la baracca.

    In quella stessa banca lavorava anche il padre di Silvio e c'erano i conti di numerosi esponenti di Cosa Nostra. Bisognerebbe conoscere le sue radici, la sua storia. Gelli fece il progetto Italia e c'era il buon Berlusconi nella P2. Poi nacquero le Holding. Come potrà mai la magistratura fare il suo dovere e andare a vedere da dove vengono quei quattrini, ricordando che la mafia quei quattrini li fa con la droga e che di droga al Nord sono morti decine di migliaia di ragazzi che ora gridano da sottoterra? Se lui vuole sapere la storia della caduta del suo governo, venga da me che gliela spiego io: sono stato io a metter giù il partito del mafioso. Lui comprava i nostri parlamentari e io l'ho abbattuto.

    Quel brutto mafioso guadagna soldi con l'eroina e la cocaina. Il mafioso di Arcore vuole portare al Nord il fascismo e il meridionalismo. Discutere di par condicio è troppo poco: propongo una commissione di inchiesta sugli arricchimenti di Berlusconi. In Forza Italia ci sono oblique collusioni fra politica e omertà criminale e fenomeni di riciclaggio. L'uomo di Cosa Nostra, con la Fininvest, ha qualcosa come 38 holding, di cui 16 occulte. Furono fatte nascere da una banca di Palermo a Milano, la banca Rasini, la banca di Cosa Nostra a Milano.

    Forza Italia è stata creata da Marcello Dell'Utri. Guardate che gli interessi reali spesso non appaiono. In televisione compaiono volti gentili che te la raccontano su, che sembrano per bene. Ma guardate che la mafia non ha limiti. La mafia, gli interessi della mafia, sono la droga, e la droga ha ucciso migliaia e migliaia di giovani, soprattutto al Nord. Palermo ha in mano le televisioni, in grado di entrare nelle case dei bravi e imbecilli cittadini del Nord.

    Berlusconi ha fatto ciò che ha voluto con le televisioni, anche regionali, in barba perfino alla legge Mammì. Molte ricchezze sono vergognose, perché vengono da decine di migliaia di morti. Non è vero che 'pecunia non olet'.

    C'è denaro buono che ha odore di sudore, e c'è denaro che ha odore di mafia. Ma se non ci fosse quel potere, il Polo si squaglierebbe in poche ore. Incontrare di nuovo Berlusconi ad Arcore? Lo escludo, niente più accordi col Polo. Tre anni fa pensarono di farci il maleficio. Il mago Berlusconi ci disse: "Chi esce dal cerchio magico, cioè dal mio governo, muore". Noi uscimmo e mandammo indietro il maleficio al mago. Non c'è marchingegno stregato che oggi ci possa far rientrare nel cerchio del berlusconismo. Con questa gente, niente accordi politici: è un partito in cui milita Dell'Utri, inquisito per mafia.
    La "Padania" chiede a Berlusconi se è mafioso? Ma è andata fin troppo leggera! Doveva andare più a fondo, con quelle carogne legate a Craxi. Io con Berlusconi sarò il guardiano del baro.

    Siamo in una situazione pericolosa per la democrazia: se quello va a Palazzo Chigi, vince un partito che non esiste, vince un uomo solo, il Tecnocrate, l'Autocrate. Io dico quel che penso, lui fa quel che incassa.

    Tratta lo Stato come una società per azioni. Ma chi si crede di essere: Nembo Kid?
    Ma vi pare possibile che uno che possiede 140 aziende possa fare gli interessi dei cittadini? Quando quello piange, fatevi una risata: vuol dire che va tutto bene, che non è ancora riuscito a mettere le mani sulla cassaforte. Bisogna che Berlusconi-Berluscosa-Berluskaz-Berluskaiser si metta in testa che con i bergamaschi io ho fatto un patto di sangue: gli ho giurato che avrei fatto di tutto per avere il cambiamento. E non c'è villa, non c'è regalo, non c'è ammiccamento che mi possa far cambiare strada... Berluscoso deve sapere che dalle nostre parti la gente è pronta a fargli un culo così: bastano due secondi, e dovrà scappare di notte. Se vedono che li ha imbrogliati, quelli del Nord gli arrotolano su le sue belle ville e i suoi prati all'inglese e scaraventano tutto nel Lambro.

    Berlusconi, come presidente del Consiglio, è stato un dramma.
    Quando è in ballo la democrazia, a qualcuno potrebbe anche venire in mente di fargli saltare i tralicci dei ripetitori. Perché lui con le televisioni fa il lavaggio del cervello alla gente, col solito imbroglio del venditore di fustini del detersivo.

    Le sue televisioni sono contro la Costituzione. Bisogna portargliele via. Ci troviamo in una situazione di incostituzionalità gravissima, da Sudamerica. Un uomo ha ottenuto dallo Stato la concessione delle frequenze tv per condizionare la gente e orientarla al voto. Non accade in nessuna parte del mondo. E' ora di mettere fine a questa vergogna.

    Se lo votate, quello vi porta via anche i paracarri.
    Se cade Berlusconi, cade tutto il Polo, e al Nord si prende tutto la Lega. Ma non lo faranno cadere: perché sarà pure un figlio di buona donna, ma è il loro figlio di buona donna, e per questo lo tengono in piedi.
    Ma il poveretto di Arcore sente che il bidone forzitalista e polista, il partito degli americani, gli va a scatafascio. Un massone, un piduista come l'arcorista è sempre stato un problema di "Cosa sua" o "Cosa nostra". Ma attento, Berlusconi: né mafia, né P2, né America riusciranno a distruggere la nostra società. E lui alla fine avrà un piccolo posto all'Inferno, perché quello lì non se lo pigliano nemmeno in Purgatorio.

    Perché è Berlusconi che dovrà sparire dalla circolazione, non la Lega. Non siamo noi che litighiamo con Berlusconi, è la Storia che litiga con lui.


    (le frasi contenute nel testo sono state pronunciate testualmente da Umberto Bossi fra il 1994 e il 1999, cioè durante le tensioni del primo governo Berlusconi, dopo la rottura fra Bossi e Berlusconi nel dicembre 1994 e prima della loro riappacificazione alla fine del 1999. Le date esatte delle dichiarazioni, tratte da giornali quotidiani e agenzie di stampa, sono le seguenti: 1,7,9,10,13 marzo 1994; 5 aprile 1994; 4,11,23,31 maggio 1994; 1,12,17 giugno 1994; 29 luglio 1994; 6,8,13 agosto 1994; 1 settembre 1994; 6,20,23 dicembre 1994; 14 gennaio 1995; 22 marzo 1995; 13 aprile 1995; 10 giugno 1995; 29 luglio 1995; 25 gennaio 1996; 14,19,25 agosto 1997; 18 giugno 1998; 22 luglio 1998; 13 settembre 1998; 3, 27 ottobre 1998; 24 febbraio 1999; 13 aprile 1999; 10 settembre 1999; ...)

