Da La Repubblica 30 giugno 2007 pag. 51
Rettifica
Saramago Israele e la Palestina
Nell'intervista a José Saramago sul romanzo Le piccole memorie pubblicata sull'Almanacco di sabato 23 giugno, avvenuta per e-mail, con invio delle domande e successivo invio delle risposte da parte dello scrittore, il testo ha dovuto subire qualche sostanzioso taglio. L'articolo previsto, per ragioni grafiche, non poteva superare le 120 righe, e di questo Saramago era stato avvertito, eppure ha voluto inviarci 160 righe, ed è stato necessario operare delle scelte. Tra le parti tagliate c'è stata quella riguardante la situazione internazionale. A una domanda sulla sua visione del futuro di Cuba e dei gravi problemi in Medio Oriente, Saramago ha risposto: "A Cuba ci sarà una transizione. Speriamo che avvenga ad opera dei cubani unicamente (quelli dentro e quelli fuori), senza intromissioni estranee, dirette o indirette, con totale rispetto per la dignità del popolo cubano, dimostrata in maniera esemplare con la rivoluzione e in tutti gli anni trascorsi dopo di allora. Per quanto riguarda il Medio Oriente, aspetto il giorno in cui siano portati davanti un Tribunale Internazionale i politici e i militari di Israele responsabili del genocidio di cui è stato vittima il popolo palestinese negli ultimi sessant'anni. Perchè come ho scritto alcuni mesi fa, "fintanto che ci sarà un palestinese vivo, l'olocausto continuerà" ". Si è pensato che una risposta tanto radicale e "definitiva" esigesse un approfondimento o uno sviluppo, che avrebbero dovuto essere sollecitati dal giornalista con ulteriori domande. Il che non poteva accadere, trattandosi di un'intervista fatta per e-mail. In base a una pura e semplice considerazione di opportunità giornalistica, si è ritenuto quindi giusto tagliare quella parte. Di questo e degli altri tagli ci scusiamo con lo scrittore. (L. B.)
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José Saramago (Azinhaga, Portogallo, 16 novembre 1922), scrittore, commediografo e giornalista. Nel 1998 Saramago ha ricevuto il Premio Nobel per la letteratura. Al momento attuale vive a Lanzarote, nelle Isole Canarie. Saramago è stato membro del Partito Comunista portoghese dal 1969 e le sue posizioni sulla religione hanno suscitato notevoli controversie in Portogallo, specialmente dopo la pubblicazione de "Il Vangelo secondo Gesù Cristo". Il critico letterario statunitense Harold Bloom, nel suo libro "Il genio" (BUR, 2003) ha definito Saramago "il romanziere maggiormente dotato di talento ancora in vita". Riferendosi a lui come "Il maestro", ha dichiarato: "è uno degli ultimi titani di un genere letterario in via di estinzione".