A Valmontone il nuovo stadio
di Cristiano Cesarini
Lunedì, 11 Giugno 2007 -
Un chiodo fisso. Un obiettivo, quello dello stadio di proprietà che Lotito si prefigge fin dal suo insediamento nella Lazio. Al vaglio una serie di ipotesi tra le quali Fiumicino, Riano e Guidonia. Ne ha riparlato due giorni fa nel corso di un convegno a Olbia, tornerà ad occuparsene nei prossimi giorni valutando la mai tramontata soluzione di Valmontone.
IL sindaco di Valmontone Angelo Miele, consigliere provinciale, aveva presentato il 22 febbraio scorso un ordine del giorno - respinto dal consiglio - che avrebbe dovuto impegnare il presidente della Provincia Enrico Gasbarra a sostenere l’iniziativa di Lotito per lo stadio a Valmontone. Miele si dice convinto che la prima alternativa a Roma per lo stadio della Lazio sia proprio la sua cittadina: “Credo che, se il presidente laziale non dovesse riuscire a costruirlo a Roma, allora la prima soluzione sarebbe Valmontone. Lotito non ha ricevuto altre proposte soddisfacenti”. La convinzione del sindaco Miele si basa sulla dotazione dell’area di Valmontone. Lo stadio sorgerebbe all’interno del polo turistico integrato che comprende l’Outlet, il Parco divertimenti che aprirà tra un anno, il centro sportivo e il centro congressi. Una zona vasta e già ben strutturata: “Si tratta di circa 200 ettari - precisa Miele - allo stadio potremmo dedicarne 53. La zona è già dotata di infrastrutture e conta, al momento, 20 mila parcheggi”. Ma la riserva principale riguarda la raggiungibilità di Valmontone.
Per il sindaco questo è un falso problema: “Nell’ultimo anno l’Outlet è stato raggiunto da 4 milioni di persone e nel periodo di saldi, nel solo week-end, arrivano anche 100 mila persone. L’autostrada ha tre corsie e poi con lo stadio la viabilità verrebbe migliorata”. Per ammortizzare le spese iniziali e sostenere quelle future Lotito accanto allo stadio svilupperebbe una zona commerciale, e una residenziale con appartamenti per i tifosi. L’idea è quella di riproporre una sorta di Disneyland calcistica con i giocatori come attrazioni e le famiglie coinvolte nella vita del club. Chissà cosa pensano i tifosi.
fonte: E Polis dell’11 giugno 2007