Finora gli interventi strutturati sono stati postati da forumisti del Marche settentrionali. Sarebbe interssante conoscere anche il parere di amici del Sud della Regiuone.
Finora gli interventi strutturati sono stati postati da forumisti del Marche settentrionali. Sarebbe interssante conoscere anche il parere di amici del Sud della Regiuone.
I Piceni furono il primo popolo che diede unità culturale alle attuali Marche, e per questo motivo l'odierno stemma di questa regione è il picchio verde.
I centri principali erano Novilara, nei pressi di Pesaro, Ancona, Belmonte Piceno, Ascoli Piceno, per citare solo i principali.
Pur non avendo all'epoca le regioni augustee un nome ufficiale la regione è nota oggi come Regio V Picenum, dal nome della popolazione che qui abitava prima della conquista romana, i Piceni. Nella regio V fu incluso anche il territorio dei Pretuzi (ager Pretutianus).
La regione picena, dove è compresa Ascoli, viene così chiamata dai Sabini perché, quando i nati nella primavera sacra partirono verso Ascoli, sul loro vessillo era un picchio " picus"(Glossaria Latina, vol. IV, p. 320 Lindsay, s.v. Picena regio).
Ascoli veniva pertanto considerata il centro principale della nuova popolazione (caput gentis), destinato a conservare a lungo questa caratteristica.
Nonostante la presenza di numerosi gruppi etnici, tra i quali i Galli Senoni nelle Marche settentrionali e alcuni senz'altro leggendari, è indubbio che il popolo dei Piceni rappresenti comunque la maggiore e più significativa entità culturale stanziata nell'area marchigiana nel primo millennio a.C.
Corrispondeva al territorio delle attuali Marche, a sud del fiume Esino, e dell'attuale Provincia di Teramo in Abruzzo, compreso grosso modo tra il fiume Esino a Nord, l'Adriatico ad Est, l'Appennino a Ovest e il fiume Saline a Sud.
Una importante necropoli picena è quella di Campovalano, nel territorio abruzzese della Provincia di Teramo.
Per quanto riguarda Pesaro, linguisticamente e culturalmente è diversa dal resto delle Marche. In passato si era pensato alla Romagna, distaccata dall'Emilia, comprendendo l'annessione di Pesaro e la sua provincia.
Me so 'bsares
Ascoli era la capitale del Piceno e lo sarà sempre,che vi piaccia o no.Pertanto,se si tornasse all'antico nome delle Marche,fino ad Osimo saremmo tutti Piceni.La cassa del mezzogiorno è solo un bellissimo ricordo che ha fatto arricchire tutti gli imprenditori,una delle innumerevoli cazzate che ha fatto la nostra classe politica.
Per quanto mi riguarda non mi sento sporco perchè abito nel Sud delle Marche,tutti quelli che vengono qui rimangono incantati e questo mi basta.
Saluti a tutti i Gallo Marchigiani,I Padano/Marchigiani da un Marchigiano.
A giudicare da molti degli interventi fatti vedo un mare di campanilismi che in tutta onestà non condivido proprio per questione di confini e limitatezza concettuale. Che Pesaro parli in modo diverso dal resto delle Marche è cosa nota e direi naturale visto che in un "remoto" passato ha avuto un percorso diverso. Mi rifaccio alle Marche pulite ed alle Marche sporche della domanda iniziale ed a tale proposito allego una cartina che spiega meglio di tante parole la differenza tra "Pulite" e "Sporche", ma soprattutto il percorso diverso che c'è stato.
http://2.227.224.164/APT/images/marchesporche.jpg
Non mi dilungo oltre, perchè parliamo di cose databili tra il 560 d.C. ed il 740 d.C per cui hanno fatto il loro tempo, almeno per me. Da diversi decenni invece, tra mille problemi, siamo alla ricerca di una forma d'integrazione superiore che si chiami Europa o in qualche altro modo non importa che possa rispondere meglio alle sfide globali a cui siamo chiamati a rispondere che ci piaccia o no. Difronte a queste sfide la nostra italietta è piccola ed insignificante e dobbiamo aprirci a formare gruppi più grandi e siamo tutti chiamati a imparare nuove lingue per comunicare in una platea sempre più vasta. Difronte a tali sfide si continua a parlare di Galli, di Piceni, etc .... Ma per favore....lasciamoli ai libri di storia e guardiamo la realtà una buona volta. Debbo dire (io sono dell'estremo Sud delle Marche) che gli unici che si sono accorti di qualche cosina di quello di cui sto parlando sono stati propri i pesaresi e gli urbinati, che hanno integrato il loro territorio in una sola provincia PU, gli altri continuano a dormire sonni tranquilli ma che presto o tardi volente o nolente dovranno affrontare. Lasciamo perdere Ancona per non allargare troppo la discussione, ma nelle parte Sud delle Marche vi sono tre paesotti che a mala pena arrivano a 50.000 abitanti(parlo di Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno) che pensano di essere come New York. Nella loro poca lungimiranza, nemmeno si sono accorti che la fascia costiera è diventata nell'ultimo secolo molto più abitata di tali paesotti ma che continuano a sentirsi "grandi" solo perchè, consci della loro pochezza, nei secoli hanno adottato una politica di "dividi ed impera" spezzettando, la crescente fascia costiera, in una miriade di piccoli comuni in modo tale che nessuno di loro potessero arrivare ad avere più abitanti dei sopra citati paesotti, complice certamente la stupidità degli amministratori delle cittadine costiere che di stare al passo con i tempi non sanno neanche cosa vuol dire, ma soprattutto hanno badato a tenersi ben salda la sedia sotto al sedere senza provocare scossoni pericolosi per loro. Tanto per concludere credo che di tali province, prima se ne fa a meno e prima ci guadagneremo tutti, per quanto riguarda la mia personale idea non penso nemmeno a separare le attuali Marche ma ad integrarle con almeno quattro altre regioni, ovvero: Lazio, Toscana, Umbria, Marche ed Abruzzo se poi si riuscisse a metterci dentro anche l'Emilia Romagna avremmo fatto proprio Bingo.