Che noia!
Prima di ogni elezione ecco che i media, solerti e fedeli, ci raccontano queste cose che ormai sappiamo già tutti a memoria.
Ma dopo le elezioni, come un sol uomo, tutti tacciono per non disturbare.
Ci saranno pure quelli che ogni volta scoprono l'acqua calda, ma non siamo mica tutti cretini da non capire il giochetto.
Il sonno della ragione genera mostri.
Divergevano due strade in un bosco, ed io...io presi la meno battuta, e di qui tutta la differenza è venuta.
Vabbé, va, giochiamoci un po' di credibilità..., tanto...
Parlavo di ridisegnare le regioni. Siccome detto così non vuole dire niente, ecco un esempio:
Premesso che mi sono pentito di aver attaccato il Molise all'Abruzzo (ma non ho voglia di correggere la mappa), si tratta di una suddivisione basata, per quanto possibile, su criteri linguistici.
Le popolazioni e le superfici delle regioni sono indicative (ogni volta che le ricontrollavo mi venivano risultati diversi...). La divisione tra Emilia e Lunezia è puramente pratica, e non linguistica (Bologna era troppo decentrata per essere capitale regionale della "Grande Emilia"). Il nome Flaminia deriva dalla via che passa più o meno in quella zona (in analogia con Emilia).
E', nuovamente, solo un esempio, per mostrare cosa si potrebbe fare (come dicevo, ridisegnare, parzialmente, le regioni, accorpare i comuni, e sopprimere le province)
Saluti.
Midìl
Fonte: Elenco dei dialetti d'Italia - Wikipedia
P.S.: Mai detto di essere completamente sano di mente...
Ultima modifica di Midìl; 05-03-10 alle 14:56
A parte che l'Italia non è mai stata unita...
Gli "staterelli" eventualmente dannosi e spreconi, nonchè mafiosi (alcuni in particolar modo) dilapideranno le risorse estorte ai loro sudditi, ma essendo "a portata di piede" dei tartassati contribuenti potranno beccarsi con più facilità dei salutari calcioni nello scroto!
Altro che "stato centrale" e "trasferimenti, soprattutto al sud"!ostridicolo:
Maldestro tentativo di riciclaggio di confini funzionale al mantenimento dello Stato fallito denominato Italia.
Famo tre macroregioni, secondo il pensiero di Miglio, facenti riferimento all'Europa dei popoli e rottamiamo questa Italia che ha mostrato tutti i suoi limiti .
Amen!
Perché portare avanti un accanimento terapeutico su questo "malato terminale" in coma profondo e gran parte in cancrena ?
Ultima modifica di ugolupo; 05-03-10 alle 15:10
E tu credi seriamente che i cancri della mafia che oramai percorrono TUTTE le nostre amministrazioni spariranno per una semplice divisione delle aree? Guarda, e te lo dico per conoscenza diretta, allo stato attuale i maggiori traffici della mafia, n'drangheta e camorra sono proprio nelle regioni nordiche considerate più tranquille e operose. Non ti credere che le cose cambieranno.
Vorresti dirmi che bisogna tenere in vita un cadavere putrefatto per contrastare la mafia al nord?
Ma se è stata proprio l'unità d'Italia a favorire la meridionalizzazione del nord!
Certo, nelle tre macroregioni ci sarà ancora la Mafia, e anche i temporali e gli incidenti stradali, ma la cassa da rapinare sarà più piccola e meglio custodita, essendo più prossima ai sudditi taglieggiati dal fisco.
Un numero troppo basso di entità (e molto grandi) costituenti uno stato, ne determina con più facilità la dissoluzione (e per questo non ci saranno mai in Italia solo tre macroregioni). Il contrario accade se, come da qualche parte ho letto, si propone di eliminare le regioni e di tenere le province, che sarebbero troppo deboli rispetto allo stato centrale. Se vuoi un'amministrazione efficiente, e che dia spazio alle autonomie locali, ci devono essere pochi livelli (altrimenti perdi il controllo), e delle dimensioni giuste (in modo che, in qualche modo, ci sia un certo bilanciamento di poteri). Non sono equilibri facili.
Saluti.
Midìl
Ultima modifica di Midìl; 05-03-10 alle 15:23