    (http://www.berluscastop.it/_und/silvio_it4.htm)

  6. #6
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    Doveva anche andare a prendere i fascisti casa per casa... credo si sia fermato alla prima porta di Palazzo Marini

  7. #7
    naufrago
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    http://www.berluscastop.it/_peo/varie/pololega.htm

    Dossier Polo Lega - Le ultime parole famose... di Polo e Lega
    prima che cominciassero a spartirsi la torta...


    BOSSI - ANSA - 30 gennaio 94
    "Berlusconi è nato parallelamente al vecchio regime e non è esattamente un uomo delle libertà".

    FINI - ANSA - 22 febbraio 94
    "Umberto Bossi è inaffidabile".

    BOSSI - ANSA - 5 marzo 94
    Fini è un fascista, non ha alcun peso al nord dove non prenderà alcun voto". "Forza Italia è nata ed è stata creata dalla Democrazia Cristiana per prendere i voti della Lega al nord e creare un polo moderato per riciclare la vecchia classe politica di centro fatta però a pezzi dalla Lega".

    BOSSI - ANSA - 7 marzo 94
    "Non ci sarà mai un premier della P2". Escluso "un governo con i fascisti, perché saremmo mesi al bando in tutta Europa". "Berlusconi rappresenta quei cinque partiti che hanno rovinato il nostro Paese e che, attraverso lui, si sono riuniti per tentare di resistere, ma l'operazione, per fortuna, è fallita".

    BOSSI - ANSA - 10 marzo 94
    "Il Nord, come un rombo di tuono, voterà Lega: avrà voglia Berlusconi di diffondere falsità attraverso le sue televisioni".

    BOSSI - ANSA - 12 marzo 94
    "I voti ai fascisti non sono utilizzabili per governare in nessun paese democratico dell'occidente".

    FINI - ANSA - 12 marzo 94
    Bossi è "l'Attila della politica nazionale".

    BERLUSCONI - ANSA - 13 marzo 94
    "Bossi dice tutto e il contrario di tutto".

    BOSSI - ANSA - 14 marzo 94
    "Berlusconi voleva che non parlassimo, sperava che non parlassimo, il suo è un mondo di cartapesta, ci sono le tv e quattro tecnici, non c'è organizzazione politica".

    BOSSI - ANSA - 17 marzo 94
    "Se venisse legittimato il porcile fascista tornerebbero i neonazisti in Germania e i lepenisti in Francia. Quelli fascisti sono voti che non porteranno mai a governare in nessun Paese".

    BOSSI - ANSA - 20 marzo 94
    "Berlusconi "è un grosso imprenditore che ha mille interessi e se fosse presidente del Consiglio si troverebbe a discutere dei suoi interessi una legge sì e una legge no".

    FINI - ANSA - 22 marzo 99
    "Se potessimo utilizzare in politica le regole calcistiche e potessimo sottoporre Bossi all'antidoping ne vedremmo delle belle".

    BOSSI - ANSA - 29 marzo 94
    Bossi contrario a Berlusconi premier: "Ho già detto di no per ovvi motivi: reputo che un uomo d'affari così importante e così impegnato come Berlusconi si troverebbe in grosse difficoltà a fare il presidente del Consiglio, a trattare tutti i giorni e a doversi confrontare con i propri interessi personali".

    BOSSI - ANSA - 4 aprile 94
    "Qui siamo di fronte ad una situazione di emergenza pericolosa per la democrazia. Una situazione in cui ha vinto un partito che non esiste, cioè ha vinto un uomo solo". "Siamo davanti a un partito che nasce grazie alle manipolazioni televisive. Forza Italia non ha un 'idem sentire' al suo interno". "Il problema di chi controlla le tv per noi si pone al primo posto, perché può incidere direttamente nell'equilibrio democratico". "Berlusconi non sa neppure cosa sia il federalismo".

    BOSSI - ANSA - 5 aprile 94
    "Attenti a Berluskaiser". "Berlusconi è il problema, perché grazie alle sue tv è in grado di manipolare l'opinione pubblica". "Per questo dico che siamo in una situazione di emergenza e che è a rischio la stessa democrazia. Perché il succo di tutto è questo: un partito che, di fatto, è un uomo solo è in grado di controllare le tv. Ma chi controlla il controllore?".

    BOSSI - ANSA - 25 aprile 94
    "Il problema è che quest'uomo ha tre televisioni". "Il sistema è stato utilizzato in campagna elettorale e potrebbe essere utilizzato ancora, per manipolare la coscienza della gente". "Si sa bene che in nessun Paese c'è una situazione di questo tipo".

    BOSSI - ANSA - 4 giugno 94
    "La falsificazione della Fininvest è peggio di quella della Rai. Berlusconi ha vinto le elezioni con le sue televisioni ed è la conferma che dove c'è un padrone privato tutti sono obbligati a ubbidire".

    BOSSI - DISCORSO ALLA CAMERA - 2 agosto 94
    Sul "blind trust", rivolgendosi a Berlusconi: "Noi le muoviamo alcune obiezioni perché sono obiezioni fondate costituzionalmente. C'è una legislazione internazionale, come quella americana, che offre innumerevoli esempi".

    BOSSI - ANSA - 2 agosto 94
    Se uno sa in quali imprese sono investiti i suoi soldi sospetta che ci sia sempre una collusione tra affari privati e gestione della cosa pubblica".

    BERLUSCONI - ANSA - 12 agosto 94
    "Le frasi di Bossi non hanno significato concreto".

    BOSSI - Intervista a "Polis" - 21 ottobre 94
    Alleanza Nazionale, nonostante il suo belletto e la mascheratura di fini, non può coprire le profonde rughe fasciste".

    BOSSI - ANSA - 22 novembre 94
    "La Lega attende a piè fermo sulla verifica il 'balilla' Fini e la sua corte dei miracoli".

    BOSSI - ANSA - 4 dicembre 94
    "Berlusconi non ha nessuna base. Potremo dire che Berlusconi è svaporato, e ha solo le sue televisioni".

    BOSSI - ANSA - 15 dicembre 94
    "Berlusconi è così abituato alle falsità che tutto quel che dice è strumentalizzazione"

    BERLUSCONI - ANSA - 16 dicembre 94
    "Io Bossi l'ho capito dieci minuti dopo averlo incontrato. Sa che facendo lo sfasciacarrozze, il movimentista, il barricadero, il Che Guevara riesce ad essere visibile e a resistere"

    BERLUSCONI - ANSA - 17 dicembre 94
    "Gli argomenti di Bossi per me hanno interesse sottozero"

    BOSSI - ANSA - 19 dicembre 94
    "A sette mesi di distanza il 'Cavaliere' non ha mantenuto nessuna delle sue promesse" Sulla porta del gruppo della Lega Nord alla Camera una vignetta raffigurante Bossi alla guida di un "carroccio funebre" che trasporta Berlusconi e una scritta che dice "il piccolo tiranno è morto".

    BERLUSCONI - ANSA - 20 dicembre 94
    Quella di Bossi "mozione della vergogna".

