solita domanda retorica, perchè formigoni non si è mosso quando al governo c'era la cdl?
solita domanda retorica, perchè formigoni non si è mosso quando al governo c'era la cdl?
Per Zena: è giusto quel che dici ma tieni presente che se passa in Lombardia e di lì a poco in Veneto, poi c'è l'effetto domino, perché le regioni rosse e il Piemonte si troverebbero sul gobbo tutta la terronia, e cesserebbero di botto di sentirsi eque e solidali per dono divino e vocazione naturale.
Il federalismo partorito da roma e dai suoi tentacoli (i politicanti romani trasferiti in lombardia) è un palese falso federalismo, non a caso si affrettano a definirlo "federalismo soldiale", che tradotto risuona più o meno come "ennesima inculata ai danni dei popoli padani". Si potrà dire che quanto fatto è un primo passo verso il federalismo, io francamente lo vedo come l'ennesimo fumo gettato in faccia alla gente per tenerla ancora buona e perpetrare i soliti ed abnormi sprechi, sia a roma che a Milano.
La proposta prevede anche un sistema che consenta di porre fine agli sprechi delle regioni del centrosud e che i tributi regionali vengano versati direttamente alla Regione
19/06/2007 - 19.26
Lombardia - Federalismo fiscale, Consiglio regionale approva proposta di legge al Parlamento.
Il testo propone di trattenere il 15% dell'Irpef, l'80% dell'Iva, l'intero gettito delle accise sulla benzina, l'imposta sui tabacchi e quella sui giochi
Il Consiglio regionale, presieduto da Ettore Adalberto Albertoni, ha approvato nel tardo pomeriggio con i voti di Forza Italia, Lega Nord, Alleanza Nazionale, Per la Lombardia e Gruppo Misto, la Proposta di Legge al Parlamento sul federalismo fiscale. Ds, Margherita, Verdi, Ulivo e Unione si sono astenuti, mentre Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani hanno votato contro. Quarantuno gli emendamenti presentati. Durante la discussione ne sono stati accolti nove, sette presentati da Ds e Margherita (a firma Giuseppe Benigni, Guido Galperti e Carlo Porcari), uno dalla Commissione Bilancio (a firma Rosi Mauro, Margherita Peroni e Carlo Porcari) e uno della Lega Nord (Rosi Mauro). La Proposta di Legge che adesso verrà inviata ai due rami del Parlamento, prevede di trattenere l'80% dell'Iva, il 15% dell'Irpef statale e l'intero gettito delle accise sulla benzina, dell'imposta sui tabacchi e quella sui giochi. Un "pacchetto" di risorse aggiuntive per Regione Lombardia stimabile, per quanto riguarda solo Iva e i Irpef, in quasi 15 miliardi di euro, circa 30 mila miliardi delle vecchie lire. Il documento prevede inoltre che gli Enti locali possano tassare autonomamente i redditi fondiari e la revisione dell'impostazione del fondo di solidarietà nazionale, mentre un'altra novità riguarda il versamento dei tributi regionali la cui erogazione dovrebbe avvenire direttamente in capo alle Regioni competenti, superando cosí il sistema della tesoreria unica . Previsto anche un sistema che andrà a premiare le Regioni piú virtuose, mentre per quelle che non lo saranno la proposta di legge al Parlamento definisce norme sanzionatorie, come ad esempio il divieto di procedere alla copertura dei posti di ruolo vacanti e di iscrivere in bilancio spese per attività discrezionali.
