"Colpevoli di non credere in dio"

[Delaware]

L''intervista sottoriportata esprime , a mio parere , il pensiero dell' " Islam Radicale "... e lo fa con ESEMPLARE CHIAREZZA

Difficile trovare altre fonti che esprimano l'idea/ideologia dell'Islam radicale in modo altrettanto sintetico e illuminante al tempo stesso

Una volta l'Islam distingueva fra i popoli del libro (Kitab) - cioè Ebrei e Cristiani e tutti gli appartenenti alle altri religioni - considerati pagani tout court .

Ebbene , mentre i primi (Monoteisti del Libro) potevano mantenere la propria religione alla condizione di pagare una speciale tassa ( e a sottostare ad alcune pratiche pubbliche umilianti , tipo cedere il posto ai musulmani nelle code etc.) - i secondi (i Pagani) non avevano scelta : o si convertivano alla Vera Fede o dovevano essere semplicemente ammazzati come bestie impure (Islam o Spada)

La novità dell'Islam Radicale è che questa distinzione viene superata : ora ci sono semplicemente Musulamni e non-Musulmani (in questo senso l'Islam Radicale mi sembra poco ortodosso ...)

Devo dire che , come neo-PAGANO , la cosa non mi dispiace troppo : mal comune mezzo gaudio !!

Buona lettura

http://www.italian.faithfreedom.org/...hp?article=109

Le seguenti frasi sono tratte dall'intervista all'Imam Inglese Anjam Choudrey, reperibile su Youtube a questo indirizzo [...]

Intervistatore: "...mi chiedo piuttosto perché lei non li condanna (gli attentatori del 21 Luglio) quando il suo stesso leader, Omar Bakhri, piuttosto semplicemente ha detto "Condanno l'uccisione degli innocenti il 21 Luglio."

Anjam Choudrey: "Innocenti... quando noi diciamo innocenti intendiamo Musulmani. Per quanto riguarda i non-Musulmani, questi non hanno accettato l'Islam. Sei innocente se sei un Musulmano... se non lo sei, sei colpevole di non credere in Dio."

I: "Colpevole... lei sta seriamente implicando che chinque fosse su quei treni... era in qualche modo un bersaglio legittimo?"

A: "Come Musulmano, devo avere alleanze con chi la Sharia mi dice di avere alleanze... devo odiare o amare in nome di Allah, devo apprezzare o rifiutare quello che la Sharia apprezza o rifiuta; come Musulmano devo supportare i miei fratelli Musulmani, devo amarli... d'altra parte, devo avere odio per qualsiasi cosa che non sia Islam. "

(l'intervistatore insiste sulla domanda diretta, Choudrey cerca di prendere la domanda da un'altra angolazione)

I: "Senta, le sto facendo una domanda molto semplice: le persone su quegli autobus e in quei treni, erano o non erano bersagli legittimi?"

A: "Per quanto riguarda i Musulmani, la loro alleanza giace sempre con i Musulmani, quindi io non condannerò mai un Musulmano per quello che fa."

I: "Lo Sceicco Bakhri ha dichiarato che l'Inghilterra è Dar-el-Harb." (la casa della guerra)

A: "Ma Dar-el-Harb è ovunque non viga la legge Islamica..."

I: "Omar Bakhri ha detto che egli crede, che ci saranno, ci dovranno essere, nuove operazioni a Londra, Inshallah, se Dio lo vuole. Si sente di condividere queste affermazioni?"

(Choudrey gira intorno alla domanda)

I: "Le sto chiedendo se, come Bakhri, lei invoca nuove operazioni militari."

A: "No, io mi rivolgo al Governo Inglese di svegliarsi..."

I: "Non le sto chiedendo della politica del governo, le sto chiedendo di darmi le sue opinioni sui nuovi piani per attacchi da parte dei capi di Al-Qaeda"

A: "L'appello di Bakhri quindi..."

I: "Esatto, le sto chiedendo se lei lo condanna!"

A: "No, io non potrò mai condannare un fratello Musulmano, non condannerò mai un fratello Musulmano... starò sempre dalla parte del mio fratello Musulmano."

[Canaglia]

Chi scriverà su questo thread dopo di me vota Mastella!

[FederalLucano]

Ma questa scimmia è ancora in vita???
Noi europei ci stiamo condannando a morte da soli....siamo nel pieno della notte....MA UNA NUOVA ALBA ARRIVERA....
Zio Benito dove sei???