    BERLUSCONI - ANSA - 21 dicembre 94
    "Abbiamo creduto di avere a che fare con un interlocutore politico magari bizzoso ma leale mentre in realtà avevamo a che fare con i comportamenti di una personalità doppia, tripla e forse anche quadrupla".

    BOSSI - "Il Giornale" - 21 dicembre 94
    "Quell'uomo sta diventando pericoloso". "Quell'uomo che sta a Palazzo Chigi usa gli strumenti di una moderna dittatura: sobilla le piazze con la televisione, parla di mobilitazioni, di adunate oceaniche. C'è aria di golpe televisivo".

    BOSSI - ANSA - 21 dicembre 94
    Commentando il discorso di Berlusconi alla Camera: "E' uno sfogo di uno che si sente derubato, ha confuso lo Stato con la Fininvest, pensa che è roba sua e si chiede 'perché mi portate via la mia roba?".

    FINI - ANSA - 21 dicembre 94
    "Con Bossi non siamo disposti più neanche a prendere un caffè insieme".

    FINI - "La Stampa" - 23 dicembre 94
    "Né Berlusconi né chiunque altro potrebbe mai dimostrare di essere uno statista con un come Bossi per 7 mesi tra le palle".

    BOSSI - ANSA - 23 dicembre 94
    "Berlusconi è un furbastro venditore di fustini". "Alcuni perfidi personaggi hanno tentato di camuffarsi dentro al Polo della libertà e del buongoverno". "E' indubbio che l'ometto Berlusconi suggestionato da sogni peronisti stava preparando un golpe per trasformare l'Italia in un suo feudo, secondo i classici modelli sudamericani". "Berlusconi si è illuso veramente di essere l'uomo della provvidenza. Mai come in questo momento il cavaliere ha confermato di essere un piccolo, piccolissimo uomo. Oltre alla sua improvvisazione come politico ed alla sua ignoranza totale della Costituzione italiana." "Berlusconi è un completo analfabeta giuridico perché interpreta nella sua ignoranza, a suo piacimento, i principi della democrazia e dello Stato di diritto". "Berlusconi è il nostro Peron della mutua". "Il nostro Peron della mutua non voleva farsi toccare l'arraffata di tv fatta con il socio in affari Benedetto, alias Bettino Craxi".

    BERLUSCONI - ANSA - 30 dicembre 94
    "Alcuni protagonisti della fase di transizione, come Umberto Bossi, non avranno spazio nell'Italia del futuro".

    BOSSI - Intervista a "Il Messaggero" - 30 dicembre 94
    "Io sono robusto. Non sono come lui (Berlusconi) avvezzo alle cremine, al cerone e ai massaggino. "Va denunciato il clima intimidatorio innescato da Berlusconi. Sta cercando di corrompere, con soldi e minacce qualcuno dei miei. Qualcuno era già nel suo libro paga". "Le origini di Berlusconi sono ben note, peccato che gli italiani non lo sappiano. Sbaglio o il braccio destro del Cavaliere, Dell'Utri, quello che gli ha tirato su il partito è indagato per mafia ? Ebbene non c'è nulla di cui stupirsi. Berlusconi è nato nell'oscurità e continua ad operare nell'oscurità. E visto che ora si sta giocando il tutto per tutto, trama, corrompe. Insomma sta facendo quello che ha fatto per tutta la vita". "Berlusconi imprenditore? Mi viene da ridere. Semmai faceva il prestanome. Il suo progetto non è altro che il piano di Gelli. Le due strategie sono sovrapponibili: Forza Italia è la P2".

    BERLUSCONI - IL GIORNALE - 31 dicembre 94
    "Bossi mi ha minacciato. Mi ha fatto avvisare che solo la mia uscita dalla politica avrebbe potuto salvare le mie aziende". "Sono venuti dei signori mandati dal leader della Lega, che mi hanno detto come solo con la mia uscita dalla politica avrei potuto salvare le mie aziende. Altrimenti colpite a morte. E di questo lui si sarebbe fatto garante, come protettore". "Altri mi hanno detto che se fossero riusciti a formare un governo con i primi atti mi avrebbero privato delle mie tv. Anzi la minaccia è proprio quella di non consentirmi nemmeno la vendita. Non solo l'esproprio ma anche senza corrispettivo".

    BOSSI - ANSA - 12 gennaio 95
    "Ho sempre chiesto un governo che liberi il Paese dalla maledizione di Berlusconi". Sulla possibilità di un rinvio alle Camere del governo dimissionario: "Per l'amor di Dio, dopo quella del Vaiont sarebbe la tragedia più grande del Paese. Ma lasci perdere... i piduisti vadano nella P2".

    BOSSI - ANSA - 14 gennaio 95
    "Berlusconi come presidente del Consiglio è stato un dramma".

    BOSSI - ANSA - 19 gennaio 95
    Su Forza Italia: "Bisognerebbe far scattare la legge per il ricostituito Partito Fascista. Questi sono quella cosa lì. E si può dimostrare facilmente. Al loro interno non hanno nessun meccanismo selettivo. Questo partito è messo in piedi da una banda di dieci persone che lo controllano nascosti dietro paraventi, non rispettano le regole della Costituzione, chiamano golpista il Presidente della Repubblica, svuotano di potere il Parlamento e vogliono fare un esecutivo senza nessun controllo superiore". "Inoltre usano le televisioni, che sono strumenti politici messi insieme da Berlusconi quando era nella P2, secondo il progetto di Gelli".

    BERLUSCONI - ANSA - 19 gennaio 95
    "Bossi è un vero e proprio incidente di percorso sulla strada della democrazia".

    BOSSI - ANSA - 26 gennaio 95
    "Scalfaro è un galantuomo e Berlusconi è sistematicamente un bugiardo. A quel che dice Berlusconi non bisogna mai credere".

    BERLUSCONI - ANSA - 2 febbraio 95
    "Un signore che se va alle elezioni prende l'1,8% non mi preoccupa affatto. Bossi resterà un monumento alla slealtà". "Io non mi siederò mai più ad un tavolo in cui ci sia il signor Bossi. Non sosterrò mai più un governo che conti su Bossi come sostegno. E' una persona totalmente inaffidabile. Mi meraviglio come anche i mezzi di comunicazione, senza nessun senso critico, diano ospitalità a tutte le sue esternazioni che non hanno né capo né coda".

    BOSSI - ANSA - 6 febbraio 95
    "Berlusconismo più fascismo (camuffato da An) rappresenta una delle miscele più deflagranti per distruggere la democrazia. Per ripristinare i nuovi modelli del Caf e del manuale Cencelli". Per questo "urgentissima la legge anti-trust e la realizzazione della par condicio".

    BOSSI - ANSA - 13 febbraio 95
    In testa agli obiettivi della Lega "la netta divisione tra gli interessi privati del multimiliardario Berlusconi e la sua funzione di pubblico ufficiale". "Per noi l'anti-trust è fondamentale, è nel campo economico ciò che è il federalismo nel campo istituzionale".

    BOSSI - ANSA - 16 febbraio 95
    "L'Europa vuole che Fini e Berlusconi siano fermati sulla battigia e buttati a mare: fascisti erano, fascisti sono e fascisti saranno".

