08/07/2007 AM 074
Rossi toglie le spine Lazio (Gazzetta dello sport)
A Peschici ieri sera gli hanno regalato le chiavi della città. A Kapfenberg, da stasera, Delio Rossi comincia a costruire la sua terza Lazio.
Un anno fa l'Italia vinceva il Mondiale. Si è sfruttato bene quel patrimonio?
«Non proprio. Il calcio italiano da un po' di tempo sta perdendo credibilità: tutti noi dovremmo dare un contributo per invertire la tendenza ».
Un anno fa lei portava in ritiro una Lazio con l'incubo B. Più difficile allora o adesso preparare la Champions?
«Dura in ogni caso. Allora dovevo convincere i giocatori a ripartire, oggi devo spronarli ad avere la stessa cattiveria: passare il preliminare diventa fondamentale per confermarci a certi livelli».
Che voto dà finora al mercato della Lazio?
«È come me lo aspettavo, senza colpi a sensazione fuori portata. I ragazzi arrivati sono funzionali al progetto Lazio. Ma è importante anche vendere: è problematico fare il ritiro con tanti giocatori ».
Però manca il portiere.
«È un ruolo dove non posso sbagliare, non ne prendo uno tanto per farlo. Sono ancora disposto ad aspettare».
Carrizo è la prima scelta?
«Io alla società ho spiegato le caratteristiche che un mio giocatore deve avere. E Carrizo le ha. È giovane, sì, ma forse un portiere più esperto non avrebbe risposto ai nostri parametri».
E Diego Alves ha «quelle» caratteristiche?
«No».
Non è che il preliminare lo gioca Ballotta?
«C'è questa possibilità».
Peruzzi resta nel suo staff?
«Deve rimanere, è un patrimonio della Lazio».
L'agente di Foggia ha dichiarato di avere già l'accordo con il Palermo.
«Se fosse vero lo troverei scorretto. Le regole dicono che prima bisogna parlare con la società».
Jimenez non sarà in ritiro.
«Ha parlato da ragazzo confuso. Io sarei stato disposto a chiarire. Ma se in ritiro non ci sarà, è perché lui non è voluto venire».
Un anno fa passò al 4-3-1-2. Cambierà ancora?
«Ripartirò da lì. Ma potrei anche cambiare se le caratteristiche dei giocatori me lo suggerissero».
Che idea s'è fatto del caso Macheda?
«C'è un vuoto regolamentare sui giovani. Nello specifico non c'è stata moralità né riconoscenza. Io credo che un ragazzino di 15 anni debba avere solo l'ambizione di arrivare in 1ª squadra, non di andare al Manchester. Ma dietro c'è la volontà dei genitori, che pensano così di risolvere i loro problemi».
Crede a un Rocchi scontento in ritiro?
«Si farebbe un autogol. Se vuole guadagnare di più, è suo interesse lavorare bene ».
È giusto chiedere l'adeguamento di un contratto in scadenza nel 2009?
«Io ragiono così: se ho un problema, vado dal capofamiglia e lo espongo. Senza andare a dire ai quattro venti "sono scontento". La faccenda non sarebbe dovuta diventare pubblica».
E Rossi che fa, rinnova?
«Non ho appuntamenti in programma con Lotito».
Meglio fuori o in casa l'andata del preliminare?
«Meglio avere il problema. E spero di essere fortunato nel sorteggio».
Perché solo 6.300 abbonamenti?
«Non so perché la Lazio non entusiasma. Ma è uno stimolo: vorrà dire che lavorerò ancora di più per convincere i tifosi».