da Allucinazioni presidenziali|Contro In Formazione


Allucinazioni presidenziali

“Gli italiani credono nei valori costituzionali”

“Al di la’ di ogni differenza di modi di pensare e di posizioni politiche, è profonda tra le italiane e gli italiani la condivisione di quel patrimoni di valori e principi che si racchiude nella Costituzione repubblicana a coronamento di una lunga e travagliata esperienza storica”, ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano celebrando al Quirinale la Giornata internazionale della donna.

fonte Rainews24.it

Italiani sfiduciati

Circa due terzi di chi non si informa di politica (66,4%) sono motivati dal disinteresse, un quarto (24,8%) dalla sfiducia nella politica. Il 13,8% considera la politica troppo complicata e il 6,2% non ha tempo da dedicarvi.
A sostenerlo e’ l’Istat nella rilevazione, diffusa stamane, sulla partecipazione politica.

Le donne esprimono più degli uomini, tra le motivazioni, il disinteresse e il linguaggio troppo complicato; gli uomini più delle donne il non aver tempo e la sfiducia nella politica.

La mancanza di interesse è particolarmente diffusa tra i giovani fino a 24 anni (oltre il 72%) indifferentemente tra maschi e femmine, mentre la sfiducia nella politica è crescente con l’età e raggiunge il massimo tra i 60-64 anni.

La mancanza di fiducia è relativamente più diffusa tra gli occupati (30,7%), specie se impiegati (38,6%) o operai (28,1%).
Anche al crescere del titolo di studio aumenta la rilevanza della sfiducia e della mancanza di tempo (rispettivamente 30% e 11,5% tra i laureati), mentre il disinteresse ha un andamento opposto (è indicato dal 65,5% dei laureati e dal 67,7% di chi ha al massimo la licenza elementare). Tra laureati e diplomati i comportamenti maschili e femminili tendono a divenire meno divergenti, anche se il ritenere la politica argomento troppo
complicato tra laureate e diplomate ha una rilevanza superiore che negli uomini.

Lo studio testimonia poi che il disinteresse per la politica è più diffuso al Sud. Quasi un terzo della popolazione non si informa di politica e il 71,9% non lo fa per mancanza di interesse. Oltre un quarto dichiara di non informarsi per mancanza di fiducia. Questa argomentazione riguarda anche il 26% delle persone che non si informano di politica nel Nord-est.
Il 73% delle donne del Sud non si informa di politica per mancanza di interesse e il 24,8% per sfiducia. La sfiducia verso la politica ha, comunque, un discreto rilievo anche tra le donne del Nord-est che non si informano di politica (26,4%), raggiungendo la quota massima tra le donne dell’Emilia-Romagna.

Infine, la ricerca testimonia come sia la televisione è il canale di informazione che in assoluto viene utilizzato di più (93,5%). Seguono i quotidiani (49,9%), la radio (31,2%), le discussioni con amici (24,9%), con parenti (18,8%) e con i colleghi di lavoro (15,4%), la lettura di settimanali (11,3%), i conoscenti (10,4%), altre riviste non settimanali (3,6%) e altri canali (2,8%). Il ricorso a organizzazioni politiche (1,8%) e sindacali (1,7%) si colloca in fondo alla graduatoria.

fonte Rainews24.it

Il Presidente Napolitano è un vero “fenomeno” di tempismo mediatico. Appena cerca di puntellare il morale dei cittadini intorno ai logori simboli repubblicani, ecco spuntare immediatamente una clamorosa smentita alle sue esternazioni, che ne vanifica gli sforzi profusi.

Poveretto…

Napolitano vive in un mondo tutto suo, lo abbiamo capito da tempo. Crede di regnare su di una nazione piena di bella gente felice, pronta a sfoderare capacità “magiche”, “fantasmagoriche”. Un’Italia dove le istituzioni sono viste come una solida sponda d’appoggio morale, dove solo sparuti gruppi “fuori dalla realtà”, vere e proprie pecore nere (spesso in tutti i sensi), non accolgono le tonnellate di miele e melassa autoprodotte dalla carta costituzionale, di cui Lui, il sommo Sacerd…(hops!)…Presidente , si fa garante in ogni secondo del suo aureo mandato.