    BERLUSCONI - ANSA - 23 febbraio 95
    "Bossi è un dissociato". "Bossi ti dice una cosa in faccia poi ne dichiara un'altra quando esce dalla porta". Le sue dichiarazioni "uno spettacolo comico".

    BOSSI - ANSA - 4 marzo 95
    "Berlusconi e Fini sono due fascisti, che attraverso gli attacchi al Capo dello Stato tentano di portare un colpo eversivo alle Istituzioni." "Il Paese non è democraticamente riformabile da destra"

    BOSSI - ANSA (Intervista a "Die Woche") - 15 marzo 95
    "Berlusconi persegue le strategie di un mafioso, egli è un perfetto bugiardo" "C'è da temere per il controllo che Berlusconi ha sui mass media. Il 50% degli spettatori guarda i suoi programmi, senza dimenticare l'influsso indiretto della pubblicità e quello diretto degli uomini di paglia di Berlusconi sulle trasmissioni tv." "La sua Fininvest è un'impresa che mette in pericolo la democrazia in questo Paese. Si tratta di un monopolio gigantesco di cui non c'è altro esempio mondiale." "Berlusconi dovrebbe essere in carcere o, comunque, non in politica, né tantomeno può presentarsi come il punto di riferimento del rinnovamento dell'Italia".

    BOSSI - ANSA - 16 marzo 95
    "Oggi l'Italia è purtroppo la tonsilla marcia dell'Europa per via dell'influenza peronista contratta a causa del Governo Berlusconi". "Berlusconi ha dimostrato di fare politica solo per un potere assoluto e personale"

    BOSSI - "La Stampa" - 18 marzo 95
    "Siamo stati costretti ad allearci con Berlusconi perché, se non puoi abbattere il tuo nemico, lo devi abbracciare finché non viene l'ora di batterlo"
    "Sapevamo fin dall'inizio che Berlusconi era solo un prestanome che Craxi aveva messo su una sedia a dirigere la sua azienda televisiva costruita con profitti misteriosi. Purtroppo gli italiani non sono furbi e di fronte al pericolo di essere cancellati dal Parlamento, ci siamo alleati con Berlusconi in attesa di poterlo battere". "An: quelli sono fascisti anche se fingono di essere gentili. E si tratta di un partito contiguo alla mafia, ai servizi segreti deviati e alle frange più pericolose di esercito e polizia".

    BOSSI - ANSA - 20 marzo 95
    Berlusconi e Fini "soggetti freudiani, non solo psicopatici, ma addirittura schizofrenici".

    BOSSI - "Il Sole 24 Ore" - 25 marzo 95
    "Ceto medio apri le orecchie, via il cerume! Fini è il massimo disordine per il Paese: non si riforma in modo democratico questo Stato partendo da questa destra."

    BOSSI - ANSA - 7 aprile 95
    "Berlusconi è il Frankenstein della politica: un po' Fini, un po' Ccd, tanto Craxi." Bossi fa anche un elenco delle forze che avrebbero spinto il leader di FI a impegnarsi in politica "La parte più sporca dello Stato: servizi segreti, quadri dell'esercito, Cia fascista, Opus Dei, gli orfani del Caf. Si sono mosse forze oscure. Sono loro ad aver spinto Berlusconi a buttarsi in politica, e quello, che è un avventuriero, si è prestato." Bossi dopo aver spiegato di essersi alleato con Forza Italia per impedire l'instaurarsi di un regime, "Berlusconi è una brutta persona. Pericolosa. E' un fascista. Uno convinto che le riforme essenziali, quella istituzionale, quella dello Stato sociale si devono fare da destra. "Berlusconi è uno che mente, mentre Fini è un furbetto, un politico di piccolo cabotaggio, pur avendo qualche capacità tattica".

    BOSSI - ANSA (campagna per le ultime elezioni regionali...) - 19 aprile 95
    "C'è un uomo che firmava gli assegni a Ciancimino, ossia a Totò Riina e alla mafia, e si chiama Dell'Utri, segretario personale di Berlusconi". "Siamo pronti a raddrizzare la schiena a questi porci, mafiosi e brutti fascisti, il Nord vi farà tacere e ingoiare i vostri tentativi di ingoiarci".
    BOSSI - ANSA (prima del ballottaggio) - 29 aprile 95
    Agli elettori lombardi che hanno votato per il Polo: "Imbecilli, imbecilli. Avete dato voi stessi ai fascisti". Il voto al Polo "è un voto contro il Nord. Svegliatevi." "Mi vergogno di essere lombardo e di avere una città come Milano, capitale del Nord, che ha dato il 13% ai fascisti. Ma possibile che non abbiano ancora capito che la canaglia di Arcore è un uomo legato a Cosa Nostra?".

    BOSSI - ANSA - 7 maggio 95
    "L'elettorato leghista non vota i fascisti, i porci fascisti, e cioè Berlusconi e Fini". "L'elettore leghista ha dimostrato di essere come l'imprenditore tedesco che va a votare e si trova davanti la scelta tra un republikaner e un socialdemocratico, l'imprenditore è di destra ma non può votare per un fascista e allora vota per il socialdemocratico".

    BOSSI - ANSA - 17 maggio '95
    "Se Berlusconi riesce ad imbrogliare gli italiani ed a salvare le sue televisioni... chiunque può mettersi in testa di tirargli giù i pali dei ripetitori".

    BOSSI - ANSA - 5 giugno 95
    "Berlusconi piagnucola sostenendo che gli vogliono portare via le tv. Berlusconi non ricorda, ripeto, Berlusconi non ricorda, che il suo monopolio lo ha costruito giocando al rialzo. Adesso piagnucola... Intanto lui ha portato via le tv agli altri e non sappiamo con quali capitali".

    BERLUSCONI - ANSA - 20 luglio 95
    "Bossi è un folle che fa dichiarazioni folli".

    BERLUSCONI - ANSA - 21 luglio 95
    "Credo che una coalizione con dentro il signor Bossi non sia neppure un'armata Brancaleone, ma qualcosa di peggio. E credo che dia alla coalizione opposta un argomento straordinario per la campagna elettorale".

    FINI - ANSA - 30 luglio 95
    Fini sottolinea che Bossi ha dimostrato "la sua inaffidabilità" e "la necessità di non stringere alleanze con lui se si vuole avere credibilità e, successivamente, governare". "Chiunque pensi di governare con la Lega è destinato a bruschi risvegli. Bossi è il nemico giurato di qualsiasi stabilità e governabilità".

    FINI - ANSA - 29 settembre 95
    "Un errore che non faremo più è quello di dare fiducia a una autentica vergogna della politica italiana, Bossi".

    FINI - ANSA - 25 novembre 95
    Non ci siamo ancora pentiti a sufficienza dell'errore fatto dando fiducia a chi non la meritava La dove c'è la Lega non si governa".

    FINI - Intervisatato a "Mixer" - 18 marzo 96
    Alla domanda di Minoli su una nuova alleanza con Bossi Fini risponde "per carità!". Neanche se la Lega servisse a fare il governo? "Nemmeno". Bossi "un caso umano e nulla più di questo".

