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    Predefinito Bush a Roma e l'Italietta dell'Unione

    Bush vuole incontrare Berlusconi e Prodi si irrita

    di Vito Schepisi da L'Occidentale

    Se esponenti del Centrosinistra, leader e ministri, vanno negli Stati Uniti ed incontrano autorevoli esponenti del Partito Democratico, la circostanza a tutti sembra normale. Rientra nel giusto rapporto tra i soggetti della politica in una visione globale. Appare persino un segno di sviluppo e crescita del confronto politico: è sintomo di tolleranza al pluralismo ed anche necessità diplomatica nel segno del principio dell’alternanza, se non la testimonianza di un percorso politico comune e di convergenza di obiettivi.

    Se invece il Presidente degli USA viene invitato in Italia ed alterna, ad incontri ufficiali con il Capo dello Stato, con il Presidente del Consiglio e con il capo della Chiesa Cattolica, la visita presso la Comunità di Sant’Egidio per la diplomazia italiana è già una “iniziativa disturbante”.

    Se poi si aggiunge la richiesta di Bush di un incontro con l’ex Presidente del Consiglio e Capo dell’opposizione Silvio Berlusconi , diventa un’iniziativa “inopportuna e sgradita”.



    George W.Bush

    L’irritazione di Prodi è talmente evidente da aver spinto lo staff diplomatico italiano, impegnato ad organizzare la visita, ad esercitare pressioni perché l’incontro non ci sia. I tentativi di impedire l’incontro si sono spinti persino a minacciare di non garantire la sicurezza della visita del Presidente Usa in Italia.

    Secondo la diplomazia italiana l’iniziativa di Bush sarebbe “inappropriata e sgradita”.

    Solo dinanzi alla fermezza dei funzionari della casa Bianca ed al pericolo di veder annullata la visita di Bush in Italia, o limitata alla sola visita in Vaticano, gli emissari di Prodi hanno dovuto cedere e rassegnarsi all’idea. E’ stata necessaria, persino, una nota ufficiale dello staff diplomatico del Presidente Bush in cui si sosteneva che “Non c’è niente di inappropriato per il Presidente Bush nell’incontrare in un Paese il leader dell’opposizione, è una cosa che il Presidente Bush fa più volte nel corso dei suoi viaggi”.

    Si è stati davvero sul punto di veder annullare la visita e di ricevere dalla diplomazia di George W. Bush una nota di ben altro tenore. Una nota che non avrebbe potuto evitare di far riferimento alla crisi della politica di questo Governo. Una vera emergenza democratica che riviene dalle difficoltà della maggioranza in Italia di sostenere con amicizia e disponibilità diplomatica i rapporti tra paesi alleati. Una nota che sarebbe suonata come severo monito contro il venir meno, nel nostro Paese, nell’era Prodi, della tolleranza e dell’effettivo pluralismo politico.

    Il braccio di ferro tra la diplomazia italiana e lo staff della Casa Bianca è stata una vera battaglia. L’ha avuta vinta la ragione del Capo di Stato americano nel rifiutare di farsi strumentalizzare dalla sinistra italiana. L’ha spuntata il Presidente degli Usa che non si mostra infatti disposto a venire in Italia per farsi beccare da un flaccido e supponente Presidente del Consiglio e dal suo Ministro degli Esteri.

    La visita alla Comunità di Sant’Egidio a Trastevere sarà anche l’occasione per Bush per far sapere ai cittadini italiani quanto sia falsa l’immagine spesso data dalla maggioranza e da alcuni ministri che lo vorrebbero cinico e con la pistola fumante in mano. Il Presidente degli USA non vuol dar motivo alla sinistra alternativa, scomoda alleata di Prodi, e rappresentata nel suo Governo, per giustificare la prevista contrapposizione esasperata con chiassate di piazza contro Bush, l’America e la politica americana.

    La Comunità religiosa, infatti, di fronte all’inerzia delle Nazioni Unite e dei pacifisti “pelosi” del mondo è in prima linea nella lotta all’Aids e contro lo sfruttamento minorile ed espande la sua attività nel mondo contro le guerre sconosciute sui media, i genocidi e gli squallori della fame e delle malattie.

