DOSSIER ILLEGALI/ VIOLANTE: NO A COMMISSIONE,CAUTELA SU BERLUSCONI
Sul 'Corsera': c'è Copaco. Ex premier? Prudenti su responsabilità
Roma, 9 lug. (Apcom) - Il presidente della commissione Affari costituzionali della Camera Luciano Violante (Ds) boccia dalle colonne del Corriere della Sera l'ipotesi di una commissione d'inchiesta sul Simsi. "Per conoscere la verità - spiega - basta una settimana e ad accertarla deve essere il Copaco, che ha i poteri per compiere questo tipo d'indagine". Nello stesso tempo, l'ex presidente della Camera sollecita il Parlamento a usare in fretta "gli strumenti già esistenti per fare chiarezza": serve "un'indagine del Copaco che termini con un rapporto al Parlamento entro luglio". Solo a quel punto si potrebbe decidere per una inchiesta parlamentare "che avrebbe certamente tempi più lunghi", ricorda Violante.
Il 'no' di Violante a una commissione d'inchiesta è motivato dal "proliferare" di commissioni che "negli ultimi tempi sono servite prevalentemente ad animare una bieca e sleale lotta politica, come è avvenuto per quelle su Mitrokhin e Telekom Serbia". Il compito del Parlamento, prosegue, è "verificare se ci sono relazioni trasmesse dal Sismi alla presidenza del Consiglio stilate in base ai documenti trovati in via Nazionale", in modo da "capire se la raccolta dei dossier ha avuto un input o un output politico".
Quanto alle responsabilità dell'allora premier Silvio Berlusconi, Violante è prudente: ""Non si può imputare al capo del governo tutto quello che accade nei Servizi. Io sarei più cauto prima di parlare di responsabilità politiche. Al momento non ho elementi per affermare che Berlusconi o chi per lui abbia usufruito di questi documenti".
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