Malati lungo degenti, malati psichiatrici e disabili


Le tre categorie non hanno tutela adeguata allo stato della scienza medica.
In merito ai lungo degenti posso indicare che in molti casi non c’è quasi neppure protezione sociale.
Occorre creare delle associazioni che seguano almeno a livello umano questi poveretti che hanno avuto un simile fattore di debolezza temporanea ma prolungata.
Le assicurazioni private hanno un limite temporale, dettato da necessità di proteggere il loro lucro.
Si rende quindi necessario utilizzare il criterio del mutuo soccorso in misura maggiore: esistono i lungo degenti, inutile ignorarli.
I malati psichiatrici rientrano spesso in tale categoria, e sempre più vengono recuperati dalla medicina, perdendo la qualifica di disabili per entrare in quella di lungo degenti.
Nessuna assicurazione assicura il rischio perchè troppo costoso: come si può tutelare un potenziale malato?
Infine i disabili: poche sono le malattie invalidanti riconosciute come tali da permettere il punteggio agognato per l’aiuto sociale.
Il risultato?
La qualifica è riconosciuta a pochi casi rispetto alla stragrande maggioranza di persone che sono realmente malate ma non rientrano nei canoni previsti.
Troppe sono le patologie invalidanti non riconosciute come tali, ma non per questo non in grado di impedire una vita normale e di creare gravissimi danni.
Credo che su base mutualistica, ed attingendo anche a fondi privati, sia possibile e necessario ridurre progressivamente tali limiti del nostro sistema sanitario e previdenziale, partendo ovviamente dai casi più gravi, attualmente quasi alla pubblica mercè.
Avv. Stefano Procaccini