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  1. #1
    Mé rèste ü bergamàsch
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    Predefinito Salerno-Reggio Calabria: appalti truccati ed estorsioni, 15 arresti

    L'autostrada dei boss: le cosche imponevano alle aziende impegnate nei lavori sulla A3 materiali e servizi

    In manette anche un sindacalista della Cgil. Sequestrate cinque imprese edili



    REGGIO CALABRIA - Ci sono le mani della 'ndrangheta sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria. Le cosche imponevano alle imprese impegnate nei lavori stradali di rivolgersi alle proprie aziende compiacenti per acquistare materiale e servizi. L'opera di infiltrazione si affiancava alle estorsioni vere e proprie applicate alle imprese che avevano regolarmente vinto le varie gare di appalto: un giro di "bustarelle" che raggiungeva le decine di milioni di euro.

    La polizia di Reggio Calabria ha svelato il piano della 'ndrangheta: con l'accusa di associazione mafiosa ed estorsione, stati arrestati alcuni esponenti di vertice delle cosche reggine Piromalli di Gioia Tauro; Pesce di Rosarno; Condello di Reggio Calabria, e Longo di Polistena, strettamente collegate con il clan Mancuso di Vibo Valentia. In manette anche un delegato della Cgil che è stato subito sospeso dal sindacato: secondo l'accusa, è legato alla cosca Bellocco di Rosarno. Quarantatré sono gli indagati denunciati in stato di libertà; sequestrate cinque imprese edili compiacenti.

    In particolare, la polizia di Reggio Calabria e la Direzione distrettuale antimafia hanno scoperto i meccanismi di penetrazione nella gestione degli appalti pubblici per le opere di ammodernamento nei tratti della Salerno-Reggio Calabria compresi tra gli svincoli di Rosarno e Gioia Tauro. "L'indagine - spiegano gli inquirenti - ha consentito di verificare l'esistenza di accordi intercorsi tra le più potenti cosche della 'ndrangheta, anche di province diverse da quella reggina, finalizzati alla spartizione dei proventi indebitamente acquisiti, attraverso l'imposizione di una percentuale sull'importo degli appalti e l'assegnazione dei conseguenti lavori ad imprese organiche ai clan in argomento".

    www.repubblica.it

  2. #2
    Bolognese d.o.c.
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    Ma no....!
    Ormai farebbe molto più notizia sapere che al sud
    ci sia qualcosa in cui non siano coinvolti mafiosi e affini....

  3. #3
    Democrazia Federale
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    Predefinito Siamo alle solite

    E' evidente il giro della cosa...la mafia o ndangheta che dir si voglia...pretende una tangente dalla impresa appaltatrice...la quale o prende il lavoro ad un prezzo superiore...o produce un lavoro di qualità inferiore.
    Basterebbe
    1
    Imporre come limite superiore di prezzo la media dei prezi per lavori analoghi nel resto d' Italia
    2
    Controllare la qualità dei manufatti e non pagare quelli che non rispondono appieno alle specifiche.

    In questo modo si impedisce il trasferimento illecito di denaro ai mafiosi del caso...ma naturalmente...e' troppo lavoro...si fa fatica.
    Il sottoscritto ha lavorato anni fa sulle strade francesi...dove lo stato verifica tutto attraverso un ente ( Ponts et Chausseès ) e paga i lavori con penali del 5-10-15% in meno del pattuito in caso di difettosità.
    Figuratevi che gli avvallamenti nella pavimentazione delle strade sono classificati difettosità, si paga il 100% solo su strade prfettamente piane.
    Fantascienza...per i cialtroni che lavorano per le nostre strade... o forse ai partiti fa comodo che le cose restino così.

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da TOBUZ Visualizza Messaggio



    Il sottoscritto ha lavorato anni fa sulle strade francesi...dove lo stato verifica tutto attraverso un ente ( Ponts et Chausseès ) e paga i lavori con penali del 5-10-15% in meno del pattuito in caso di difettosità.

    hai idea da chi sarebbe gestito in itaglia,
    l'ente addetto alla verifica dei lavori?


  5. #5
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    Non è stata mai persa e non perderanno mai occasione di dimostrare il contrario.... così van le cose! e poi si permettono di fare anche della "autoironia" pubblicitaria

  6. #6
    L'Italia nn esiste
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    Citazione Originariamente Scritto da TOBUZ Visualizza Messaggio
    E' evidente il giro della cosa...la mafia o ndangheta che dir si voglia...pretende una tangente dalla impresa appaltatrice...la quale o prende il lavoro ad un prezzo superiore...o produce un lavoro di qualità inferiore.
    Basterebbe
    1
    Imporre come limite superiore di prezzo la media dei prezi per lavori analoghi nel resto d' Italia
    2
    Controllare la qualità dei manufatti e non pagare quelli che non rispondono appieno alle specifiche.