    BOSSI - Intervistato a "Mixer" - 25 marzo 96
    Fini "un cretino"

    BOSSI - ANSA - 5 aprile 96
    "Berlusconi è il Ga-ribaldo di Fini, come Garibaldi viene utilizzato dal meridionalista Fini per conquistare il Nord. Ma secondo me Berlusconi e Fini messi insieme sono due bai Ga-ribaldi". "Berlusconi è la mafia. Ma la mafia, intendiamoci, non sono mica i criminali: è un'autentica classe politica. Fini è l'uomo per il Sud, Berlusconi viene utilizzato per conquistare il nord."

    BOSSI - ANSA - 9 aprile 96
    Berlusconi afflitto da "megalomania invasiva".

    FINI - ANSA - 11 aprile 96
    "Chi non sopporto è Bossi. L'unico che non lo ha capito ancora è lui. E' la negazione di qualsiasi serietà e dell'unità nazionale".

    BERLUSCONI - "La Repubblica" - 14 settembre 96
    "Bossi con il lavoro non ha molto dimesticatezza, non può certo dargli del tu né del lei né del voi, visto che non l'ha mai frequentato. "Bossi non è uomo che possa costruire alcunché, non ha senso dello Stato. Bossi è tutto fuorché l'interprete dell'operosità e del buonsenso del nord." "Ho sentito i dirigenti leghisti dire cose agghiaccianti, indegne di un Paese civile".

    BERLUSCONI - ANSA - 25 ottobre 96
    "Bossi rappresenta un pericolo reale per l'unità d'Italia, sparge i semi dell'odio etnico".

    FINI - "Il Messaggero" - 15 settembre 96
    "Bossi? Un personaggio detestabile, protervo, ignorante". "A me non è mai andato giù ci vedevamo certo ma di lui non mi sono mai fidato". "Bossi mette in giro veleni. Sa chi è molto interessato al movimento razzista e secessionista leghista ? I circoli nazionalisti di Monaco che si rifanno agli ideali nazisti". "Ci sono molti elementi in comune tra il pangermanesimo dei nazionalisti tedeschi, che si rifà al ceppo ariano e i vaneggiamenti di Bossi sul ceppo celtico della Padania. Abbiamo informazioni precise da Bolzano." "Questa è gentaglia". "Sono personaggi incredibili, incompetenti ed arroganti".
    BOSSI - ANSA - 22 gennaio 97
    "Alleanze con Berlusconi? Solo se domani veniamo a sapere che si schiera con la Padania, lui e le sue tv".

    FINI - ANSA - 9 maggio 97
    Dopo i fatti di Piazza San Marco: "Occorre essere preoccupati, perché ha agito un gruppo di fanatici e di esaltati, sicuramente pericolosi perché armati, istigati in qualche modo dal delirio secessionistico di Bossi".

    FINI - ANSA - 12 maggio 97
    Ancora in seguito agli stessi avvenimenti: "Con le sue affermazioni, Bossi finisce per diventare il mandante morale di chi passa dalle parole ai fatti" Fini si augura che "non vi sia alcun tipo di benevolenza nei confronti di chi fa affermazioni come quelle di Bossi e che continua a parlare di rivoluzione e di secessione".

    BERLUSCONI - ANSA - 5 giugno 97
    "Bossi giudica gli altri sul suo metro costruito sulla menzogna".

    BOSSI - ANSA - 14 agosto 97
    Berlusconi "un povero pirla". "Le sue parole sono bolle di sapone. E' un poveraccio". "Ormai Berlusconi fa parte dell'esercito di Franceschiello, seppur nelle retrovie".

    FINI - ANSA - 2 settembre 97
    Anche sulle regole il dialogo con Bossi "impossibile".

    FINI - ANSA - 8 SETTEMBRE 97
    "Cosa io pensi di Bossi è risaputo. E' un autentico buffone".

    FINI - ANSA - 17 ottobre 97
    Con la Lega "il Polo deve escludere a priori qualsiasi accordo".

    BERLUSCONI - ANSA - 11 dicembre 97
    "Bossi ormai non è più credibile".

    BOSSI - ANSA - 4 febbraio 98
    "Lo dico chiaro e tondo: io non faccio nessun accordo, non mi interessa. La gente vuole che la Lega cammini da sola, fino in fondo".

    FINI - ANSA - 5 febbraio 98
    Bossi "ricorda quei maniaci impotenti che parlano di mitraglia per autosoddisfarsi al telefono".

    FINI - ANSA - 7 febbraio 98
    "Con Bossi non si può discutere, non si può trattare, è la negazione di ciò in cui crediamo. Non lo sopporto".

    BERLUSCONI - ANSA - 8 marzo 98
    Un accordo con la Lega ''e' pura fantasia''

    BERLUSCONI - A "Porta a porta" - 9 marzo
    Nega accordi con la Lega, anche perché, dopo l'esperienza fallimentare del '94, qualcuno potrebbe dargli del ''pirla'' se ricadesse nell'errore.

    FINI - ANSA - 10 marzo 98
    "E' del tutto inutile inseguire l'ipotesi di un accordo con Bossi". Bossi continua a ribadire di voler lavorare per "la cosiddetta devolution, il che è incompatibile con la ragione d'essere di An e anche del Polo".

    FINI - ANSA - 1 aprile 98
    "E' un errore prendere Bossi sul serio, sia quando dice una cosa sia quando ne dice un'altra". "Bossi va lasciato cuocere nel suo brodo. Non conviene mai prenderlo sul serio perché ha abituato tutti ad una strategia fatta di accelerate e di frenate sempre e solo nel suo interesse... Questo vale per An e spero valga anche per gli altri amici del Polo"

    FINI - ANSA - 3 aprile 98
    "E' importante che Berlusconi ribadisca che con la Lega non ci sono né alleanze né intese. La politica deve essere concretezza, che è fatta anche di numeri. Ma non è fatta solo di numeri. E' fatta anche di valori: l'unità nazionale è un valore irrinunciabile".

    BOSSI - ANSA - 18 aprile 98
    Un collegamento tra Lega e Forza Italia "non sarà mai possibile". "Il voto dato al Polo non significa niente". Su Forza Italia e Berlusconi: "Il suo partito, il neo-Caf, non potrà mai fare accordi con la Lega".

    BOSSI - ANSA - 19 aprile 98
    Berlusconi porta in piazza 60 mila persone e dice che sono 300 mila, lo fa dire alle sue televisioni e così diventano 300 mila anche per la Rai. Con le tv lui condiziona la gente". "Quando parla Berlusconi io non ascolto. Il popolo non è con il Caf o con la P2". "Berlusconi può dire quello che vuole, può cantare quello che vuole, solo davanti ai magistrati non canta mai. Berlusconi, politicamente parlando, è nato male e bisogna vedere se uno nato così può redimersi. A me non pare proprio che possa redimersi".