    L’azione degli Usa su questo fronte è di grande attenzione e di concretezza finanziaria. Questo messaggio che il Presidente americano intende lanciare, evidentemente, disturba le coscienze di coloro che vanno invece per Strada dove si annidano personaggi accusati dai legittimi governi locali di organizzare trappole, quasi sempre mortali, per incassare denari ed ottenere scambi con pericolosi terroristi.

    Dopo l’incontro ufficiale con il Governo seguirà una conferenza stampa e non sarebbe davvero fuori luogo se il Presidente degli Stati Uniti chiedesse a Prodi ed al Governo Italiano il motivo dell’invito in Italia, visto che una parte della maggioranza ha rilasciato dichiarazioni molto critiche per la sua visita e scende persino in piazza per contestarla.

    Se proprio volevano incontrare qualcuno Prodi ed i suoi potevano provare con Chavez. Avrebbero scambiato tra loro una serie di indicazioni utili, su informazione e libertà ad esempio, ma soprattutto sulla “destituzione” di persone sgradite.

  2. #2
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    Bush a Roma, non andra' a Trastevere
    Per motivi logistici, vedra' S. Egidio all'ambasciata Usa
    (ANSA) - HEILIGENDAMM, 8 GIU - Il presidente Bush lascera' la Germania per la Polonia nel primo pomeriggio e intorno alle 20 si imbarchera' poi per l'Italia. L'arrivo all'aeroporto di Fiumicino e' previsto per le 22. Prima delle 23 Bush dovrebbe arrivare a Villa Taverna, la residenza dell'ambasciatore americano a Roma. E' stata annullata la prevista visita del presidente Usa a Trastevere per motivi logistici:Bush incontrera' la comunita' di sant'Egidio all'ambasciata Usa.
    In programma un colloquio con Berlusconi.

    "Motivi Logistici"...


    Manifestazione della Sinistra

  3. #3
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    Visita annullata a Trastevere. La Cdl ad Amato: riferisca in Parlamento

    Bush a Roma, polemica sulla sicurezza

    Gasparri: «Ennesima figuraccia del governo. La sinistra vuole trasformare la visita del presidente Usa in una gran caciara»

    ROMA - Il presidente americano George W. Bush rinuncia alla visita a Trastevere, dove avrebbe incontrato la Comunità di Sant'Egidio, accampando motivazioni «logistiche». E subito si scatena l'ennesima polemica tra maggioranza e opposizione. «Un'altra figuraccia sulla scena internazionale è pronta - ha detto Maurizio Gasparri, deputato di An - È vergognoso che parte della sinistra che governa il paese vuol trasformare la visita del presidente americano in una gran caciara. Un governo credibile - ha detto ancora Gasparri - almeno in queste circostanze in cui è in gioco la dignità internazionale avrebbe dovuto mostrarsi all'altezza della situazione, accogliendo decorosamente il rappresentante di un paese alleato. Ma ormai Prodi e C. sono abituati alle figuracce e a gettare nel ridicolo l'intero paese».

    AMATO RIFERISCA - Altri esponenti dell'opposizione arrivano a chiedere al ministro dell'Interno Giuliano Amato di riferire in Parlamento: «Non solo il governo italiano non è in grado di organizzare un servizio d'ordine minimo per consentire gli spostamenti del presidente americano a Roma - ha dichiarato Osvaldo Napoli, membro del direttivo di Forza Italia alla Camera - ma scopriamo che Palazzo Chigi ha interrotto ogni comunicazione con il governo americano e solo stamane hanno appreso ciò che a Washington era noto da giorni, e cioè che Bush ha annullato la visita alla Comunità di Sant'Egidio per ragioni di sicurezza». Secondo Napoli il presidente Bush evidentemente «non ha fiducia nei nostri servizi d'ordine e di sicurezza. Uno smacco pesante per il governo Prodi, ma soprattutto un danno di immagine irreparabile per l'Italia». E pertanto chiede ad Amato di riferire: «Il ministro ha il dovere di rispondere urgentemente alle interrogazioni che si sono aggiunte alla mia per spiegare le ragioni che hanno portato a modificare il programma della visita di Bush a Roma».

