Codice della strada Vaticano

[gladiator82ct]

Arriva il codice della Strada del Vaticano. Non è uno scherzo, ma quanto ha appena fatto il Consiglio Pontificio per la Pastorale dei migranti e gli itineranti: un importante - e per certi versi storico - documento dedicato proprio al popolo della strada, diviso in quattro categorie: viaggiatori, prostitute, bambini senza famiglia e barboni.

L'iniziativa è molto seria e non a caso è stata presentata direttamente da dal cardinale Raffaele Martino, Presidente del Consiglio per i migranti, e da monsignor Agostino Marchetto, segretario dello stesso organismo.

Motivo? Il fenomeno del malcostume su strada preoccupa davvero la Chiesa cattolica che assiste ogni giorno all'aumento di una categoria di peccatori sempre più incalliti e allo stesso tempo inconsapevoli: gli automobilisti, i motociclisti, gli adolescenti a bordo di ciclomotori e city-car. "Persone - come spiegano al Vaticano - che hanno ormai trasformato le strade del mondo in un palcoscenico di prepotenza, violenza, egoismo, omicidi, bestemmie".

Ma cosa contiene questa specie di codice della strada cattolico? Nel primo capitolo - quello dei viaggiatori - la Santa Sede stila una sorta di scuola-guida spirituale.
"Il ricorso ai nostri intercessori celesti - si legge nel manualetto di 58 pagine - non deve far dimenticare l'importanza del segno della croce, fatto prima di iniziare un viaggio". Ma anche recitare il rosario tutti insieme, durante le lunghe percorrenze, servirà a "sentirsi immersi nella presenza di Dio, a rimanere sotto la sua protezione".

Il Codice spiega che c'è bisogno di "protezione divina". E su questo è difficile dargli torto: il Vaticano sottolinea che nel solo 2000 sono morte 1 milione e 260 mila persone, in incidenti stradali di cui il 90 per cento dovuto ad "errore umano". Senza considerare che la situazione in Italia è una delle peggiori in Europa...

I veicoli , ammonisce la Santa Sede, "anzichè servire in modo prudente ed etico per la convivenza, la solidarietà e il servizio degli altri", sono spesso trasformati in strumento di "abuso", di "dominio"sugli altri. di sfoggio di potere e denaro. "I comportamenti poco equilibrati variano a seconda delle persone e delle circostanze: mancanza di cortesia, gestacci, imprecazioni, bestemmie, perdita del senso di responsabilità, violazioni deliberate del codice della strada", spiega il codice vaticano.

"Vi sono altresì i casi di guida senza abilità fisica o capacità mentale, per l'abuso di alcool e di altri stimolanti o droghe, per stati di spossatezza o sonnolenza", aggiunge. "Vi è il pericolo derivante dalle minimacchine (citycar) affidate a giovanissimi e adulti privi di patente, e quello dell'uso spericolato dei ciclomotori e delle moto".

La Chiesa in tutti i casi non si limita solo a dare una guida di comportamenti: sono anni che è impegnata direttamente nell'educazione stradale, attraverso cappelle lungo le autostrade, con preti negli autogrill e nei luoghi di sosta, sacerdoti ai raduni automobilistici e motociclistici. E ora lancia anche un severo monito alle autorità dello Stato a fare di più per prevenire gli incidenti e le inciviltà della strada. Ricordando a chi guida il comandamento basilare del decalogo: "non uccidere".

http://www.repubblica.it/2007/06/mot...-vaticano.html
(19 giugno 2007)

[Merlino84]

Siamo davvero arrivati al dessert...!

[gladiator82ct]

Siamo davvero arrivati al dessert...!

quando ho letto l'articolo non ci volevo credere...

[Pisittu]

facciano tutti i riti che vogliono,quando non limitano la libertà altrui non ho niente da dire!...infondo si interessano di un problema tragico,preferisco un cattolico responsabile che qualche stronzo a 180!

[gladiator82ct]

facciano tutti i riti che vogliono,quando non limitano la libertà altrui non ho niente da dire!...infondo si interessano di un problema tragico,preferisco un cattolico responsabile che qualche stronzo a 180!

sicuramente. però trovo comica l'idea di questa sorta di codice della strada cattolico...

[Pisittu]

sicuramente. però trovo comica l'idea di questa sorta di codice della strada cattolico...

...in quanto a comicità!

[El_Manta]

E ridagli...
Io non capisco i forumisti che si sentono quasi in dovere di commentare tutto quello che esce dal vaticano o dalla bocca di un sacerdote.

Mica vi hanno imposto niente!

Anche a me alcuni passi dell'articolo fanno sorridere, ma non mi sento in diritto di criticare nessuno. Per me sono più ridicoli gli automobilisti che viaggiano ascoltando Gigi D'Alessio a palla che quelli che recitano il rosario...

Io non sono ancora arrivato a dire le preghiere mentre corro in moto (Ducati 998R...) Ma un segno della croce prima di ingranare la prima me lo faccio sempre.
E vi sfido a starmi davanti...

[Merlino84]

Per quel che mi riguarda, critico solamente nel momento in cui escono cose del genere, che ritengo totalmente inutili. Tant'è che come dici tu, il segno della croce te lo fai ogni volta che parti in moto... È un segno che ti viene spontaneo fare... non c'è bisogno che sia scritto in un codice della strada edito espressamente dal vaticano...! Oltretutto trovo ridicolo e totalmente inutile la categoria "prostitute"... E poi... se sono credente, credo anche che Dio sia intorno a me e alla mia anima SEMPRE... Non solo quando lo richiamo con la preghiera! È tutta quì secondo me l'inutilità di questo "codice". L'ultima parte: quella del "non uccidere", vale solo per chi sta su strada a bordo di un veicolo con la ferma intenzione di uccidere veramente qualcuno? Spero di sì, perché se avviene un incidente per mia distrazione e uccido qualcuno, è colpa mia ma non significa che abbia avuto l'INTENZIONE di farlo... non trovate?

[El_Manta]

Per quel che mi riguarda, critico solamente nel momento in cui escono cose del genere, che ritengo totalmente inutili. Tant'è che come dici tu, il segno della croce te lo fai ogni volta che parti in moto... È un segno che ti viene spontaneo fare... non c'è bisogno che sia scritto in un codice della strada edito espressamente dal vaticano...! Oltretutto trovo ridicolo e totalmente inutile la categoria "prostitute"... E poi... se sono credente, credo anche che Dio sia intorno a me e alla mia anima SEMPRE... Non solo quando lo richiamo con la preghiera! È tutta quì secondo me l'inutilità di questo "codice". L'ultima parte: quella del "non uccidere", vale solo per chi sta su strada a bordo di un veicolo con la ferma intenzione di uccidere veramente qualcuno? Spero di sì, perché se avviene un incidente per mia distrazione e uccido qualcuno, è colpa mia ma non significa che abbia avuto l'INTENZIONE di farlo... non trovate?

Quoto il tuo intervento "moderato" (spiegato così assume un altro significato).
Penso comunque che anche la legge divina distingui tra omicidio colposo (sanzionabile con n.3 anni di purgatorio) e omicidio preterintenzionabile (sanzionabile con un minimo di n.50 anni di purgatorio all'ergastolo all'inferno)

[paolor_it]

Al solito La Repubblica si conferma un giornalaccio scritto da pagliacci.

Ma questi beceri ignoranti, che evidentemente non hanno neppure un'idea di cosa sia la Pastorale che richiamano nell'articolo, sono pagati per inventarsi ridicolaggini da attribuire al Vaticano?

Che schifo.