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Dragonball
Dopo ventiquattr'ore di libertą, il carcere potrebbe riaprirsi per l'ereditiera americana
Il procuratore contesta il comportamento del capo della polizia: "Non era competente"
Paris Hilton rischia di rientrare in cella
Inchiesta sullo sceriffo che l'ha scarcerata
Paris Hilton in lacrime all'ingresso in carcere con la madre
LOS ANGELES - Per la prigionia farsa di Paris Hilton, il procuratore di Los Angels ha chiesto che lo sceriffo sia processato per vilipendio della corte: non era lui a dover decidere la scarcerazione ma la magistratura. Per le 9 del mattino di oggi ora locale, le 18 in Italia, miss Hilton č stata riconvocata in tribunale per valutare la legittimitą della sua scarcerazione. Rilasciata dopo appena tre giorni di detenzione per guida senza patente e in stato di ubriachezza, Paris Hilton potrebbe rientrare in cella.
Se il procuratore di Los Angeles aveva subito stigmatizzato la mancata osservanza di "giustizia ed eguaglianza" nel trattamento riservato all'ereditiera, il capo della Procura Penale della megalopoli californiana Jeffrey Isaacs, ha presentato ricorso sottolineando che spetta alla magistratura "decidere se la signorina Hilton debba essere liberata in anticipo o meno", e non all'ufficio dello sceriffo della contea che invece ha concesso gli arresti domiciliari.
Il procuratore capo ha in particolare impugnato il fatto che lo sceriffo abbia autorizzato Hilton a tornarsene a casa dopo averne indossato una cavigliera elettronica che le impedirą di allontanarsi oltre a un raggio di un chilometro: strumento il cui uso era stato espressamente vietato dal giudice.
(8 giugno 2007)
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