Bruxelles apre procedura d'infrazione per «il rischio di diffusione di malattie e di inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo»
BRUXELLES (BELGIO) - Ora arriva anche la «bacchettata» da Bruxelles. La Commissione europea ha avviato una procedura d'infrazione contro l'Italia per la «cronica crisi» dei rifiuti che colpisce Napoli e il resto della regione Campania. Lo ha reso noto lo stesso esecutivo europeo sottolineando che «il rischio di diffusione di malattie e di inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo desta gravi preoccupazioni per la salute umana e per l'ambiente».
VIOLAZIONE DELLA NORMATIVA - La Commissione, si legge in una nota, ritiene che «gli impianti regionali per lo smaltimento dei rifiuti siano inadeguati e presentino grossi rischi per la salute e per l'ambiente, una situazione che costituisce una patente violazione della normativa Ue sui rifiuti». Per questo la Commissione ha inviato all'Italia una «lettera di costituzione in mora» - la prima fase della procedura d'infrazione - chiedendo anche informazioni sui provvedimenti eventualmente presi per proteggere la salute umana e l'ambiente nella regione. Contemporaneamente, la Commissione procede anche alla valutazione dei progetti del governo italiano «che intende aprire quattro nuove discariche di rifiuti in Campania». L'esecutivo Ue intende infatti accertare, spiega ancora la nota di Bruxelles, «se siano compatibili con la normativa Ue e assicurarsi che risolvano, nel lungo periodo il drammatico problema dei rifiuti nella regione».
OBBLIGHI DISATTESI - Secondo la Commissione l'Italia è venuta meno agli obblighi della direttiva quadro sui rifiuti che impone agli stati membri di «prendere tutte le misure necessarie per impedire che i rifiuti vengano abbandonati, riversati o smaltiti in modo incontrollato». «Abbiamo visto tutti alla televisione le immagini scioccanti di mucchi di immondizie che marciscono nelle strade della Campania e cittadini esasperati che incendiano i rifiuti», ha detto il commissario Ue all'ambienta Stavros Dimas, commentando la decisione della Commissione. «Alle autorità italiane - ha aggiunto Dimas - chiedo di agire prontamente per rimettere in efficienza gli impianti di gestione dei rifiuti in Campania e fare in modo che i rifiuti siano raccolti senza pericolo per la salute umana e per l'ambiente come prescrive la normativa europea».
28 giugno 2007
www.corriere.it
8 mila tonnellate di rifiuti prodotti in un giorno in Campania;
10% di raccolta differenziata...