Incontro nella sede del ministero. "Forniti i chiarimenti richiesti"
Tasse alle imprese: "Abbassiamo il peso del fisco, voi rinunciate agli incentivi"
Studi di settore, il viceministro Visco
"Raggiunto l'accordo con le categorie"
Vincenzo Visco
ROMA - Accordo raggiunto sugli studi di settore. Il viceministro dell'Economia Vincenzo Visco annuncia che con le categorie interessate, protagoniste di proteste contro la rimodulazione degli indici con i quali gli autonomi devono calcolare le tasse da pagare, c'è un'intesa che verrà formalizzata in emendamenti al provvedimento sull'Iva all'esame del Senato. Accordo importante che abbassa il rischio di uno scontro a Palazzo Madama giunto nel giorno in cui il viceministro nella bufera, con la Cdl che pensa ad una mozione di sfiducia personale, tende la mano alle imprese e al presidente di Confindustria. "Meno tasse - dice Visco - ma voi rinunciate agli incentivi".
Studi di settore. In un comunicato del ministero dell'Economia si dice che, nell'incontro di stamattina fra il viceministro e i rappresentanti delle categorie interessate agli studi di settore, "sono stati chiariti" alcuni punti in modo da "rispondere in pieno alle esigenze manifestate dalle categorie. La traduzione normativa avverrà tramite emendamenti al ddl iva auto oggi in aula al Senato". I chiarimenti dati alle categorie riguardano in particolare dell'adeguamento al livello minimo, delle motivazioni da portare in sede di accertamento e dell'indice che misura il valore aggiunto per addetto.
Tasse alle imprese. Visco ha aperto alla richiesta arrivata dal presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, di una 'corposa' riduzione del peso del fisco sulle imprese. Ma ad un patto: che Confindustria rinunci a parte degli incentivi. "Verificheremo - dice Visco - con le imprese la fattibilità di questa operazione. Effettivamente ci sarebbero gli spazi e sarebbe un'operazione molto più efficiente. Ho già parlato con il ministro Bersani, ne parleremo con Montezemolo nei prossimi giorni, se sarà condivisibile e fattibile nella delega ci sarà anche questo".
Il modello da seguire, ragione il viceministro, potrebbe essere quello tedesco. "Pensiamo che in Italia - spiega Visco - si possa replicare una operazione di tipo tedesco quindi che si possa arrivare a una considerevole riduzione delle aliquote". Cita la Dual Income Tax, Visco "in vigore per diversi anni prima di essere abolita dal governo di centrodestra". E spiega: "Il meccanismo della Dit anche in un contesto in cui si operasse sulle aliquote potrebbe rimanere. Nella situazione attuale una riduzione robusta delle aliquote avrebbe un impatto economico preferibile rispetto al meccanismo delle incentivazioni Dit".
Lotta all'evasione. Un dato definitivo sul gettito fiscale non c'è, ma "si conferma che le operazioni di recupero dell'evasione sembrano funzionare". Visco commenta così i dati positivi sul fabbisogno diffusi ieri dal Tesoro. "Per quanto riguarda il gettito complessivo - aggiunge Visco - saremo in grado di dire qual è l'andamento delle entrate solo dopo il 9 luglio. Anzi un dato complessivo si avrà il 9 agosto". Questo dipende dal fatto che la scadenza per gli autonomi è stata slittata al prossimo 8 luglio.
(3 luglio 2007)