Articolo 169. Trasporti
1. Corrisponde alla Generalitat la competenza esclusiva sui trasporti terrestri di passeggeri e di merci su strada, su ferrovia e su cavo che passino integralmente all’interno del territorio della Catalogna, con indipendenza della titolarità dell’infrastruttura. Questa competenza comprende in ogni caso:
a) La regolazione, la pianificazione, la gestione, il coordinamento e l’ispezione dei servizi e delle attività.
b) La regolazione dell’intervento amministrativo per l’esercizio delle attività di trasporto.
c) La regolazione del trasporto urbano e dei servizi di trasporto distrettuali di passeggeri in veicoli da turismo.
d) La regolazione specifica del trasporto turistico, scolastico o dei minori, sanitario, funerario, di merci pericolose o deperibili e di altre che richiedano un regime specifico rispettando le competenze statali sulla sicurezza pubblica.
e) La regolazione di un sistema di mediazione in materia di trasporti.
f) La potestà tariffaria sui trasporti terrestri.
2. La integrazione di linee o servizi di trasporto che passino integralmente attraverso la Catalogna in linee o servizi d’ambito superiore richiede il rapporto informativo previo della Generalitat.
3. La Generalitat parteciperà alla determinazione dei servizi ferroviari che garantiscano la comunicazione con altre comunità autonome o con il transito internazionale ai sensi di quanto previsto nel titolo V.
4. Corrisponde alla Generalitat la competenza esclusiva sui centri di trasporto, di logistica e di distribuzione localizzati in Catalogna che comprende:
a) I centri d’informazione e distribuzione dei carichi.
b) Le stazioni di trasporto per strada.
5. Corrisponde alla Generalitat la competenza esclusiva sugli operatori delle attività vincolate all’organizzazione del trasporto, della logistica e della distribuzione localizzate in Catalogna.
6. Corrisponde alla Generalitat la competenza esclusiva in materia di trasporto marittimo e fluviale che passi integralmente attraverso la Catalogna che, rispettando le competenze dello Stato in marina mercantile e porti, comprende:
a) La regolazione, la pianificazione e la gestione del trasporto marittimo e fluviale dei passeggeri.
b) L’intervento amministrativo per la prestazione dei servizi e l’esercizio delle attività che siano in relazione con il trasporto marittimo e fluviale.
c) I requisiti per l’esercizio dell’attività.
[Estatut d'Autonomia de Catalunya]
I paladini nostrani, invece, parlano di giudici di pace...
Guarda che non è questione di romanticismo ma credo di sano realismo: io appartengo ai padani che usano, purtroppo, le strade anche per lavoro ma cmq dovremmo anche fare altre considerazioni
1) quanti non - padani stanno saturando le nostre strade? (camionisti slavi, marocchini, ecc)
2) l'ampliamento della rete stradale ( a danno di quella ferroviaria e fluviale) fino a che punto vogliamo spingerlo? Esiste o non esiste un limite territoriale?
3) ci rendiamo conto che questo miraggio di benessere consumismo estremo ci costerà l'annientamento etnico e culturale? che non è possibile spingere la produttività a livelli estremi ed illudersi di poter rimanere un'isola felice.?
Vedi è lo stesso discorso delle case: i costruttori fanno miliardi, le banche anche, le città diventano da incubo per continuare a creare spazi per gli allogeni: ti pare saggio?
Se cmq riteniamo, come la stragrande maggioranza dei padani ritiene che il denaro venga prima di ogni altra cosa e possa dare la felicità totale, allora avanti così. Io rimarrò nella schiera esigua degli idealisti ma cmq vedremo gli sviluppi, molto presto.
Evidentemente qualcuno qui sopra amerebbe trasformare la Padania in una specie di grosso Cairo fatto di cemento e asfalto (magari per risparmiare mezz'ora di macchina). E' uno dei tanti segnali di un popolo che vuole a ogni costo arrivare al suicidio totale per se stesso e per il proprio habitat.