[Perseo]

Ma il suo fratello è Musulmano solo se vive secondo tutte le regole del Corano, mentre i fondamentalisti, poco importa se si chiamino Bin Laden oppure Adel Smith, applicano solo i versetti che fanno comodo a loro sul momento e ignorano il resto. Anche questo Anjam Choudrey non mi sembra differente. Dunque il problema non sta nell' Islam, ma nel fatto che questi in realtà non si comportano da Musulmani!

Identico discorso vale in campo cristiano per i fondamentalisti neo-crociati che vorrebbero farsi passare per difensori della tradizione e dottrina Cattolica.

[Delaware]

Gli studiosi che si interrogano sulle cause profonde dell’attuale sollevazione islamista globale hanno avanzato due interpretazioni opposte ma egualmente errate, scrive l’esperto di storia e politica mediorientale Efraim Karsh, docente al King’s College di Londra, nel suo recente libro Islamic Imperialism : a History (Yale University Press).

Secondo la teoria suggerita da Bernard Lewis, la violenza islamica nasce dal profondo senso di frustrazione patito da una civiltà consapevole della propria arretratezza e incapace di adattarsi al mondo moderno; secondo un’altra teoria, molto diffusa tra gli accademici, gli scrittori e i giornalisti, il terrorismo islamico costituisce una reazione alla politica estera occidentale di alcune frange estremiste, che non rappresentano l’Islam nel suo insieme e gli insegnamenti autentici della religione musulmana.

Entrambe le spiegazioni presentano quindi il rinascente jihad islamico come un fenomeno essenzialmente reattivo. Efraim Karsh, analizzando le guerre islamiche da Maometto ai giorni nostri, sostiene invece che la guerra santa non è una risposta a una crisi interna o a una minaccia esterna, ma rappresenta una spinta aggressiva che è sempre stata parte integrante della tradizione islamica: “Dal primo impero arabo-islamico della metà del settimo secolo all’impero ottomano, l’ultimo grande impero musulmano, quella dell’Islam è una storia di continue ascese e cadute di imperi universali e di non meno importanti sogni imperialistici”.

Gli intellettuali e gli esperti di politica internazionale sono abituati ad applicare le categorie di “impero” e di “imperialismo” esclusivamente alle potenze occidentali. Karsh dimostra però che l’idea di creare un impero islamico su scala mondiale ha ispirato fin dalle origini tutti i leader musulmani, come confermano le citazioni che pone all’inizio del suo libro: nel marzo 632 Maometto affermò, nel suo discorso d’addio: “Mi è stato ordinato di combattere tutti gli uomini fino a quando non diranno che non c’è altro Dio fuori di Allah”; nel 1189 il Saladino pronunciò parole molto simili: “Attraverserò questo mare per inseguirli nelle loro terre, fino a quando non rimarrà più nessuno sulla faccia della terra che non riconosca Allah”; quasi otto secoli dopo, nel 1979, l’ayatollah Khomeini si esprimerà nei medesimi termini: “Noi esporteremo la nostra rivoluzione in tutto il mondo, fino a che le grida ‘Allah è il solo Dio e Maometto è il suo Messaggero’ risuoneranno ovunque”; infine anche Osama bin Laden, nel novembre 2001, ha dichiarato: “Mi è stato ordinato di combattere gli uomini fino a quando non diranno che Allah è l’unico Dio e Maometto il suo Profeta”.

È vero che anche l’Occidente cristiano ha avuto le sue epoche di espansione imperiale, ma rispetto alla storia dell’Islam vi sono alcune differenze fondamentali. Nei primi secoli il Cristianesimo si è diffuso pacificamente, senza l’ausilio del potere politico e malgrado le persecuzioni. Gesù Cristo aveva concepito il Regno di Dio in senso spirituale e aveva tenuto distinta la sfera di Cesare da quella di Dio. La nascita dell’Islamismo invece è inestricabilmente legata alla creazione di un impero mondiale, perché Maometto intendeva edificare, in nome di Dio, un regno terreno. Nel diciottesimo secolo l’Occidente aveva già perso il suo messianismo religioso, e alla metà del ventesimo secolo ha abbandonato anche le sue velleità imperiali. L’Islam invece, osserva Karsh, ha conservato la sua ambizione imperiale fino ai giorni nostri.

