Risultati da 1 a 7 di 7
  1. #1
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    Predefinito Europa:il lenzuolo di bersani si spacca!

    ho letto stamane i titoli delle principali testate:tra queste Europa,giornale della margherita usciva con un titolo circa come quello del 3ad specificando che con le modifiche di governo e parlamento molte delle liberaliz.della lenzuolata di bersani erano state cancellate:sapete quali ed in che modo?

  2. #2
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    Citazione Originariamente Scritto da dragone Visualizza Messaggio
    ho letto stamane i titoli delle principali testate:tra queste Europa,giornale della margherita usciva con un titolo circa come quello del 3ad specificando che con le modifiche di governo e parlamento molte delle liberaliz.della lenzuolata di bersani erano state cancellate:sapete quali ed in che modo?

    merda!! e ora come faremo senza parrucchieri e bar ad ogni angolo!?!?

    ...ma c'é poco da ridere...

  3. #3
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    Tra emendamenti, subemendamenti e stralci, si è strappato il lenzuolo di Bersani Addio care liberalizzazioni, alla fine vincono le lobby Acquedotti, Pra, professioni, farmacie: il parlamento cancella le novità
    Il disegno di legge Bersani sulle liberalizzazioni perde importanti pezzi in parlamento. Le divisioni nella maggioranza hanno costretto il relatore di maggioranza Lulli a stralciare la norma che prevedeva l’abolizione del Pra, il pubblico registro automobilistico. Ma questo non è stato l’unico passo indietro: il deputato ulivista ha dovuto ritirare l’emendamento che aboliva l’esclusiva per i notai in caso di cessione o donazione di immobili con valore catastale non superiore ai 100mila euro. In bilico poi anche l’articolo che liberalizza ulteriormente il mercato dei farmaci: il ministro della salute Turco ha promesso a Federfarma che impedirà la vendita nelle parafarmacie dei farmaci prescrivibili di largo consumo.
    L’offensiva delle lobby d’Italia comincia quindi a raccogliere i primi risultati. Tanto che ora nel mirino c’è la già moderata riforma delle professioni che porta il nome del ministro Mastella. Determinante nel depotenziare il ddl Bersani il ruolo di alcuni partiti: la sinistra radicale (Prc, Pdci e Verdi) insieme all’Idv e ai centristi dell’Udeur hanno rivendicato la paternità delle modifiche. A PAGINA 5
    http://www.europaquotidiano.it/site/engine.asp

  4. #4
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    certo che queste modifiche ridimensionano parecchio la portata delle liberalizzazioni del decreto:alla fine che rimane di buono oltre alla possibilità di rinegoziare i mutui(importante certo,ma alla fine lo scenario complessivo non cambia di tanto)

  5. #5
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    Quella sulle liberalizzazioni è una battaglia che continuerà, ma che di fatto non è mai vinta o persa.
    E' chiaro che le lobby e le caste, spesso spalleggiate dalla coalizione "liberale" della Casa delle Libertà (ma quali libertà?), ma con amici anche nel Csx, tentano di riprendersi almeno una parte dei privilegi messi in discussione.

    E' chiaro che noi comuni cittadini siamo i più deboli, quelli con meno "santi in paradiso", quelli che fanno più fatica a far rispettare i propri diritti.

    Non bisogna mollare. Tutto qui.

    Forza Bersani, forza!

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da Curioso Visualizza Messaggio
    Quella sulle liberalizzazioni è una battaglia che continuerà, ma che di fatto non è mai vinta o persa.
    E' chiaro che le lobby e le caste, spesso spalleggiate dalla coalizione "liberale" della Casa delle Libertà (ma quali libertà?), ma con amici anche nel Csx, tentano di riprendersi almeno una parte dei privilegi messi in discussione.

    E' chiaro che noi comuni cittadini siamo i più deboli, quelli con meno "santi in paradiso", quelli che fanno più fatica a far rispettare i propri diritti.

    Non bisogna mollare. Tutto qui.

    Forza Bersani, forza!
    ti quoto se non per le prime due righe:ritenevo il "lenzuolo" una base di partenza che non cambiava tanto il sistema ma un piccolo inizio.con queste modifiche questo inizio tende al niente e se poi tieni presente che questo primo anno é stato quello dove il governo doveva avere piu' coraggio perchè più lontano dalle elezioni importanti(nei prox anni ci saranno europee e regionali per non parlare delle politiche),il futuro da questo punto di vista non sembra certo roseo...