    BOSSI - "La Padania" - 10 giugno 98
    "Non sarà mai possibile un collegamento tra lega Nord e Forza Italia. Io non sono di Forza Italia, ma di Forza Padania, che è un'altra cosa". "Alla gente non è ancora ben chiaro che lo scontro in atto è tra blocco padano e Roma, per cui c'è chi vota tranquillamente il partito del mafioso." "Il partito del mafioso non può preoccupare il Nord. Preoccupa piuttosto in queste elezioni che la gente non ha tenuto conto della questione morale. La gente è allineata al messaggio televisivo. E in tv non c'è più politica. Basterebbe infatti un minimo di analisi per capire che da una parte c'è la mafia craxiana, il vecchio caf, dall'altra il vecchio pci, la sinistra Dc di De Mita con Agnelli e il Vaticano." "La borghesia non ha ancora capito . Tutti sanno chi è Berlusconi: se lo vogliono accettare significa che i concetti della mafiosità romana sono stati accettati anche qui. Però la borghesia ha votato a destra, forse per l'ultima volta. La borghesia dovrà scegliere per la propria libertà. Di sicuro noi non andremo mai a destra, tenendo presente che Berlusconi è uomo di Roma." "Ovunque ci sia scritto Polo, noi non ci stiamo. " "Il mafioso in Parlamento non fa mai niente, e quando fa qualcosa monopolizza le tv. Noi facciamo opposizione tutti i giorni, ma c'è l'obbligo di silenziare la Lega. Berlusconi non è un padano, è l'uomo della mafia romana. Dopo tutta la fatica fatta per mollare Berlusconi, figuriamoci se torniamo adesso nelle sue mani". "Noi della Lega non abbiamo mai amato Berlusconi. Abbiamo capito perché era sceso in politica. E' stato un matrimonio obbligato dagli eventi, e quando abbiamo visto che le cose si mettevano male abbiamo detto basta. Non potevamo farci distruggere".

    MARONI - "La Padania" - 10 giugno 98
    "Il punto fondamentale resta il rapporto tra Berlusconi e Fini: se il cavaliere non si decide a rompere con AN è inutile che venga a romperci le scatole per chiedere di fare accordi." "AN non perde occasione per dimostrare di essere un partito statalista, nazionalista e meridionalista. Sarà interessante vedere che risposte darà il cavaliere. Il quale può restare lì dov'è. Ma a quel punto si tornerebbe alla situazione del 95 e le intese fra lega e forza italia non avverranno per altri due secoli".

    BOSSI - ANSA - 11 giugno 98
    "Fini e Berlusconi sono degli imbroglioni, c'è solo da schiacciarli nella cabina elettorale". "Sperano di confondere la gente, perché il voto onesto, di cambiamento, della Lega vada a forze completamente disoneste, il Caf che ha cambiato
    nome".

    BERLUSCONI - ANSA - 12 giugno 98
    "Bossi è uno sfasciacarrozze". "Bossi è una calamità naturale".

    BOSSI - "La Padania" - 18 giugno 98
    "Mai più con Roma". "No ad alleanze con Forza Italia. Nemmeno in nome della governabilità. Di governabilità parlava anche Bettino Craxi. Berlusconi non dice niente di nuovo o di diverso. "Non cadremo nella trappola del '94. Allora la nostra intenzione era quella di restare fuori dal governo, ma Berlusconi di impose di entrare con un ricatto elettorale. Non ripeteremo quell'errore: Forza Italia in Friuli ha i voti. Li ha ottenuti dai friulani.Quindi governi. Mi dispiace per loro: il partito del mafioso gli porterà via anche i paracarri". "Via da Roma, per fare la Padania".

    TITOLO "La Padania" 16 luglio 98
    "Così il Piscione si mise la coppola"

    BERLUSCONI - "La Repubblica" - 21 luglio 98
    "Bossi è un capobanda. Va continuata la nostra politica sulla Lega. Nessun accordo con i dirigenti. Bossi è un capobanda che ha cuore solo il suo interesse: quello di restare capobanda, non certo il bene del Paese. Per fortuna gli ultimi sondaggi li danno dimezzati, sono sotto il 5%. Dobbiamo continuare a parlare agli elettori della Lega. Bossi si è comportato ed è un infiltrato della sinistra nel campo dei moderati."

    BOSSI - "La Padania" - 22 luglio 98
    "Parla meneghino ma è di Palermo"
    "La caduta del suo governo? Berlusconi venga da me. Che gliela spiego io...Sono stato io a metter giù il partito del mafioso. Lui comprava i nostri parlamentari e io l'ho abbattuto." "Tutti volevano la morte della lega. Berlusconi aveva creato Forza Italia per questo. "In Italia c'erano tre poli: il polo di Roma (sinistra ed ex Dc), quello di Palermo rappresentato da Berlusconi e il Polo del Nord. Nel '94 ci fu uno scontro tra il Polo del palermitano e il Polo romano e il Polo romano fu più cauto e capì che non serviva a niente andare ad elezioni." "Il dramma di Berlusconi è che è un palermitano che parla in meneghino, mandato apposta per fregare il nord. Io questo lo compresi subito."

    TITOLO "La Padania" - 31 agosto 98
    "Lucky Berlusca"

    BERLUSCONI - ANSA - 19 settembre 98
    Diceva mia madre che uno può prendere in giro una persona per tanto tempo, tante persone per poco tempo, ma non tante persone per tanto tempo. Credo che il momento di Bossi sia venuto".

    MARONI - "La Padania" - 30 settembre 98
    Per il suo 62° compleanno, Maroni ha mandato a Berlusconi i suoi auguri. "Un'età venerabile 62 anni, ai limiti della pensione. E visto che non gli riesce a sfondare in politica, lasci perdere. Invece di litigare, rodersi il fegato, si goda il frutto del lavoro di tanti anni, barche, ville, mare. La bramosia del potere fa perdere la bussola."

    BOSSI - "La Padania" - 13 ottobre 98
    "Alle elezioni andremo sempre da soli. Sia per quanto riguarda le amministrative che le politiche. Sul territorio, vicino alle nostre radici, non ci devono essere inquinamenti. Abbiamo l'obbligo di andare da soli. Soli anche alle politiche dove la Lega può fare accordi solo con il blocco padano. Bossi a Bassano indica più volte il nemico numero uno, Berlusconi "il mafioso, quella roba là".

    BOSSI - "La Padania" - 27 ottobre 98
    "La Finivest è nata da Cosa Nostra" "Berlusconi è l'uomo di Cosa Nostra. L'anomalia è tutta lì. La Finivest ha un mucchio di holding. Di cui 16 occulte. Furono fatte nascere da una banca di Palermo a Milano, la banca Rasini. E a Palermo hanno preso un meneghino per rappresentare i loro interessi. La verità è che se cade Berlusconi, cade tutto il Polo. Ma non lo faranno cadere, perché sarà pure un figlio di buona donna, ma è il loro figlio di buona donna." "In tv appaiono volti gentili che te la raccontano su. Guardate che la mafia non ha limiti. La mafia, gli interessi della mafia, sono la droga e la droga ha ucciso migliaia di giovani, soprattutto del Nord." "Silvio è l'uomo del progetto P2". " Molte ricchezze sono vergognose perché fatte con la morte di migliaia di giovani. Non è vero che pecunia non olet. C'è denaro buono che ha odore di sudore e c'è denaro di mafia. Ma se non ci fosse quel potere, il Polo si squaglierebbe in poche ore."