    MANIFESTAZIONI - «Cosa dirà Prodi al presidente degli Stati Uniti mentre partiti della sua maggioranza organizzano per le vie di Roma manifestazioni antiamericane accanto a quelle no global ed estremisti? Come potrà essere credibile se non sarà in grado di parlare a nome di tutto il governo?», si chiede Antonio Tajani, capogruppo di Forza Italia all’Europarlamento. E sul tema interviene anche Gianfranco Fini: «Benvenuto in Italia al presidente Bush, leader di un Paese amico e alleato», dice Fini, che però denuncia: «È paradossale che soltanto in Italia possa accadere che mentre Bush viene ricevuto chi sostiene la maggioranza va in piazza a contestarlo. Uno dei tanti paradossi - conclude Fini - che rendono ridicolo il governo Prodi».

    da Il Corriere della Sera

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    L'organizzazione della sicurezza.In ordine sparso e senza «filtri»

    Le incognite del corteo dei duri

    ROMA — Il pericolo può arrivare dalle frange più estreme che si muovono senza controllo. I «duri» dei centri sociali Gramigna e Askatasuna, i Carc che in giro per l’Italia hanno già dato solidarietà alle persone arrestate con l’accusa di essere i nuovi brigatisti, gli anarcoinsurrezionalisti. Sfileranno anche loro nel corteo contro il presidente degli Stati Uniti George W. Bush, che domani paralizzerà il centro di Roma. Una manifestazione che non avrà il «filtro» del servizio d’ordine della Cgil, come invece era avvenuto a Vicenza quando la protesta era stata organizzata per la nuova base militare. E soprattutto la «supervisione » dei leader di Rifondazione che negli ultimi anni avevano imbrigliato il Movimento e domani resteranno invece a piazza del Popolo. Lungo le strade della capitale ci si muoverà in ordine sparso ed è proprio questo a preoccupare i responsabili della sicurezza.
    I calcoli fatti alla vigilia dai funzionari del ministero dell’Interno parlano di una partecipazione di almeno 30.000 persone, che potrebbero essere addirittura 50.000. Una folla immensa guidata dai Disobbedienti, dai Cobas, da chi—come ricorda il loro leader Piero Bernocchi — «scende in piazza anche contro la politica del governo Prodi». Con la questura e la prefettura gli organizzatori hanno concordato il percorso, analizzato i «punti critici», individuato quelli che potrebbero essere i momenti più a rischio. Ma non hanno potuto prevedere le mosse di chi arriverà con l’obiettivo di «sfasciare». Piccoli gruppi che insieme possono formare un fronte compatto e violento. L’insidia per gli esperti è lo «spontaneismo » che potrebbe cominciare sin dalla mattina, quando Bush visiterà la comunità di Sant’Egidio a Trastevere.
    Sarà vietato l’accesso al quartiere che di fatto verrà trasformato in una sorta di «zona rossa», e questo potrebbe spingere la protesta verso altri obiettivi statunitensi, come le sedi delle compagnie aree o le catene commerciali. Il raduno in piazza della Repubblica— la partenza del corteo è prevista per le 15 — fornirà un quadro della situazione. Ma non potrà essere sufficiente a capire le intenzioni dei manifestanti. Perché c’è il pericolo che le frange estremiste decidano di inserirsi soltanto in un secondo momento. O addirittura di deviare per un percorso alternativo.
    Accadde anche nel 2004. Era giugno, la visita di Bush a Roma fu segnata da un corteo di protesta che portò in piazza più di 50.000 persone. Qualcuno cercò di sfilarsi, ma fu subito bloccato. Restarono i cori di chi inneggiava agli attentatori di Nassiriya ad alimentare la polemica, ma alla fine i responsabili della sicurezza brindarono al successo. Tra loro c’era il prefetto Achille Serra che poteva vantare il merito di aver trovato il modo di dialogare con gli organizzatori. Proprio come è avvenuto in questi giorni. E infatti è a lui che adesso Bernocchi si rivolge per convincere Trenitalia a concedere biglietti a prezzi scontati e soprattutto a non fermare i treni se ci saranno passeggeri senza biglietto. «Perché — spiega — è nelle stazioni di partenza che può cominciare la protesta con il rischio di fomentare chi è già arrivato in città». Le disposizioni per le forze dell’ordine sono di tenersi a distanza massima dai manifestanti, non rispondere ad eventuali provocazioni, «caricare» soltanto in casi di estrema necessità.Ma altrettanto chiaro è che nessuno potrà sfilare a volto coperto e che bisognerà fermare, anche con la forza, chi tenterà di «uscire» dal corteo.

