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  1. #1
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    Thumbs up OT calcistico: Il presidente del Barca e la lingua Catalana

    Calcio, Laporta: "I giovani del Barca devono parlare catalano"

    BARCELLONA - Il presidente del Barcellona, Joan Laporta, esige che i giovani delle categorie inferiori della squadra blaugrana parlino in catalano. Nel
    corso della cena di fine stagione, Laporta ha sottolineato che "il club non deve perdere le sue radici catalane". Tutti i giocatori del vivaio, molti
    dei quali provenienti da altre regioni spagnole o all'estero, sono stati esortati da Laporta a ''sforzarsi e lavorare per raggiungere il successo'' e a ''sostenere i valori che rispettano l'identita' catalana della squadra''.
    ''A tal fine'', ha aggiunto il presidente Blaugrana, ''richiediamo l'impegno a parlare e scrivere in catalano''. (Agr)

  2. #2
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    Laporta è un indipendentista tout court, e il suo impegno nel Barcellona ha da sempre una valenza politica.

  3. #3
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    Grandi Joan e Barça! Prima dell'ascesa alla presidenza, l'avvocato Laporta collaborò alla creazione del "Partit per l'Independencia" in Catalogna, che però non andò oltre modesti risultati elettorali. Appoggiato sia da Erc sia da Ciu, Laporta è osteggiato ovviamente da molti media madrileni per il suo sentimento catalano. Si è definito "patriota catalano" e si è riconosciuto come indipendentista: dopo l'esperienza sportiva, si vocifera di un salto nell'agone politico in prima persona.

    L'anno scorso Barcellona ha ospitato al Camp Nou la partita tra la nazionale catalana e quella basca, terminata 2-2. Padroni di casa furono i calciatori del Barça Valdes (il portiere titolare) e Oleguer (difensore dei blaugrana che si è rifiutato di vestire la maglia della Spagna). Oleguer è tra l'altro stato spesso al centro di polemiche per le sue opinioni politiche (l'ultima volta quando si è schierato in difesa della scarcerazione del basco De Juana Chaos): 27 anni, difensore centrale, ha vinto con il Barcellona due volte la Liga, due Coppe di Catalogna, due edizioni della Supercoppa di Spagna e l'ultima Champions League. Non ha mai fatto mistero delle sue opinioni e della sua passione per la politica, dichiarandosi catalanista, favorevole al riconoscimento delle selezioni nazionali sportive catalane e per questo vicino all'Erc. L'asse Laporta-Oleguer ha portato una forte ventata di catalanismo nel Barça, come dimostra l'ottima notizia postata da Fenrir.

    Visca el Barça, Visca Catalunya Independent

  4. #4
    Mé rèste ü bergamàsch
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    up!

  5. #5
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    va bene prendere esempio dalla Catalogna, c'è da dire però che in ambito europeo il caso catalano è più unico che raro. Basti pensare alla bretagna, all'occitania, all'alsazia, alla savoia, al piemonte, al veneto, all'andalusia..tutte antiche nazioni che hanno quasi completamente perso la loro identità e la loro lingua etnica. Quindi non siamo soli...avendo studiato un po' la storia iberica posso dire che per le popolazioni iberiche è stata una fortuna che la spagna sia nata diversi secoli fa, poichè i popoli che lo desideravano hanno potuto mettere in atto prima dei percorsi di autonomia..nel caso della catalogna se nn sbaglio più di un secolo fa...i popoli padani invece si sono accorti della loro diversità rispetto al resto della penisola quando era già troppo tardi, in piena epoca di globalizzazione e di media globali, e i potentati economici hanno approfittato dell'eterogeneità dell'italia per importare manodopera dalle regioni povere, distruggendo di fatto le identità secolari che si erano create

  6. #6
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    Ve lo immaginate il presidente dell'inter o quello del Milan ( notare la maiuscola e la minuscola) che propongono ai giovani di imparare il milanese.
    La caritas, il cardinale di Milano, la sinistra e la destra nazionalista terronica farebbero le barricate.La stampa e le televisioni tamarre creerebbero un caso da portare alla commissione europea dei diritti dell'uomo.
    Ma il rischio non c'è.
    Come il manzoni ( o immbonati che dir si voglia), ovviamente a livello molto più basso,sono i promotori del linguaggio peninsulare , e , se cantano, non lo fanno in milanese.
    Da oggi Laporta è un mito.
    TIOCH FAID AR LA'

  7. #7
    l'occasione fa l'uomo italiano
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    Citazione Originariamente Scritto da eleichem Visualizza Messaggio
    Ve lo immaginate il presidente dell'inter o quello del Milan ( notare la maiuscola e la minuscola) che propongono ai giovani di imparare il milanese.
    a chi? ai decerebrati che intonano milanmilanvaffanGulo interinter vaffanGulo?
    La caritas, il cardinale di Milano, la sinistra e la destra nazionalista terronica farebbero le barricate.La stampa e le televisioni tamarre creerebbero un caso da portare alla commissione europea dei diritti dell'uomo.
    Ma il rischio non c'è.
    Come il manzoni ( o immbonati che dir si voglia), ovviamente a livello molto più basso,sono i promotori del linguaggio peninsulare , e , se cantano, non lo fanno in milanese.
    Da oggi Laporta è un mito.
    Parlando di Milan, (io ricordo quello di Giuanìn Lodetti e Pierino Prati che ha vinto la coppa dei campioni con 10 padani e un tedesco naturalizzato milanese) mi ricordo uno striscione dei tifosi che diceva "Milan l'è un granD Milan. Lodevole, nostalgico, ma sbagliUto.

  8. #8
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    Beh, nel nostro piccolo giovedì sera il presidente (irpino) ha chiesto alla Nord di intonare "Ma se ghe penso". Ventimila persone che cantano, tra uno sventolio di bandiere di San Giorgio, "Mi son nasciuo zeneize e nu ghe mollo" è stato da pelle d'oca.

    Poi va da sé: qui il Barcellona non esiste. Solo il Cagliari potrebbe ispirarsi al Barca, ma vedete bene che anche il profilo sardo è molto molto basso. Difficile pretendere quindi che in Padania si faccia meglio.

  9. #9
    naufrago
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    Chi si ricorda il buon vècio Brera che parlando della compagine dei casciavìtt la chiamava correttamente "la Milàn" ? Altri tempi...

  10. #10
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    Per Juan la Porta non e' una novita' quella di supportare il Catalano come lingua per i giocatori del Barcellona: quando assunse la presidenza dichiaro' che anche i giocatori della prima squadra avrebbero dovuto parlare il catalano e conoscere la storia della Catalunya, in quanto, fra le altre cose, percepivano ingaggi dai Catalani.
    Poi vi furono ferocissime polemiche da parte della stampa centralista e quindi il progetto fu accantonato.
    Posso comunque confermare, per aver visto un documentario tempo fa, che le riunioni direttive della societa' (non dimentichiamo che e' una polisportiva con risultati al vertice in ogni specialita') vengono regolarmente fatte in Catalano, lingua usatissima in tutti gli ambiti sociali.

    Catalunya LLure.

 

 
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