STRAUSS-KAHN, SOCIALISTA PRAGMATICO VERSO GUIDA FMI
Il socialista francese Dominique Strauss-Kahn e' il candidato sostenuto dall'Unione europea alla direzione generale del Fondo Monetario Internazionale. L'ex ministro delle Finanze francese ha confermato la sua candidatura e ha ringraziato i 27 paesi membri per la fiducia, nonostante le resistenze di Londra. Strauss-Kahn, 58 anni, professore di economia si e' costruito la fama di pragmatista. Ha coltivato ambizioni presidenziali candidandosi alle primarie nel partito socialista per la corsa all'Eliseo ma e' stato scalzato da Segolene Royal, a sua volta sconfitta da Nicolas Sarkozy. Durante la campagna elettorale Royal ha comunque fatto il suo nome per il posto di primo ministro. Un abile oratore (sa parlare in maniera fluente l'inglese e il tedesco), stimato e affermato nei circoli europei, e' stato ministro delle Finanze dal 1997 al 1999: ha seguito i negoziati per la creazione della moneta unica e ha diretto l'ondata di privatizzazioni, inclusa quella di France Telecom, riuscendo a sconfiggere le resistenze fra le fila dei socialisti. Dopo due anni alla guida del ministero Strauss-Kahn e' stato costretto a rassegnare le dimissioni travolto da uno scandalo ma e' stato sollevato da ogni accusa alla fine del 2001. Di famiglia ebrea, e' nato nel sobborgo chic di Neuilly-sur -Seine ma ha trascorso gran parte della sua infanzia in Marocco. Ha studiato all'Istituto di studi politici di Parigi (SciencesPo) e ha frequentato le scuole Hautes Etudes Commerciales, il ciclo di istruzione superiore di indirizzo economico-commerciale. Ha sposato una delle piu' popolari intervistatrici francesi, la giornalista Anne Sinclair. E' entrato in politica nel 1986 e nel 1991 l'ex presidente Francois Mitterand lo ha nominato sottosegretario al commercio e all'industria, incarico che ha tenuto fino al 1993. Nel 1994 ha deciso di rinunciare alla politica per lavorare come consulente alle dipendenze di Vincent Bollore e dell'ex boss di Renault Raymond Levy attirandosi le critiche dei socialisti. Ma alle ultime presidenziali ha deciso di tornare in campo e ha attaccato Sarkozy sostenendo che rappresenta un pericolo per la Francia.
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