L'operazione condotta con la regia dell’ex ministro Willer Bordon della Margherita
Al Senato si prepara una lista arcobaleno per le prossime elezioni
II senatori del gruppo misto la stanno preparando per intascarsi 10 milioni di euro di finanziamento pubblico
Roma, 3 lug. – Per ora, il tentativo di far nascere una “
lista arcobaleno” alle prossime elezioni è fallita. Ma ci riproveranno, appena trovato un altro senatore compiacente per raggiungere il fatidico numero di 20, in modo da far scattare
10 milioni di euro di finanziamento pubblico. Promotore dell’iniziativa, l’ex ministro dell’Ambiente
Willer Bordon, uno che in vita sua è entrato e uscito dai partiti come se fossero una porta girevole (eletto deputato con il Pci nel 1987, prende anche la tessera del Partito radicale, poi resta nel Pds, da cui esce per entrare in Alleanza democratica con Segni e Adornato, e confluire quindi nell'Unione democratica, per fondare poi con Di Pietro l'Italia dei valori nel 1998, ed uscirne l'anno dopo per entrare ne I Democratici, scioltisi infine nella Margherita). Il progetto dei paladini della democrazia che siedono a Palazzo Madama, ha però dovuto scontrarsi con il “niet” di
Fernando Rossi (ex Pdci), uno che ai giochini della politica non ci sta. Per ora, l’opposizione del coriaceo senatore di Ferrara ha bloccato i propositi degli esponenti delle autonomie e di altri “rappresentanti del popolo”, ma, strada facendo, non sarà difficile trovare un’altra “anima bella” che si unisca al gruppo, in nome degli imperituri valori del potere fine a se stesso.
Diversa la scelta di
Franco Turigliatto (ex Prc), che sta meditando di dar vita all’ennesimo movimento a sinistra della sinistra radicale, oramai compromessa col Governo, e non più credibile nei confronti dei movimenti. Con Turigliatto ci sarebbe anche il trotzkista
Marco Ferrando (espulso dal Prc prima delle elezioni, e depennato dalle liste elettorali), e pezzi della
Fiom di
Giorgio Cremaschi.
Marco Marsili