Per ora è saldo sulla sedia, lo dicono i numeri in Parlamento.
E lo è ancora di più dopo la salita al Colle di Berlusconi e soci, utile stimolo a governare meglio, non certo elemento di divisione interna alla maggioranza (tutt'altro). Su questo do ragione a Casini.
Per il resto, per far cadere il governo ci vuole un voto di sfiducia esplicito. E una crisi precedente, del tipo di quella del 1998, con uno o più partiti che manifestano l'intenzione di uscire.