    Fiorenza Sarzanini da Il Corriere della Sera

  5. #5
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    Bush a Roma, non va a Trastevere
    Berlusconi: "Italietta, mi vergogno"
    da Il Giornale
    Annullata per motivi di sicurezza la visita a Trastevere. L'appuntamento con la comunità di Sant'Egidio si svolgerà all'ambasciata Usa. Allarme agli americani: "Evitate i cortei, timori per le violenze". Berlusconi: "Torniamo all'Italietta". Nessuna "zona rossa", ma Roma è presidiata da 10mila agenti


    Bush e Berlusconi

    Roma - Il presidente George W. Bush non si recherà a Trastevere nella sua visita domani in Italia. L'annuncio arriva a sorpresa dalla Germania dove si stanno concludendo i lavori del G8. E' una notizia a sorpresa che sconvolge i programmi dopo che lo stesso presidente nei giorni scorsi aveva confermato la visita alla comunità di Sant'Egidio e alla basilica di Santa Maria in Trastevere. Un portavoce della Casa Bianca ha confermato che l’incontro tra il presidente Bush e la Comunità di Sant’Egidio avverrà alla ambasciata americana a Roma e non più a Sant’Egidio. "L’incontro è stato spostato per motivi logistici", ha affermato il portavoce della Casa Bianca John Gundrhoe. Lo conferma anche il presidente di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, sottolineando che "l’incontro si trasferisce per motivi di sicurezza valutati da parte americana e non da parte del Viminale. L’incontro si terrà dopo l’udienza di Bush dal Papa e probabilmente sarà più lungo di quanto inizialmente previsto, perché non ci sarà la visita turistica a Santa Maria in Trastevere".

    Avviso ai cittadini Usa "Per evitare di diventare bersagl"» durante i cortei di protesta programmati a Roma in occasione della visita di Bush, "gli americani dovrebbero evitare le manifestazioni", tenendo presente che potrebbero esserci episodi di "violenza". È quanto si legge sul sito dell’ambasciata americana a Roma nella sezione "Warden Messages", che contiene indicazioni per i cittadini americani presenti in Italia.

    Berlusconi: "Mi vergogno" "È una cosa inaccettabile, torna l’italietta. Mi vergogno": così Silvio Berlusconi da Genova, commenta il fatto che il presidente americano non andrà a Trastevere. "È una cosa che mi addolora ed è colpa di questa sinistra anti-americana", ha osservato il presidente di Forza Italia nel corso di una passeggiata nel centro di Genova, dove è in vista dei ballottaggi per le amministrative. "Mi dispiace - ha aggiunto - perché avviene per la visita della più grande democrazia del mondo che ci ha dato la dignità e la libertà". Di tutto questo, ha concluso, "mi vergogno".

    L'arrivo Arriverà questa sera direttamente da Varsavia, tappa successiva al G8 di Heiligendamm. Bush lascerà la Germania per la Polonia nel primo pomeriggio e intorno alle 20 si imbarcherà poi per l’Italia. L’arrivo all’aeroporto di Fiumicino è previsto per le 22. Prima delle 23 Bush dovrebbe arrivare a Villa Taverna, la residenza dell’ambasciatore americano a Roma. La visita ufficiale in Italia e Vaticano sarà concentrata nella giornata di sabato, quando sono previsti i colloqui con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il premier Romano Prodi (presente anche il ministro degli Esteri Massimo D’Alema), oltre all’udienza in Vaticano con Papa Ratzinger. "Nessuna zona rossa", come ha promesso il sindaco Walter Veltroni, ma Roma è già pesantemente presidiata in queste ore, nonostante l’evento principale della "contro-programmazione" sia annunciato per le 15 di sabato, quando un corteo di manifestanti sfilerà da piazza della Repubblica a piazza Navona al grido di "Push Bush Out!".