Gli emendamenti accolti. Gli emendamenti a firma Benigni, Galperti e Porcari prevedono l'istituzione di una "Cabina di regia" composta da rappresentanti del Governo, della Conferenza delle Regioni e delle Autonomie locali "per la concertazione dei contenuti dei decreti legislativi oggetto della delega"; "rispetto dei limiti imposti dai vincoli comunitari e dai trattati e accordi internazionale"; la possibilità per Comuni, Province e città metropolitane, nell'esercizio della propria autonomia, di istituire tributi locali, introdurre variazione alle aliquote e agevolazioni"; e che "Regioni, Province, Città metropolitane ed i Comuni partecipino alla gestione delle Agenzie regionali delle Entrate che divengono Centri unitari di servizio tributario". L'emendamento presentato da Mauro, Peroni e Porcari assegna alle Regioni il gettito dell'imposta che i residenti pagano in qualità di iscritti a fondi pensione complementare su base regionale", mentre l'altro emendamento a firma Mauro stabilisce che i bilanci di Stato, Regioni ed Enti locali "comunque per un periodo non superiore ai cinque anni" possano eventualmente prevedere oneri aggiuntivi per esigenze legate alla perequazione.
Dichiarazioni di voto. Per il capogruppo dei Verdi Carlo Monguzzi "con questa proposta di legge al Parlamento il Consiglio regionale della Lombardia affida al governo di centrosinistra quello che il governo di centrodestra, nel quale era presente la Lega, non è riuscito a fare".
Per il capogruppo di AN, Roberto Alboni, l'approvazione della proposta di legge rappresenta invece "una grande opportunità perchè solo con il federalismo fiscale è possibile avere una Regione Lombardia efficiente e moderna dotata delle entrate e delle risorse necessarie per il suo sviluppo".
Il capogruppo dei DS Giuseppe Benigni ha rilevato che "la proposta non ci convince ma non possiamo votare contro. La Lombardia vuole mandare un segnale: ritiene che il tempo sia scaduto e dunque devono essere avviata e le procedure che portano all'attuazione del federalismo fiscale. Ci asteniamo per non dare l'impressione di una Lombardia spaccata".
Stefano Galli, capogruppo della Lega Nord, ha evidenziato "che la maggioranza ha dimostrato di non essere cieca e sorda alle valutazione e alle proposte della minoranza. La votazione ci consegna peró la profonda lacerazione del centrosinistra perchè ci sono forze che vogliono dire sí ma sono vincolate dal sistema romano".
Il capogruppo di Rifondazione Comunista Mario Agostinelli ha sottolineato che "abbiamo fatto come Rifondazione una battaglia forte e specifica contro questa proposta, che è solo propaganda, un pessimo biglietto da visita. Ci risulta pertanto incomprensibile il credito che questo plp ha avuto nel nostro schieramento politico".
Per Forza Italia Margherita Peroni ha detto come "questa proposta evidenzia la necessità della territorialità del gettito. Il Consiglio regionale della Lombardia con gli emendamenti accolti propone un federalismo coerente che sappia interessare direttamente anche gli Enti locali" (red).
l'importante è avere il controllo dei soldi, ovvero il fatto che prima arrivino a te, poi tu li mandi via, se proprio.
Così non dipendi dalla carità e dai ritardi degli itaGliani.
E così se l'atmosfera si fa tesa, hai i soldi e non corri il rischio che qualcuno decida di... "sospendere le erogazioni" per un motivo o per l'altro.
In Veneto ha saputo fare di più il Progetto Nord Est con soli 2 consiglieri (Foggiato e Cancian)
PROPOSTA DI LEGGE STATALE DA TRASMETTERE AL PARLAMENTO
NAZIONALE, AI SENSI DELL’ARTICOLO 121 DELLA COSTITUZIONE,
D’INIZIATIVA DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO DAL TITOLO:
MODIFICA DEGLI ARTICOLI 116 E 119 DELLA COSTITUZIONE
Art. 1 - Modifica dell’articolo 116 della Costituzione.
1. Nel primo comma dell’articolo 116 della Costituzione dopo le parole "la Valle
d'Aosta/Vallée d'Aoste" aggiungere le parole "e il Veneto"
Art. 2 - Modifica dell’articolo 119 della Costituzione.
1. Dopo il comma secondo dell’articolo 119 della Costituzione è inserito il
seguente comma:
“Le Regioni di cui all’articolo 116 dispongono di risorse finanziarie pari all’intero
ammontare derivante dal gettito dei tributi erariali riferibili al loro territorio.”
