Originariamente Scritto da
grandpa
Vorrei fare alcune considerazioni sulla vicenda liste.
Il Pdl è un partito inesistente o di carta, come dice rosy bindi, incapace di crescere; con dirigenti come
bocchino, lupi, bondi ecc. si fa poca strada. Non si sono dimostrati neppure in grado di controllare che le liste per le elezioni venissero presentate correttamente.
E a mio parere è ridicola la giustificazione che 15 milioni di elettori sarebbero stati tagliati fuori. Avrebbero dovuto pensarci prima.
E' destinato a scomparire quando non ci sarà più Silvio, a meno che qualcuno con gli attributi non scenda in politica e ne assuma le redini.
Il pd è il nulla politico, privo di idee e senza progetti, se non quello di distrugggere Berlusconi, in tutte le maniere possibili. Eppure, in questa vicenda, si sta comportando in un modo politicamente corretto (a parte andare a rimorchio di di pietro).
La gran parte dei sui dirigenti finge di essere scandalizzata per la soluzione del decreto interpretativo, ben sapendo che mai e poi mai si sarebbe potuti andare alle elezioni senza il Pdl.
Minacciano ogni sorta di rappresaglia, ma sono ben contenti, nei confronti dei loro elettori, di come sono andate le cose.
Qual'è il risultato di tutto questo bailamme ? Che il Pdl ha perso di credibilità, ammesso che ne avesse, non vincerà queste elezioni, che non avrebbe vinto comunque, (a mio parere un risultato di 8 a 5 o 7 a 6 per il pd sarebbe stato già positivo).
Il capo dello Stato non poteva che sottoscrivere una soluzione appena credibile che salvasse le elezioni, e lo ha fatto.
Di pietro, come al solito, riesce solo a fare il matto, ma questa non è una novità.
E vissero tutti felici e contenti. Alle nostre spalle.