    BOSSI - "La Padania" - 6 novembre 98
    "Il cavaliere vuole solo avere la garanzia di non dover mai pagare, di essere lasciato tranquillo. E' un meccanismo omertoso con il quale si coprono le gravi responsabilità di Berlusconi in certe vicende poco pulite. Ma la Lega non gli lascerà tregua".

    BOSSI - "La Padania" - 10 novembre 98
    "C'è qualche differenza tra lui e noi. Peccato che lui sia un mafioso. Il problema è che al nord la gente è ancora divisa tra chi sa che Berlusconi è un mafioso e chi non lo sa ancora." "Il Berlusca dovrà sparire dalla circolazione. Il Nord lo caccerà via. Di Berlusconi non ce ne fotte niente." "Lui è un palermitano nato nella terra sbagliata." "E' un palermitano che parla meneghino, è il meno adatto a parlare di riforme. L'unica riforma che veramente sta a cuore a Berlusconi è che non vengano toccate le sue televisioni. Invece io dico che bisogna portagliele via, perché le sue televisioni sono contro la Costituzione. La prima riforma da attuare è quella di mettere in circolazione l'informazione. Berlusconi è tutto tranne che un democratico." "Ci risponda il cavaliere. Da dove vengono i suoi soldi? Ce lo spieghi. Dalle finanziarie della Mafia ? Ci sono migliaia di giovani al nord che sono morti a causa della droga."

    BERLUSCONI - ANSA - 17 novembre 98
    "Con questo personaggio non si può fare nessun patto".

    BOSSI - "La Padania" - 3 dicembre 98:
    "Il sistema Italia è guidato dalla corrente del Golfo di Napoli e dai poteri di Palermo: abbiamo l'influenza demitiana da Napoli che si è collegata con il palazzo del potere romano e l'influenza palermitana rappresentata dal capo della cosiddetta opposizione, Silvio Berlusconi. L'avversario principale del Carroccio è proprio il partito di Berlusconi, quindi sarebbe importantissimo per Bossi catturare i voti in libera uscita da Forza Italia: "Verissimo, ma il problema è la mancanza in Italia del blind trust all'americana, dove un imprenditore che vuole fare politica non può tenersi televisioni e giornali, deve venderli. Qui invece Berlusconi può manipolare a suo piacimento l'opinione pubblica, lavando il cervello della gente ogni giorno. Una situazione incredibile." "Berlusconi ha soprattutto le televisioni peraltro messe su in piedi
    grazie a soldi sporchi, provenienti da ambienti oscuri e terribili. E questi quattrini sono facilmente identificabili, per questo Berlusconi urla e si agita." "Noi c'eravamo già a lottare per la libertà del Nord, quando il cavaliere era ancora legato mani e piedi alla "pancia oscura del Psi", alla P2 e Dio sa cos'altro ancora."

    BOSSI - ANSA - 11 gennaio 99
    "E adesso vediamo Berlusconi e Fini intervenire sulla questione criminalità. Questa è bella. Sono degli imbroglioni che avvertendo la possibilità di uno scontro sociale forte intervengono per far finta di esserci".

    BERLUSCONI - ANSA - 23 febbraio 99
    "Bossi è un falso profeta che al Nord predica in un modo e poi a Roma vende i voti alla sinistra". "Bossi ha diviso i moderati".

    BOSSI - "La Padania" - 24 febbraio 99
    "Il piduista non ci fermerà". "Il poveretto di Arcore sente che il bidone forzaitalista e polista, il partito degli americani insomma gli va a catafascio. Non è bastato comprare qualche briciola della Lega per intaccare la volontà di riscatto e di liberazione del Nord". "Un massone piduista come l'arcorista non poteva che usare quel linguaggio. In fondo Berlusconi è sempre stato un problema di cosa sua o cosa nostra. Ma né mafia né P2 né America riusciranno a distruggerci".

    BOSSI E FINI - "Porta a porta" - 30 marzo 99
    Bossi a Fini: "Chiacchierone, falso e guerrafondaio". "Studia somaro".
    Fini a Bossi: "Sei un fenomeno da baraccone".

    CASINI - ANSA - 9 aprile 99
    "Credo che Berlusconi abbia forzatamente seguito Bossi una sola volta ed è un errore che non farà più".

    BOSSI - ANSA - 5 luglio 99
    Su Gnutti e Comino: "Nella Lega stiamo facendo i conti: per quelli che trafficavano con Berlusconi, un calcio nel sedere e fuori".

    BOSSI - "La Padania" - 23 luglio 99
    "Occorre aver coscienza della Nord Nazione, cioè la Padania, che in quanto nazione ha i suoi diritti, tra cui quello di non essere derubata e assoggettata a Roma". "Da quando la lira è entrata nell'euro, in alcuni nostri dirigenti è emersa la paura di perdere il posto per l'incalzare di Forza Italia. Da qui l'idea peregrina che associandosi a Forza Italia si mantiene il posto. In realtà si verrebbe semplicemente assorbiti e allora addio per sempre al cambiamento, alla questione settentrionale".

    BOSSI - ANSA - 24 luglio 99
    Al popolo leghista, motivando il no inequivocabile ad una alleanza con Forza Italia: "Scegliete se volete essere un carro da battaglia o una carriola berlusconista".

    BOSSI - ANSA - 25 luglio 99
    "D'ora in poi, in base a regole certe, chi farà accordi con l'ulivo e con Berlusconi sarà espulso dalla Lega".

    BOSSI - "La Padania" - 28 luglio 99
    "Berlusconi rappresenta un pericolo per la Lega e per la libertà del nord? "Altroché se rappresenta un pericolo! In quel partito c'è una concentrazione di denaro, di potere e di informazione così forte da far tremare i polsi. Ma non solo in Italia, dove la sinistra ha la grave responsabilità di non aver concretizzato le leggi che limitano il possesso dell'informazione. Questo potere imbottito di una spaventosa quantità di soldi è arrivato anche in Europa" "Berlusconi è diventato uno dei leader del Ppe ancora più forte di Kohl. Inoltre grazie agli accordi televisivi con il magnate tedesco Kirch, il capo Forza italia ha le mani sia sull'informazione tv in Germania sia con Telecinco in Spagna"

    BOSSI - "La Stampa" - 7 agosto 99
    Il Cavaliere "non è niente, ha solo le sue tv e un po' di uomini che bivaccano nelle istituzioni, la sua forza sono le tv, gli togli quelle ed è morto". "Fummo noi a dire che un padrone di tre tv non poteva fare politica senza liberarsene... Adesso paghiamo il ritardo che ci ha portato al buio della democrazia".