Legge approvata dal Consiglio regionale Veneto il 18 Ottobre 2006 col voto favorevole di 33 consiglieri , 11 contrari e 2 astenuti
...e pensare che in Lombardia la Lega Nord ha 14 consiglieri...e nella scorsa legislatura 2000-2005 ne aveva 10.
solita domanda retorica, perchè formigoni non si è mosso quando al governo c'era la cdl?
Dal momento che la legge non viene approvata all'unanimità dal consiglio Lombardo difficile pensare che il parlamento italiano dell'attuale legislatura (a maggioranza csx) possa approvarla.
Sinceramente bisogna però ammettere che anche il parlamento, a maggioranza cdx, della scorsa legislatura, avrebbe bocciato una tale proposta (chissà quante assenze o astensioni ci sarebbero state tra i banchi dell'udc e di an).
La mia personale convinzione è che se il Nord vuole ottenere qualcosa da roma chiedendolo, non può essere diviso in dx o sx. Bisogna lavorare affinchè queste leggi da trasmettere in parlamento ottengano il voto unanime dei vari consigli regionali e ,come dice semipadano, un gran consenso popolare.
gli incassi totali delle imposte citate sono circa :
IRPEF 140 miliardi
IVA 110 miliardi
giochi ed accise 45 miliardi
bisognerebbe conoscere la % della Lombardia ed appplicare 15% , 80% ' 100%
il pil lombardo e' circa il 20% ammettendo che le tasse siano il 25% si tratterrebbero
IRPEF 5 miliardi
IVA 22 miliardi
giochi ed accise 11 miliardi
totale 38 miliardi
la regione riceve gia' circa 10 miliardi di compartecipazione iva
28 miliardi sono piu' dell'attuale bilancio regionale : sei sicuro che nella nuova situazione non debba poi sobbarcarsi costi oggi pagati dallo stato?
Il problema non è Berlusconi , il problema sono gli italiani!
DISSIDENTE POLITICO IN REGIME DA OPERETTA!
OH CINCILLA' ... OH CINCILLA'!
La Sinistra in Lombardia, perdera' sempre piu' consenso....in quanto non più
vicina al proprio elettorato, che e' stato preso in giro da false promesse
di Autonomia.....il destino della Sinistra è paragonabile allo scioglimento
continuo e perenne dei Ghiacciai Alpini...
In Regione Lombardia se non verrà attuata l'autonomia Fiscale...come nel
TIROLO....anche l'elettorato di Formigoni e Compani....vivra' di rendita per
qualche anno...poi sicuramente scoppierà la Rivolta...tra la gente....
I fatti storici sono ciclici.....Anni di Vacche Grasse....Anni di Vacche Magre....
Si vive in una società moderna, consumistica....che portra' all'indebitamento
collettivo.....ORA CHE IL CETO MEDIO E' SPARITO !!!!!!
Sono d'accordo su quanto dici: non c'è dubbio che tra 10 anni, ma forse anche molto prima, si vedranno qui situazioni di difficoltà tra la gente mai viste dagli anni 50 a questa parte (disoccupazione, gente che non saprà far fronte ai debiti ecc...)...l'autonomia fiscale è l'unica reale chance di potere, col tempo, risalire la china.
Non so quanto il tessuto sociale ed economico padano possa ancora reggere.
Insisto sui numeri: la pressione fiscale complessiva dell'Italia è ufficiosamente al 50% con un Pil che, a parità di potere d'acquisto con gli altri Stati, è di 28.000 euro. Anche azzerando l'evasione (cosa ovviamente impossibile), si rimarrebbe al 42,5%, sì in linea con gli altri paesi europei, ma in presenza di redditi decisamente inferiori. E parliamo "a parità di potere d'acquisto". La situazione diventa drammatica in aree dove il costo della vita è particolarmente alto, e cioè in Padania. Se lì non si rimpingua la busta paga attraverso un taglio del carico fiscale e contributivo, saranno lacrime amare.