Non è del tutto corretto, quindi, interpretare l’attentato alle Torri Gemelle di New York come una risposta alla politica estera statunitense. L’America costituisce l’obiettivo naturale dell’aggressione islamica, spiega Karsh , perché la sua posizione di preminenza mondiale rappresenta l’ostacolo principale alla restaurazione del Califfato: “La guerra di Osama bin Laden e degli altri islamisti non è contro l’America in sé, ma è l’ultima manifestazione di un ricorrente sogno imperiale. Questa visione non è per nulla confinata ai gruppi fondamentalisti, come testimonia la vasta approvazione popolare che l’attentato dell’11 settembre ha riscosso nei paesi islamici. Nell’immaginazione storica di molti musulmani Osama Bin Laden non è altro che una nuova incarnazione del Saladino”.

Tra gli obiettivi dei fondamentalisti non c’è solo la riconquista della terre che un tempo furono sotto il dominio musulmano, come Israele, la Spagna o i Balcani. L’enorme aumento della popolazione islamica in Europa avvenuto nell’ultimo decennio, grazie alla massiccia immigrazione e all’elevata natalità, rappresenta per molti musulmani il segnale evidente che anche paesi come la Francia e la Gran Bretagna, che non sono mai stati soggetti al potere islamico, fanno ormai parte della “Casa dell’Islam” e sono quindi diventati legittimi obiettivi di conquista. In Francia, ricorda Karsh, una persona su dieci è musulmana, e pare che cinquantamila cristiani all’anno si convertano all’Islam; per diversi anni a Bruxelles il nome Muhammad è stato il più popolare tra i neonati; in Inghilterra le moschee sono più frequentate delle chiese anglicane. Le profezie sul trionfo finale dell’Islam in Europa sono ormai diventate un luogo comune tra gli islamici, e vengono espresse tranquillamente e alla luce del sole da imam che passano per moderati.

Il mondo conoscerà tempi meno turbolenti di quelli attuali, conclude Karsh, quando si sopiranno definitivamente le secolari ambizioni imperialistiche musulmane: “Solo quando le elite politiche del Medio Oriente e del mondo musulmano si riconcilieranno con la realtà del nazionalismo statuale, rinunceranno ai sogni imperiali pan-arabi o pan-islamici, e vedranno l’Islam come una fede personale e non come uno strumento delle proprie ambizioni politiche, gli abitanti di queste regioni potranno guardare ad un futuro migliore, libero da aspiranti Saladini”.

[teschio rosso]

asmael....raus

[Perseo]

Io invece penso che gli autori della seconda guerra mondiale ora ne stiano preparando una terza. E come sempre la preparazione consiste nell'inventare a tavolino una dialettica e armare uno contro l'altro due gruppi sociali già esistenti, inoculando in entrambi i portatori di questa dialettica.
Vedere quante similitudini di toni, comportamento, metodi e mentalità passano tra Talebani-Al Qaeda-Wahabiti da una parte e Teocon-Born Again-Opusdeini dal'altra. Entrambi gruppi notoriamente finanziati dalla stessa fonte.

[teschio rosso]

Io invece penso che gli autori della seconda guerra mondiale ora ne stiano preparando una terza. E come sempre la preparazione consiste nell'inventare a tavolino una dialettica e armare uno contro l'altro due gruppi sociali già esistenti, inoculando in entrambi i portatori di questa dialettica.
Vedere quante similitudini di toni, comportamento, metodi e mentalità passano tra Talebani-Al Qaeda-Wahabiti da una parte e Teocon-Born Again-Opusdeini dal'altra. Entrambi gruppi notoriamente finanziati dalla stessa fonte.

aggiungici l'agente CIA Khomeini, portato al potere dagli americani quando lo sha' non serviva piu' ed armato da Israele per muovere guerra all'Iraq ba'athista

[stuart mill]

aggiungi la turchia, alleata di $ion, che voglio spingere in europ, come gli achi con il loro cavallo donato ai troiani, e capirai che per la terza volta di fila, la vittima sacrificale nella prossima guerra, sarà l'europa (stavolta il ruolo di cattivo, non spetterà ai tedeschi ma ai russi, credo)

[Perseo]

Veramente è stato l'Iraq a dichiarare guerra all'Iran, ma si, dimenticavo l'Ahmedinejad. Il fatto è che se dovessimo fare una lista completa non finirebbe più.