Non credo sia cosi'. Negli USA e in altri paesi occidentali e' verissimo che ci si sposa troppo facilmente, presi dall'entusiasmo e anche dal fatto che sposarsi giovani e' visto come un successo di cui vantarsi (magari insinuando che gli altri/e non sono in grado di trovare una donna che ci stia o un marito che si proponga).
Ma in italia ci si sposa sempre piu' tardi, si resta studenti TROPPO a lungo, e non ci si scolla dalla propria famiglia sia per pigrizia che per convenienza economica.
Anch'io mi son sposato a 31 anni e mi vergogno un po', eppure sono solo il secondo di tutta la combriccola di amici stretti (diciamo la ventina di amici piu' vicini).
Sono datti incredibilmente alti.
Dimostrazione che la cosiddetta famiglia tradizionale ha dei limiti. Sta cambiando anche lei.
La Chiesa sta cercando di difendere una forma di famiglia che ormai è in crisi. Con o senza DICO il problema c'è. Quindi, forse sarà meglio rivedere il parere sui DICO perchè la difesa della famiglia tradizionale ormai è pienamente superata.
Più che altro noto come ci sia una difesa strenua della famiglia da parte di politici che si comporatano privatamente in tutt'altro modo. Un po' di coerenza non guasterebbe affatto. La Chiesa cattolica e i cattolici devono continuare a difendere con forza il matrimonio, nella vita pubblica e in quella privata.
il problema della coerenza dei politici non è tanto dei politici ma del popolo italiano che premia l'ipocrisia, la menzogna e l'incoerenza
ricordiamocelo
Ci sarebbe anche da pensare su qual e' la durata media di un matrimonio prima che si arrivi al divorzio/separazione, mi pare di aver letto 14 anni. Spero che questo dato non sia comprensivo dei matrimoni che non falliscono, altrimenti e' piu' difficile interpretarlo...
Comunque secondo il fatto che mediamente si divorzi dopo 14 e' una cosa molto triste. Personalmente capirei molto di piu' una coppia che si sposa, poi ci si accorge che i coniugi non vivono bene assieme, si divorzia il piu' presto possibile (prima di aver fatto figli) e ci si rifa' una vita. E' una sconfitta, ma e' una sconfitta rimediabile.
Invece mi chiedo come sia possibile che due persone tirino avanti 10-20 anni anche piu' per poi dividersi. A parte che dopo questi tempi e' molto piu' probabile avere figli che sicuramente avranno dei traumi (ma chi divorzia non ci fa un pensierino a questo?), io mi chiedo quali siano le dinamiche psicologiche e sentimentali che portano una coppia a smettere di amarsi e di rispettarsi dopo 20 anni insieme. Proprio non lo capisco...
Si, ma si può divorziare non prima di 3 ani dopo la separazione legale. Il che significa, praticamente, per i tempi tecnici, non prima di 4 anni.
Se si agggiugono i tempi morti dovuti alle più svariate ragioni, ci si rende conti che questa norma che procrastina tanto a lungo il divorzio sia da abolire. In nessuno stato aal mondo esistono tempi tanto lunghi tra la separazione e il ddivorzio.
Ritengo che non cia alcuna ragione per imporre la separazione prima del divorzio. La prassi ci dimostra che sono ppochissimi i matrimoni che si ricostruiscono a cuasa di questo limite di legge e che le rarissime riconciliazioni solo dovute a cuase esterne alle i9mposizioni legislativa.
La norma che impone 3 anni (4 nella pratica) tra separazione e divorzio è inutilmente punitiva e serve solo ad acontentate le manie sadiche della cheisa cattolica, a imporre una inutile punizione a chi vuol rifarsi una famiglia.
Nullità matrimoniale
di Anna Teresa Paciotti
I costi di una causa per dichiarazione di nullità matrimoniale.
1. Le spese per il Tribunale Ecclesiastico
Il contributo obbligatorio da versare al Tribunale Ecclesiastico all'inizio della causa, è di € 414 per l'intero processo (primo grado e appello).
2. Le spese legali comprendono :
Posizione e archivio
Formazione fascicolo (compreso indice)
Consultazioni con il cliente
Corrispondenza informativa
Interrogatori
Ricerca documenti
Deposito atti
Diritto vacazione
Diritto di collazione degli scritti
Per tutte le voci sopra precisate, la spesa complessiva va da un minimo di € 500 ad un massimo di 1.000.
A queste voci si aggiungono le spese legali Alle voci sopra indicate e quantificate, vanno aggiunte le spese legali ulteriori relative alle spese vive sostenute direttamente dall'avvocato e le spese per ogni accesso al Tribunale (€ 50 per ogni accesso) che vanno da un minimo di € 500 ad un massimo di € 1.000.
Alle spese processuali e legali vanno aggiunte le spese per l'onorario dell'Avvocato che Includono l'attività di patrocinio, ossia la consulenza, l'assistenza nella fase istruttoria, la presenza agli interrogatori, e la elaborazione delle memorie difensive. Nella fase di primo grado si va da un minimo di € 1.330 ad un massimo di € 4.000 Nella fase di Appello si va da un minimo di € 532 ad un massimo di € 1.596
Le spese per il riconoscimento della sentenza di nullità emessa dal Tribunale Ecclesiastico che va promossa presso la Corte di Appello del luogo dove è stato celebrato il matrimonio.
Tali spese sono così ripartite :
€ 500 per il Tribunale Ecclesiastico per la trasmissione alla Signatura Apostolica
spese per il giudizio di appello : da un minimo di € 300 ad un massimo di € 500.
'onorario del giudizio di appello : da un minimo di € 1.500 ad un massimo di € 2.500. In caso di opposizione della controparte, gli onorari vengono calcolati secondo tariffa forense.
Il costo per l’intero procedimento va pertanto da un minimo di € 5.500 a un massimo di € 11.500.