Marinetti e Sorel....

[legione muti]

in “Futurismo e futurismi”, catalogo della Mostra sul Futurismo - Venezia - Palazzo Grassi 1986

da “Profezie futuriste” di Pontus Hulten, pag. 19

… Gran parte degli scritti di Marinetti hanno un tono fortemente aggressivo e talvolta anche enfatico che ne rende faticosa la lettura. Questo aspetto della sua opera ha perso di significato oggi. Per comprendere la grande aggressività delle affermazioni di Marinetti si deve rammentare che, poco prima della pubblicazione del Manifesto, erano apparsi numerosissimi libri e teorie rivoluzionarie. Marinetti riteneva di dover competere con lavori come:

Baudelaire Les Fleurs du mal, 1857
Marx Das Kapital, 1867
Nietzsche Götterdämmerung, 1883
Wilhelm Ostwald Die Überwindung des wissenschaftlicher materialismus, 1895
H.G. Wells The Time Machine, 1895
Bergson Matière et Mémoire, 1896
Emile Verhaeren Les Villes tentaculaires, 1896
Gabriele D’Annunzio Città morta, 1898
Freud Die Traumdeutung, 1900
Rudolf Steiner Teosofia, 1904
Mario Morasso La nuova arma (la Macchina), 1905
Papini Il crepuscolo dei filosofi, 1906
Bergson L’Evolution créatrice, 1907
Georges Sorel Réflexions sur la violence, 1908
Jules Romains La Vie unanime, 1908

[LUCIS (POL)]

Marinetti resterà il più grande perchè in un' Italia bigotta e passatista è stato l'unico a riuscire a rompere definitivamente col passato. Il grande limite della letteratura italiana è sempre stato quello della grande imponenza dei classici, infatti decadenti come Pascoli o d'Annunzio non sono mai riusciti a distaccarsi definitivamente, che pesava e metteva in ombra l'innovazione di ogni autore. E' grazie a Marinetti e alle sue intuizioni tantissime delle cose che compongono la società moderna esistono. Quindi, non vediamo il Futurismo come risultati concreti, ma piuttosto come risultati "al futuro".

[RibelleSano]

Marinetti resterà il più grande perchè in un' Italia bigotta e passatista è stato l'unico a riuscire a rompere definitivamente col passato. Il grande limite della letteratura italiana è sempre stato quello della grande imponenza dei classici, infatti decadenti come Pascoli o d'Annunzio non sono mai riusciti a distaccarsi definitivamente, che pesava e metteva in ombra l'innovazione di ogni autore. E' grazie a Marinetti e alle sue intuizioni tantissime delle cose che compongono la società moderna esistono. Quindi, non vediamo il Futurismo come risultati concreti, ma piuttosto come risultati "al futuro".

Hai voglia di darmi qualche info in più? Grazie!

[italianuova2]

Sore e Marinetti sono tra i padri...del Fascismo.