  7. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da Curioso Visualizza Messaggio
    Quella sulle liberalizzazioni è una battaglia che continuerà, ma che di fatto non è mai vinta o persa.
    E' chiaro che le lobby e le caste, spesso spalleggiate dalla coalizione "liberale" della Casa delle Libertà (ma quali libertà?), ma con amici anche nel Csx, tentano di riprendersi almeno una parte dei privilegi messi in discussione.

    E' chiaro che noi comuni cittadini siamo i più deboli, quelli con meno "santi in paradiso", quelli che fanno più fatica a far rispettare i propri diritti.

    Non bisogna mollare. Tutto qui.

    Forza Bersani, forza!
    Purtroppo credo che il tuo incitamento (per altro poco giustificato vista la minimalità degli interventi sin qui proposti) servirà a poco.
    Dal Corriere di Oggi

    Liberalizzazioni tradite e colpe della politica
    LOBBY CONTINUA
    di
    Angelo Panebianco
    Quando si concluderà la vicenda del governo Prodi i ministri delle «liberalizzazioni » Pier Luigi Bersani (Attività produttive) e Linda Lanzillotta (Affari regionali) ne usciranno a testa alta. Ma serietà e impegno di singole personalità non possono compensare una squadra che non funziona. Le liberalizzazioni dovevano avere due scopi. Mostrare la capacità e la volontà del governo di introdurre forti cambiamenti (con il passaggio — epocale — dalla tradizionale protezione delle corporazioni all’attiva difesa dei consumatori); dovevano poi essere la prova della vocazione riformista del costituendo Partito democratico. Ma il progetto si è sfilacciato per strada, con molti arretramenti sostanziali. Qualcosa forse alla fine resterà ma sarà troppo poco per salvare sostanza e immagine di quella politica.
    Si è visto che cosa è accaduto. La liberalizzazione dei servizi locali su cui ha lavorato la Lanzillotta è andata a sbattere contro il muro delle lobbies locali, dell'opposizione sindacale e dei veti della sinistra estrema. Un compromesso al ribasso (Boitani, Sole 24 Ore del 7 giugno) ne ha svuotato gli aspetti innovativi lasciando i servizi locali sotto il tallone del regime pubblicistico.
    Né miglior sorte tocca alle liberalizzazioni di Bersani che, peraltro, l'estate scorsa (quando il ministro ne varò, con decreto, la prima tranche) fecero crescere per un po', nel Paese, i consensi per il governo. Ora, in aula, a colpi di emendamenti, il progetto si va decomponendo: «rinazionalizzazione » dell'acqua, stralcio della norma sull'abolizione del pubblico registro automobilistico, cedimenti a quasi tutte le corporazioni colpite. Probabilmente, al termine dell' iter parlamentare, quando il provvedimento verrà approvato, i risultati appariranno modesti. E pochi i vantaggi per i consumatori.
    Vari fattori hanno favorito il risultato. Non solo i veti sindacali e della sinistra estrema. Ha contato probabilmente anche il fatto che i ministri delle «liberalizzazioni» non sono stati sostenuti con l'impegno che un'impresa così difficile avrebbe richiesto dal presidente del Consiglio. Per giunta, in un clima di indebolimento dei consensi, molti deputati della maggioranza sono diventati ancor più sensibili di prima all' influenza delle lobbies colpite.
    A parte gli effetti sulla sorte di un governo che sembra comunque vicino al capolinea, due sono le principali conseguenze del mesto tramonto delle liberalizzazioni. La prima riguarda i riflessi negativi sull'identità del Partito democratico. Mentre la politica fiscale del governo ha compromesso, forse irreparabilmente, il suo rapporto con il Nord del Paese, la fine della breve stagione delle liberalizzazioni svuota di credibilità la promessa «rivoluzione » che doveva mettere i consumatori al centro dell'azione politica. Che razza di pedigree riformista potrà domani esibire il Partito democratico di fronte agli elettori?
    La seconda conseguenza riguarda l'opposizione e le sue ben note ambiguità in tema di liberalizzazioni. I deputati della maggioranza che lavorano all'affossamento delle liberalizzazioni sono spalleggiati da deputati dell' opposizione anch'essi impegnati a difendere corporazioni varie. L'opposizione nel suo insieme, probabilmente, tornerà al governo appena si voterà di nuovo. Per demerito del centrosinistra più che per meriti propri. Senza neppure bisogno (purtroppo) di dare chiarimenti sul perché non ci fu alcun impulso alle liberalizzazioni all'epoca del governo di centrodestra e su che cosa intenda fare al riguardo nella prossima puntata.





    09 giugno 2007

 

 

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