    Le misure di sicurezza Diecimila uomini delle forze dell’ordine, ospedali allertati, aerei ed elicotteri armati in volo 24 ore su 24. Scuole chiuse già oggi, con un giorno di anticipo rispetto alla fine dell’anno scolastico, e traffico bloccato in diverse zone della capitale, soprattutto Trastevere. Non sono mancate le tensioni della vigilia: ieri mattina un’occupazione simbolica di protesta, da parte di un gruppo di manifestanti aderenti in prevalenza ad Action, degli uffici amministrativi romani della Banca Nuova nella centralissima via Nazionale. Poi le polemiche suscitate dalle dichiarazioni del ministro di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero che ha definito "legittime" le contestazioni alla "politica sbagliata e guerrafondaia" del presidente Usa.

    Il programma Numerosi i temi in agenda: sul piano bilaterale le fonti del governo hanno parlato tiepidamente di "soddisfazione" da parte degli Usa sull’andamento dei rapporti, anche in seguito alle "decisioni difficili" affrontate da Prodi per andare incontro all’alleato, come quella sull’ampliamento della base di Vicenza. La Casa Bianca riconosce, d’altro canto, all’Italia un ruolo importante nelle missioni di pace nel mondo, dal Kosovo, al Libano, all’Afghanistan, anche se in quest’ultimo teatro restano notevoli divergenze strategiche. Dopo l’incontro con Napolitano al Quirinale in programma per le 10, atto ufficiale di inizio della visita, alle 11 Bush si trasferirà Oltretevere per colloqui con Benedetto XVI e il segretario di Stato della Santa Sede, Tarcisio Bertone. Alle 12.30 si recherà in visita alla Basilica di Santa Maria in Trastevere e alla Comunità di Sant’Egidio, distante di pochi metri. Alle 14 circa è previsto l’incontro con Prodi e la colazione di lavoro, cui parteciperà anche D’Alema, seguiti dall’unica conferenza stampa che chiuderà la parte ufficiale della visita. Nel pomeriggio, l’inquilino della Casa Bianca si chiuderà a Villa Taverna, la residenza del suo ambasciatore a Roma, Ronald Spogli, per una cena privata, dove incontrerà il personale dell’ambasciata e, fra gli invitati, anche l’amico Silvio Berlusconi. Domenica mattina presto ripartirà alla volta dell’Albania.


    Veltroni e De Niro

  6. #6
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    Il Presidente degli Stati Uniti d'America George W.Bush non può visitare Trastevere e la Comunità di Sant'Egidio a Roma...lasciando perdere il Principale (che è un mondo a parte) dove c'è chi festeggia...a me sembra un fatto gravissimo per l'immagine del Paese e vorrei sapere cosa dice Weltroncino l'americano che anche stavolta non c'è e se c'era non aveva capito bene...Marrazzino e Gasbarrino belli capelli...

    VERGOGNA!!!


    Romano Prodi

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    Questi babbei della sinistra sembrano non capire che dopo l'affronto al presidente degli USA dovranno subire qualche piccola o grande umiliazione quando andranno negli USA o in qualche parte del mondo dove gli USA possono difendere i loro interessi,per non parlare delle ritorsioni che subiranno le attività economiche italiche in quel paese?

  8. #8
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    Romano Prodi

  9. #9
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    Berlusconi contestato a S. Ponente
    Lanciati oggetti e uova, ma ex premier non e' stato colpito
    (ANSA) - SESTRI PONENTE (GENOVA), 8 GIU - Un uovo e alcuni oggetti sono stati lanciati contro Silvio Berlusconi durante una passeggiata nel centro di Sestri Ponente. Saltellando sulla pedana dell'auto blindata al grido dei suoi sostenitori 'chi non salta, comunista e'', il leader di Forza Italia ha lasciato Sestri Ponente sfidando i tanti contestatori che lungo una passeggiata nel corso del centro cittadino, lo hanno insultato e gli hanno gridato 'buffone'.


    Le Scimmie di Sinistra sono le stesse dalla Liguria a Roma...un Governo da Italietta,una Maggioranza ai limiti della Decenza,affari loschi,Dossier e Veleni...e la manovalanza di primati in piazza...


    Manifestazione di Sinistra con Black Block

  10. #10
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    Che signor contradditorio che stai avendo

 

 
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