PALERMO (3 luglio) - Tafferugli e bombe molotov a Palermo per la visita del leader ultranazionalista francese Jean Marie Le Pen, in Sicilia per una tre giorni sul tema dell'immigrazione clandestina e delle sue ricadute in Italia e in Europa. Una ventina di giovani incappucciati ha lanciato alcune bottiglie molotov e bombe carta nel giardino antistante la porta del San Paolo Palace, sede della conferenza. Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme prima che provocassero danni.
Pagine e pagine di discussione sui fatti del concerto, e nessuno dei paladini della "democrazia" si è degnato di scrivere una riga sull'accoglienza a colpi di bombe molotov destinata a Palermo da "una ventina di giovani incappucciati" al Presidente del Front National Jean Marie Le Pen.
A parti avverse il "fronte delle forze antifasciste" di PoL si sarebbe stracciato le vesti gridando al "rigurgito" di "violenza fascista", avrebbe strillato ai quattro venti la propria indignazione incitando ad aprire la caccia al fascista.
Come Capogruppo di IPSN dico che noi non abbiamo bisogno di una condanna da parte del Congresso di un fatto così grave, perchè sappiamo chi sono i provocatori, chi ha in mano gli "strumenti di tortura" del regime, e da chi sono manovrati: perchè noi non abbiamo interesse ad aprire stagioni di violenze, a differenza di chi affida la propria sopravvivenza all'esistenza del nemico.
Firmo lo stesso la mia mozione mai scritta,
On. Folgore (IPSN)