Anno 114 d.C.
Marco Ulpio Traiano, Imperator Romanorum, va in Partia. Nella realtà dovrà abbandonare le sue conquiste a causa di una ribellione in Galilea. La ribellione non c'è, Traiano non muore di malattia. Le provincie di Assiria, Babilonia e Armenia sono pacificate. I Parti sono distrutti, e la loro capitale Cnesifonte è rasa al suolo. La frontiera romana si assesta sul Tigri, e nessuna minaccia può più impensierire l'Impero a Oriente.
Anno 169 d.C.
Marc'Aurelio riesce a respingere e a sottomettere i Germani, dato che Lucio Vero invece di essere mandato in Persia può essere inviato in Germania. I Germani non sono sottomessi in Provincia, ma in un Regno vassallo dell'Impero. Marc'Aurelio crea una fascia di Regni-cuscinetto che vanno dalla Manica alla Persia. In questo modo garantisce una Pace imperitura all'Impero.
Inoltre, da grande Imperatore-Filosofo, redige una Constitutio de Imperii Caesari nel quale stabilisce ruoli e competenze del Senato, e stabilisce per legge che l'Imperatore sia eletto dal Senato.
Inoltre crea un sistema di rotazione dei Generali, che scongiura ogni minaccia di ribellione di Generali per il titolo Imperiale.
Anno 2006:
L'Impero Romano è ancora vivo. Dall'età Aureliana si è espanso solamente in Irlanda e Scozia, e ha completato la sottomissione della Romania.
L'Ordinamento dell'Impero è retto dalla Constitutio Libertae Imperii, scritta durante la Rivoluzione del 14 Luglio 1789, che ha sancito la trasformazione dell'Impero in una monarchia elettiva costituzionale.
L'Imperatore, come dai tempi antichi, è eletto dal Senato e dai Comizi Tributi in seduta comune con maggioranza dei due terzi. Resta in carica a vita, e ha poteri simili al Presidente Francese di oggi.
Il Senato è una camera d'elite, eletta con il doppio grado dal popolo al 50%, e per l'altro 50% eletta dai professori universitari, da associazioni industriali e d'elite. Il Senato ha pressapoco i poteri della Camera dei Lord inglesi.
L'assemblea elettiva popolare sono i Comizi Tributi (chiamati così in onore dell'antica assemblea cittadina). L'Impero è diviso in Province, dotate di grande autonomia amministrativa (usano il tatarellum, con elezione diretta del Proconsole e divisone proporzionale dei seggi nell'assemblea locale).
I Comizi Tributi, eletti a suffragio universale, usano come legge il Mattarellum, dal nome di Quinto Lucio Mattarellum, il giurista che ha esteso la legge.
I Collegi Uninominali del mattarellum rispecchiano i confini delle Province.
L'Imperatore attualmente in carica è Caius Giorgius Neapolitano, e ha sciolto i Comizi Tributi e indetto nuove elezioni.
A breve la descrizione dei Partiti...