    BOSSI - ANSA - 8 agosto 99
    "La 'par condicio' rappresenta la condizione perché questo Paese possa avere un po' di democrazia. I timori, in questa materia, sono solo quelli di Berlusconi".

    BOSSI - ANSA - 13 agosto 99
    Bossi, intervistato dal "Corriere della Sera", chiede l'istituzione di una Commissione d'Inchiesta sugli "arricchimenti" di Berlusconi: "Ci troviamo in una situazione di incostituzionalità gravissima. Situazione da Sud America. In Italia, un uomo ha ottenuto dallo Stato la concessione delle frequenze televisive per condizionare la gente e orientarla al voto. Non accade in nessuna parte del mondo. E' ora di mettere fine a questa vergogna".

    BOSSI - ANSA - 1 ottobre 99
    "Io non ho le prove per dire che Berlusconi è un mafioso. Ma pochi, come lui, hanno fatto tanti soldi in poco tempo. Lui ci è riuscito passando attraverso la P", Craxi e la legge Mammì. Che io sappia, non esiste una polvere magica per fare i soldi".

    MARONI - "La Padania" - 6 ottobre 99
    "Si rafforza in me e in ogni leghista la consapevolezza che da Berlusconi bisogna stare alla larga. Sembra una persona perbene, ma chi lo conosce bene si rende conto che questa falsa immagine è basata sull'ipocrisia e sulla bugia. La falsità sistematica come modo di far politica." "Berlusconi ha una grande forza che lo sostiene: la tv. Se fosse un politico qualunque senza Fede e fidi che tutte le sere lo presentano per quello che sembra essere e non per quello che è, il fenomeno Berlusconi si sgonfierebbe in pochissimo tempo. Purtroppo con il sostegno delle tv private sue personali, private di altri e pubbliche, il sistema basato su ciò che appare convince la gente. Questo è il motivo per cui Berlusconi vince. " "Tutta la potenza di fuoco di Berlusconi si basa non sui programmi e sugli uomini, ma sulla realtà virtuale di ciò che appare e sulle falsità. E se gli porti via lo strumento con cui può diffondere la sua politica-fiction, è chiaro che si sgonfierebbe immediatamente. E' per questo che Berlusconi grida al complotto contro norme assolutamente normali in una democrazia occidentale". Quando si è parlato di eliminare gli spot elettorali io avevo dichiarato che non solo ero d'accordo, ma era ancora troppo poco. Occorre che questa maggioranza di centrosinistra abbia il coraggio, la capacità, la determinazione di prendere dei provvedimenti che Berlusconi non accetterà. O si fa così o le prossime elezioni saranno elezioni virtuali, si vinceranno in televisione e le vincerà il Cavaliere, non perché è il più bravo e ha la ricetta giusta, ma perché ha le televisioni."

    BOSSI - "La Padania" - 6 ottobre 99
    "Il cavaliere dalle mille macchie". "Non ho le prove per dire che sia un mafioso. E anche lui, quando cercava di tenderci la trappola degli accordi di governo, mi diceva : tu dici in giro che sono mafioso ma non è mica vero.... Resta un fatto : Berlusconi ha avuto una fortuna straordinaria nel fare tanti soldi in così poco tempo. E per di più passando dalla tessera 1816 della P2 e dai salvataggi che il suo amico Craxi ha più volte fatto al suo impero televisivo. A me personalmente Berlusconi ha detto che i soldi gli erano venuti dalla Banca Rasini. Quella fondata da un certo Giuseppe Azzaretto, di Palermo, che alla fine riuscì a mettere le mani su tutto l'istituto di credito. E in quella stessa banca, dove lavorava il padre di Silvio, c'erano i conti di numerosi esponenti di Cosa Nostra." "L'accordo elettorale del 1994 con Forza Italia ha rappresentato un dolore. E' stato Berlusconi a spargere il veleno poltronista nelle nostre fila."

    BOSSI - "La Padania" - 11 ottobre 1999
    "Tutti uniti contro Roma Ladrona".

    MARONI - "La Padania" - 18 ottobre 99
    "Berlusconi ha tentato e per fortuna gli è andata male, di fare apparire in qualche modo la vicenda P2 come una cosa non così grave visto che anche la sinistra aveva la propria struttura segreta. Questo era il rischio: che Berlusconi riuscisse a far passare questa operazione rilegittimando in qualche modo la P2".

    "La Padania" - 18 ottobre 99
    "In marcia contro Roma ladrona". "Andremo a riprenderci tutto quello che la lupa e il suo 'lupanare' hanno rubato al Nord e in base alle risposte che avremo dalla nostra gente decideremo se essere Nerone o Brenno". "Il Nord mantiene Roma oltre ovviamente al sud assistito". "Non crediamo ai security days proposti da chi con la tessera P2 e qualche condanna o procedimento penale nel cassetto, sta guidando una allegra brigata con qualche piccolo...problema con l'antimafia".

    FINI - ANSA - 23 ottobre 99
    "La crisi di Bossi questa volta è irreversibile".

    FINI - ANSA - 19 novembre 99
    "Bossi ha fatto il ribaltone e inoltre ha parlato di secessione, di Padania, ha insultato gli italiani del Sud e chi ha memoria, e io ce l'ho, esclude qualsiasi ipotesi di accordo. A meno che, ma ci credo poco, non cambi radicalmente opinione. Ma anche se cambiasse radicalmente opinione non mi fiderei lo stesso, l'ha cambiata troppe volte".

    BOSSI - ANSA - 26 novembre 99
    "Oggi un'agenzia regionale mi ha persino attribuito una dichiarazione che non ho mai fatto circa una trattativa con Berlusconi. Insomma si sta falsificando ogni significato delle iniziative della Lega". "Lo ripeto per l'ennesima volta, la Lega alle regionali vuole andare da sola".

    FINI - ANSA - 7 dicembre 99
    "Per An è impossibile qualsiasi intesa con la Lega, a meno che ritorni a Roma con la bandiera nazionale". "Ci sono tanti aspetti della politica leghista inaccettabili e anche a Roma hanno insultato nuovamente l'Italia, non hanno parlato di secessione ma hanno chiesto di bruciare il Tricolore". "Alla manifestazione di Roma ci sono state cose odiose, disprezzo per l'Italia, il Tricolore, i meridionali, i romani".

    FINI - Intervista a "La Repubblica" - 29 dicembre 99
    "Di intese con la Lega non c'è necessità, e anzi rischiano di essere un boomerang"
    "La Lega è al minimo di credibilità. Le ha tentate tutte ma è con l'acqua alla gola e Bossi l'ha capito. E' pronto a tutto pur di frenare l'emorragia. Rimetterlo in gioco sarebbe un favore gratuito". Fini parla di una "evidente difficoltà di spiegare un'alleanza con Bossi, almeno da Firenze in giù".

  8. #8
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    Sono tutte menzogne! Un complotto pluto giudaico massonico

  9. #9
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    Tutto dotato di relative fonti. Così per eventuali verifiche di chi non volesse accettare la realtà.

  10. #10
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    Caro Furlan, direi piu' che altro islamico, gay e comunista!!!

 

 
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