Da quel che so esiste un articolo della Costituzione Svizzera che vieta la costruzione di nuove autostrade (non importa quali siano i chimerici 'vantaggi' immmediati che portano); ma lì forse si punta ancora ad avere un futuro, per noi invece valgono solo i piccoli meschini interessi personali dell'oggi.
ciao gundam,
giusto per avvalorare quello che dici,
(non sarebbe necessario visto l'argomento),
ti racconto la storiella, (tragica per l'ambiente e gli
ecosistemi), uguale alle altre migliaia che si
creano nella nostra disgraziata terra veneta.
la solita strada statale che attraversa il paese
ormai è satura al punto che le code non finiscono mai;
20 anni di discussioni e alla fine si decide di
fare una bretella che bypasserà il centro abitato;
niente di male a parte il fatto che sarà sacrificato
dell'ottimo e prezioso terreno agricolo,
però siamo al punto di non ritorno e allora
la si fa, e tra qualche mese l'opera potrebbe essere
completata.........
e qui cade l'asino perché qualche sapiente, ha già
ipotizzato che il passaggio di questa strada
in mezzo alla campagna, permetterà di
"valorizzare le nuove adiacenze" che si creeranno
ai lati della nuova bretella.............
devo spiegare cosa hanno in mente e che cosa succederà
al traffico nel giro di qualche anno, dopo che
si realizzeranno i progetti per "valorizzare le nuove adiacenze"?
no,
il massacro del territorio non si fermerà...........
Ciao Maxadhego
no non si fermerà soprattutto qua in Veneto (ma anche in Lombardia, Emilia ecc.)
la nostra economia drogata è basata sulla distruzione terriytoriale e tutto l'indotto che si tira dietro (inerti, cavi, tubature, manodopera,trasporti, speculazioni a vari livelli, sanitari, mattonelle, isolanti, tasse comunali, tasse statali, pezzi di ricambio eccccccc.......)
quindi invece di pensare ad una economia avanzata e di ricerca i grandi geni dell'industria e della politica hanno trovato una torta facile facile da dividere (un toco a ti e un toco a mi) ed il gioco è fatto con la benedizione delle banche che elargiscono "benevolmente" mutui ad autoctoni ed allogeni.
Quindi nel tuo paese la variente si farà con tutti gli annessi e connessi
Nonostante tutto il popolo non riesce a pensare ad altri stili di vita: meglio schiavi e satolli:
Il bello della questione è che molti padani si rifanno alle loro "origini" celto - veneto - germaniche dimenticando una cosa di estrema importanza: quale è stato il punto di rottura e di divisione fra la dominazione Celta e quella romana sulle nostre terre?????
Guarda caso proprio la COSRUZIONE DI STRADE IMPERIALI COME SIGILLO FONDAMENTALE DEL DOMINIO DI ROMA !!!!!!!!!!!
Riflettete come la storia si ripete (per i vinti)
Sentite, forse voi siete veneti o piemontesi, avete strade che funzionano e quelle che ci sono vi bastano...in Lombardia invece abbiamo un sistema autostradale progettato negli anni 50 che non è più assolutamente in linea con le esigenze attuali, e grazie a questo i lombardi buttano ogni giorno via 2/3 ore del loro tempo su strade da quarto mondo, incolonnati come solo loro in Europa, con tutti i problemi di inquinamento crescente connessi (non è che perchè le strade non ci sono le macchine e i tir diminuiscono eh....non funziona così) e bassa qualità della vita.
Non c'è un solo paese in Europa che io abbia visto, nè la Svizzera, nè la Francia, nè l'Austria nè la Germania che abbia i livelli di congestione di traffico che ci sono in Lombardia, pur con un traffico pari al nostro
Gundam, Mittel, avrete anche ragione sul fatto che la Padania ha raggiunto il limite di popolamento, che bisogna smettere di chiamare qua gente e di costruire case, ma allora protestate quando si costruiscono case, non quando si costruiscono strade.
Non è vero che una cosa tira l'altra... in altri paesi d'europa ci sono strade molto migliori delle nostre e non hanno una cementificazione del territorio piu grande della nostra... le due cose sono separate...
Si deve adeguare la rete stradale alle necessità di adesso e smetterla di costruire case e di chiamare qua gente, non viceversa... tanto la gente viene lo stesso e noi muoriamo di tumore perchè uno per fare 10 km in lombardia emette gas di scarico come per farne 200 in un altro paese, dato che deve stare fermo in coda 2 ore...
OK alle strade per decongestionare
NO a nuovi insediamenti per congestionare ancor piu.