La visita nel luogo dove il religioso fondò la sua famosa scuola
Il prossimo candidato alla guida del Pd: "Oggi siamo tutti parchi"
Veltroni nel paese di Don Milani
Il sindaco assieme a Franceschini
E per spiegare l'attualità e l'importanza del messaggio di Barbiana cita
la canzone del bimbo profugo del Darfur, pubblicata su Repubblica.it
<B>Veltroni nel paese di Don Milani<br>Il sindaco assieme a Franceschini</B>
Walter Veltroni
BARBIANA - La prima volta venne nel novembre 1999 quando era segretario dei Ds. Oggi è tornato da sindaco di Roma e probabile candidato alla guida del Partito democratico. Walter Veltroni, è arrivato in mattinata a Barbiana, borgo della provincia di Firenze di cui fu parroco don Lorenzo Milani e che qui ebbe la sua scuola. Il motivo della visita sono i 40 anni di "Lettera a una professoressa" scritto dal religioso con i ragazzi della scuola.
Ad accompagnare Veltroni c'è Dario Franceschini, capogruppo dell'Ulivo alla Camera, che da molti viene indicato come il quasi certo suo vice al vertice del nuovo soggetto politico. Una vicinanza che Veltroni sottolinea: "Io e Dario abbiamo molte cose in comune, da molto tempo: abbiamo in comune soprattutto queste radici e queste origini". Ma l'occasione non è proprizia per l'attualità. Veltroni liquida infatti i giornalisti con un secco: "Oggi siamo parchi". Bisogna aspettare mercoledì quando Veltroni, a Torino, darà l'annuncio della sua candidatura.
Quanto al motivo di questa nuova trasferta a Barbiana, il sindaco di Roma la spiega così: "È stata pubblicata su internet (su Repubblica.it, ndr) una canzone di un bimbo del Darfur che racconta e dice 'io studierò e ce la farò' (ascolta l'audio). Questo è il messaggio di Don Milani". Poi spiega che in questa società "c'è Don Milani più di quanto si pensi. Non sono per una società cinica, questa società è però piena di solidarietà e lo è di gente che non si fa vedere. O è così o la vita diventerà infernale per tutti noi".
E oggi, per lui, c'è un regalo da parte di Michele Gesualdi, presidente della Fondazione don Milani. Un libro ("Lettere ad una professoressa quarant'anni dopo") e una dedica: "Con amicizia, stima e speranza...". "E quel che conta - sorride Gesualdi - sono i puntini di sospensione". E l'attualità si riaffaccia prepotente. Anche in quella frase detta da Veltroni: "Il mio viaggio è cominciato da qui".