Chi Ha Paura Della Morte?

[La Papessa]

me lo potevi dire nel thread che ho aperto su Steiner

Mi spiace: non l'avevo notato.

[Hardenberg]

Non capisco cosa intenda Steiner per breve periodo di distacco.
Crede in un mondo dopo la morte? Crede in un eterno ritorno?

infatti dalla tua apertura si evince che non credi nell'esistenza dopo la morte

[Hardenberg]

Mi spiace: non l'avevo notato.

veramente si trova nel forum di esoterismo e tradizione
Approfitto per dirti direttamente senza cercare la citazione giusta, che anche a me la concezione della vita dopo la morte d Steiner pare 'ottimistica'..ma infatti devo ancora approfondire molto.

E devo leggermi tutto qs thread, con calma..

[pfjodor]

Già...esiste o non esiste? In realtà anche ciò che è metafisicamente inesistente, in quanto illusorietà proiettata da Maya, per l'uomo comune è vero, e vere sono le dimensioni post mortem, per quanto metafisicamente inesistenti per lo Svegliato, davanti agli occhi del quale son caduti tutti i veli.
Dunque ha ragion d'essere il Libro dei morti, con le sue direttive e preghiere, e hanno ragion d'essere i luoghi cosmici, divini o terrifici, convibranti ciascuno con la struttura interiore , buona o cattiva, del defunto.
Quanto ai bisogni dell'uomo, il solo bisogno che egli ha è quello di destarsi alla verità, alla comprensione del meccanismo samsarico, mettendo in atto i rimedi che la Tradizione gli indica per andare oltre il giuoco fantasmagorico della manifestazione.
Che beffa! Ha dovuto cadere per riempirsi di conoscenza, e ora deve compiere le fatiche d'Ercole per ritornare...

comprendo amica carissima; vorrei fare una sola correzione, piccola ma fondamentale, senza offesa:

Quanto ai bisogni dell'uomo, il solo bisogno che egli ha è quello di destarsi alla verità, alla comprensione del meccanismo samsarico,

sottoscrivo questa affermazione in toto, pienamente, con tutto il mio essere, mi consenta però di sostituire al termine samsarico quello che trovo più pertinente e rivelatore: vittimario.

amichevolmente

ps.
un saluto cordiale a tutti i forumisti e in particolar modo a Mill, un amico-nemico di vecchia data che avevo perso di vista (se così si può dire), da un pò di tempo a questa parte.

Ciao Stuart!

[waglione]

Ci avrei giurato che sarei stato ripreso da qualche moderatore !

Anche se ho solo parafrasato rivolgendolo ad una forumista, un quinto delle offese scritte ad altri dalla stessa forumista, non ripresa però da nessuno !


Che mondo crudele !

[La Papessa]

QUOTE questa affermazione in toto, pienamente, con tutto il mio essere, mi consenta però di sostituire al termine samsarico quello che trovo più pertinente e rivelatore: vittimario.


E come mai, caro pfjodor?Confesso di non essermi mai sentita una vittima....tutt'altro, direi.

L'avventura umana è straordinaria, affascinante, ed è dal manifestato che si conoscono le meraviglie di colui che si manifesta.

[stuart mill]

vedi Waglione, premesso che se occorrono altre spiegazioni, sarà molto meglio usare i pvt. Difatti il regolamento di politicaonline.net, proibisce di cihedere spiegazioni pubbliche alla moderazione; comunque il motivo è semplice: qui su questo forum (orientale) è in cima alle proibizioni, assieme quella di insultare i culti antichi e orientali, quella di aggredire gli altri utenti.
La Papessa, non aveva insultato latri utenti, aveva criticato, aspramente, ma entro i limiti del lecito, gli scienziati. La cosa si può condividere oppure essere contrari, ma non autorizza ad aggredire La Papessa o qualunque altro utente. E' una cosa idversa. Un conto è dire "governo ladro" un altro è dire
"chi vota tale governo fa(per esempio) schifo, è ladro, tu (che voti) fai schifo etc" ti renderai conto che, sebbene un esempio, ricalchi abbastanza bene la faccenda. Potevi benissimo stigmatizzare la dura condanna di La papessa, senza aggredire lei, usando toni più soft.
Oltretutto, comunque, La Papessa si è pure scusata spontaneamente del tono, quindi la polemica è da ritenersi chiusa.

