Sta per scadere l'ultimatum di Storace
Molto probabile la scissione da An
Pavia, 1 lug. – Sta per scadere l’ultimatum dell’ex Governatore del Lazio, Francesco Storace al Presidente di An, Gianfranco Fini. Come già annunciato, infatti, da tempo il senatore di An si è detto pronto a lasciare il partito se il leader non si deciderà a fissare la data del congresso nazionale tanto caro all’ex Governatore. Il congresso è fondamentale, secondo Storace, per ridare democraticità ad un partito ormai governato in modo monocratico dal suo leader, con cui l’ex ministro si trova da mesi in pessimi rapporti e con cui le occasioni di scontro sono diventate maggiori di quelle di incontro, tanto che l’ex governatore si era dimesso, a fine maggio dall’assemblea nazionale del partito, ritenuto ormai un organo svuotato dei suoi poteri democratici e rappresentativi.
Da tempo, infatti, Gianfranco Fini, sta lavorando all’interno del suo partito per spostarlo più al centro, tentando di scrollargli di dosso la pesante eredità del Msi, in modo tale da poter entrare nella grande euro-famiglia del Ppe e da poter, perché no, iniziare a pensare in modo serio a quel "partito delle libertà" tanto caro al suo alleato Berlusconi. Storace, però, non ci sta proprio a vedere messi da parte la storia e i principi del suo partito senza che ci sia un vero confronto democratico: secondo l’ex ministro, Fini non può decidere di queste cose senza averne prima discusso all’interno del congresso nazionale e minaccia la scissione se questo congresso non verrà concesso. Fini, dal canto suo, non sembra preoccuparsi delle minacce di Storace e anzi, probabilmente, spera che Storace andandosene, porti con sé gli ultimi "duri e puri" rimasti all’interno del partito, cosa che porterebbe An più vicina ai suoi obiettivi. Storace infatti non è rimasto solo nel partito ma, anzi, si è molto avvicinato ad Alfredo Mantovano e a Daniela Santanchè che ha già avuto il suo piccolo strappo fondando i circolo D-Donna dopo i contrasti con Fini, colpevole di aver azzerato il dipartimento della Santanchè.
Storace, dunque, ora guarda a destra e in particolare a quei piccoli partiti proliferati alla destra di An, che sarebbero capaci secondo lui, di poter raccogliere i voti degli aennini delusi dalla politica del loro leader. È infatti, molto probabile che dopo la scissione e la creazione del suo nuovo partito-movimento, Storace inizi un opera di raggruppamento della destra italiana, insieme a Luca Romagnoli di Fiamma Tricolore, per creare una "cosa nera" alla destra di An in grado di poter raccogliere almeno il 3% dei voti.
Alessandro Ghioni
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