Quando la magistratura scarcera pluricriminali rei confessi, pedofili incalliti, ladri, assassini, stupratori, rapinatori; quando tv, radio, quotidiani, anchor men, politici, soubrettes, clero difendono l’invasione islamica dell’europa e chiedono la liberazione dei brigatisti rossi; quando le istituzioni dello stato non difendono più i cittadini onesti e gli autoctoni; quando l’ideologia, qualunque ideologia, prevale sulla comunità naturale e ne disconosce la legittima esistenza; quando tutti costoro difendono, tutelano, favoriscono caino e si accaniscono contro abele, allora, solo allora la vendetta, la giustizia autogestita, non solo è moralmente e intellettualmente giusta e necessaria, ma addirittura auspicabile, fino al ristabilimento dei fondamenti del vero stato di diritto, basato sul rispetto della persona e della comunità naturale, territorialmente sovrana e padrona del proprio destino.
L’invasione islamica pilotata dell’Europa è un crimine contro l’umanità al pari di quelli comunisti e nazional socialisti. È lecito opporsi e difendersi da questa usando tutti gli strumenti, pacifici o militari, istituzionali o meno, data la gravità della situazione attuale, ai limiti dell’irreversibilità del fenomeno. Non solo gli invasori, ma anche e soprattutto i loro complici occidentali vanno combattuti senza esitazione e moderazione di sorta, pena la fine della nostra civiltà.
La cosiddetta democrazia americana, puritana e massonica, non è un esempio da seguire e ammirare, ma un nemico feroce e spietato da combattere e annientare.
Carlo Azeglio Ciampi pretende con insistenza la grazia per Ovidio Bompressi, noto brigatista rosso, ma non spende neppure una parola per Claudio Maggiorin di Besano (VA), ferocemente ucciso dalla barbarie del clandestino albanese Vladimir Mnela.
Qualcuno teorizza che l’Italia sia uno stato a regime socialista di fatto. Visto che i brigatisti rossi Bompressi e Sofri godono di indulgenza e comprensione ai limiti dell’apologia, diventano stars televisive e conferenzieri presso istituti universitari e culturali in genere; vista l’appartenenza ideologica dichiarata della magistratura che conta, quella di “resistere, resistere, resistere!”; vista l’impunità di cui godono i centri sociali, il dubbio non solo è lecito, ma ormai rasenta la certezza, sostenuta dall’evidenza dei fatti.
Il barbaro albanese, assassino di Besano, si è pentito. Intervistato in cella ha rivelato: “Non volevo uccidere.”
L’arma è un pugnale arabo a lama ricurva, lunga venti centimetri, importata clandestinamente e detenuta senza permesso.
La mentalità meridionale è innocua se resta circoscritta nel suo luogo di origine, ma diventa devastante come una metastasi se viene impiantata a nord della linea gotica e favorita nella sua diffusione e radicamento.
La bomba demografica è un’ arma subdola e invisibile che agisce nel silenzio e che mostra i suoi frutti solo quando risulta estremamente difficile opporvisi.
Dalla caduta del regime sovietico nel 1989, spesso considerato erroneamente come la fine del comunismo in toto, la diffusione del socialismo reale di fatto in europa ha subito una accelerazione e una espansione senza precedenti. I dogmi e le forme mentali tipiche del marxismo hanno contagiato anche il mondo cattolico e quello della destra storica. L’opposizione alla rinascita identitaria dell’Europa celto-germanica è il collante che accomuna le ideologie hobbesiane, giacobine, illuministe ed enciclopediste. L’antirazzismo militante e pregiudiziale è il tratto distintivo comune e caratteristico dei nemici della libertà, di sinistra come di destra, e del diritto ad esistere delle comunità naturali.
I comunisti praticano senza pudore la doppia morale: giustificano anche gli orrori più efferati commessi dalla loro parte e, nel contempo, non tollerano e demonizzano anche solo le idee e i pareri di coloro che dissentono dalle loro posizioni e credono in ideali diversi.
Il comunismo è una malattia dell’intelletto, un’ infezione mentale, una condizione patologica dello spirito che ottenebra l’anima e rende la persona schiava del male assoluto; una delle tante facce con cui Melkor Morgoth e Sauron manifestano la loro presenza e la loro nefanda opera di distruzione.
I comunisti meriterebbero la pena che proprio loro riservavano ai dissidenti sovietici: l’internamento negli ospedali psichiatrici.
L’ingiustizia palese, aggravata e continuata, l’accanimento contro le vittime innocenti, l’ignavia della maggioranza silenziosa, l’indifferenza dei senz’arte né parte, la rassegnazione e la sopportazione senza fine dei soprusi subiti provocano, prima o poi, una rabbia smisurata e lo scatenamento della reazione estrema, fino alla rimozione definitiva delle cause e degli esecutori del piano criminale che sono all’origine della degenerazione politica e sociale.
I padani sono aquile che il potere ha convinto di essere galline.
Raccontate una bugia abbastanza spesso .... ... e diventerà un libro di storia.
Eridano