per Pfj: ciao a te
per lgi altri. se vi interessa c'è una discussione su Steiner nell'indice delle discussioni. Potete recuperarla se ne volete parlare, oppure la recupero io



p.s. ovviamente, poichè questo mio intervento è o.t. per ragioni di servizio, NON rispondete qui sula discussione, se non con interventi in topic.
Per qualunque spiegazione usate i pvt, per parlare d'altro, aprite un altro thread

[pfjodor]

OT- ho qualche problemino con il pc. cerco di rispondere alla papessa.

[pfjodor]

volevo fare una acrobazia intellettuale diciamo così, e mi pareva ci fossero dei presupposti necessari per farlo: la necessità di una comprensione di un "qualcosa", e una interessante coincidenza sul fatto che questo oggetto misterioso si riferisse nelle suo precedente post a un vero e proprio "meccanismo". Da queste semplici considerazioni ho proposto di sostituire il termine samsarico con quello di vittimario (è qui che avviene il salto, anche se sotto sotto credo che i due concetti indicano lo stesso fenomeno), per poi indicare infine nel cosiddetto "meccanismo vittimario" una possibile luce per la piena comprensione del fenomeno religioso, e della genesi della cultura(e) in generale. Conoscerà in cosa consiste tale perverso ma fondamentale meccanismo presumo. Ad ogni modo dubito di aver colto nel segno, forse ho preteso troppo, chissà. L'opera di Durkheim "Le forme elementari di vita religiosa" scritta nel 1913 le dice qualcosa? OT

[La Papessa]

Sul meccanismo vittimario mi riportò qualcosa un'amica teologa, tempo fa, in riferimento, mi pare a Girard, un antropologo sociale, se non vado errata. L'autore che nomini, pfjodor, non lo conosco.
Confesso che le interpretazioni antropologiche non mi hanno mai convinta: preferisco rimanere nel solco degli studi tradizionali, secondo i quali la motivazione degli antichi sacrifici di sangue era da ricercarsi nella convinzione che il sangue, liquido del tutto particolare, nella sua controparte sottile, andava a "nutrire" le divinità alle quali si sacrificava, fosse a scopo espiatorio o per ingraziarsene i favori e propiziare eventi giudicati desiderabili. Da qui la convinzione "magica" che la maledizione, o l'augurio, o l'invocazione, suffragati dal sangue versato, non potessero mai mancare lo scopo. Ed è per questo che le streghe venivano arse, senza spargimento di sangue, il qual sangue avrebbe dato realizzazione inesorabile alle loro maledizioni.
Ricordiamo anche la discesa di Ulisse nell'Ade, quando fa i sacrifici di sangue suggeritigli per far bere le ombre che gli parleranno...
Dunque, spiegazioni che non hanno a che vedere con quelle antropologiche.
Inoltre non vedo come questa teoria del meccanismo vittimario possa attagliarsi al "meccanismo samsarico" di cui ho parlato in altro post...
Per meccanismo samsarico io intendevo una serie infinita di automatismi cosmici dei quali l'uomo è prigioniero, a volte inconsapevolmente, e a volte no, e dai quali si deve emancipare se vuole giungere alla cosiddetta liberazione, nel senso di estinzione radicale della brama di esistenza.
Credo che il meccanismo cui alludi potrebbe attenere di più, nella tua ottica, al sacrificio cristiano...ma per me nemmeno questo risulta veritiero.