    In questo modo si impedisce il trasferimento illecito di denaro ai mafiosi del caso...ma naturalmente...e' troppo lavoro...si fa fatica.
    Il sottoscritto ha lavorato anni fa sulle strade francesi...dove lo stato verifica tutto attraverso un ente ( Ponts et Chausseès ) e paga i lavori con penali del 5-10-15% in meno del pattuito in caso di difettosità.
    Figuratevi che gli avvallamenti nella pavimentazione delle strade sono classificati difettosità, si paga il 100% solo su strade prfettamente piane.
    Fantascienza...per i cialtroni che lavorano per le nostre strade... o forse ai partiti fa comodo che le cose restino così.

    giusto, solo che anche castelli non ha fato una mazza da questo punto di vista

  7. #7
    L'Italia nn esiste
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    Citazione Originariamente Scritto da Maxadhego Visualizza Messaggio
    hai idea da chi sarebbe gestito in itaglia,
    l'ente addetto alla verifica dei lavori?


    da chi??

  8. #8
    L'Italia nn esiste
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    Citazione Originariamente Scritto da Dufresna Visualizza Messaggio
    Non è stata mai persa e non perderanno mai occasione di dimostrare il contrario.... così van le cose! e poi si permettono di fare anche della "autoironia" pubblicitaria

    ma a chi ti riferisci??

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da Bèrghem Visualizza Messaggio
    L'autostrada dei boss: le cosche imponevano alle aziende impegnate nei lavori sulla A3 materiali e servizi

    In manette anche un sindacalista della Cgil. Sequestrate cinque imprese edili



    REGGIO CALABRIA - Ci sono le mani della 'ndrangheta sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria. Le cosche imponevano alle imprese impegnate nei lavori stradali di rivolgersi alle proprie aziende compiacenti per acquistare materiale e servizi. L'opera di infiltrazione si affiancava alle estorsioni vere e proprie applicate alle imprese che avevano regolarmente vinto le varie gare di appalto: un giro di "bustarelle" che raggiungeva le decine di milioni di euro.

    La polizia di Reggio Calabria ha svelato il piano della 'ndrangheta: con l'accusa di associazione mafiosa ed estorsione, stati arrestati alcuni esponenti di vertice delle cosche reggine Piromalli di Gioia Tauro; Pesce di Rosarno; Condello di Reggio Calabria, e Longo di Polistena, strettamente collegate con il clan Mancuso di Vibo Valentia. In manette anche un delegato della Cgil che è stato subito sospeso dal sindacato: secondo l'accusa, è legato alla cosca Bellocco di Rosarno. Quarantatré sono gli indagati denunciati in stato di libertà; sequestrate cinque imprese edili compiacenti.

    In particolare, la polizia di Reggio Calabria e la Direzione distrettuale antimafia hanno scoperto i meccanismi di penetrazione nella gestione degli appalti pubblici per le opere di ammodernamento nei tratti della Salerno-Reggio Calabria compresi tra gli svincoli di Rosarno e Gioia Tauro. "L'indagine - spiegano gli inquirenti - ha consentito di verificare l'esistenza di accordi intercorsi tra le più potenti cosche della 'ndrangheta, anche di province diverse da quella reggina, finalizzati alla spartizione dei proventi indebitamente acquisiti, attraverso l'imposizione di una percentuale sull'importo degli appalti e l'assegnazione dei conseguenti lavori ad imprese organiche ai clan in argomento".

    www.repubblica.it

    Tutti questi avvenimenti fanno parte di un preciso progetto politico chiamato “patto della crostata”
    Il Patto della crostata stipulato a casa di Gianni Letta, verso la fine degli anni '90 è una delle più vergognose pagine della storia di questo infelice stato.
    Molto italianamente il nome deriva dal dolce che fu servito nell’occasione della stipula del patto a Roma in casa Letta.
    Il fulcro del patto della crostata è costituito dalla costruzione mediatica e fisica del cosiddetto "popolo italiano" attraverso una massiccia immigrazione sopratutto di giovani per, attraverso una società multiculturare, cancellare le tradizioni e le lingue dei vari popoli autoctoni dello stato italiano.
    Dal punto di vista mediatico il patto della crostata si espleta attraverso la sistematica manipolazione delle informazioni ed anche la creazione di artefatti giornalistici (per esempio la messa in scena di finte rapine alle ville per poter fare dire "erano certamente italiani")

    ecco alcuni punti:

    • Appaiamento e accomunamento di notizie simili provenienti da Nord e da Sud con invenzione e manomissione di notizie se necessario.

    • Previsioni del tempo nello stile "in tutta Italia" per convincere che anche il clima meteorologico è uniforme e con la sostituzione delle temperature assolute con la variazione sulla media stagionale meglio adatta al mascheramento delle diversità climatiche

    • Divulgazione unicamente di statistiche di qualsiasi genere in qualche modo omologhe in tutto il territorio "nazionale". Se necessario le statistiche vengono pesantemente manipolate. Se ciò è impossibile dette statistiche non vengono divulgate

    • In particolare si fa risultare che il Lazio, regione ove si trova la capitale, è sempre ai primi posti per ricchezza, cultura, efficienza ecc

    • Promulgazione della cosiddetta legge sulla privacy introdotta allo scopo, per nascondere la verità sulla provenienza della criminalità

    • Costante esposizione del potere romano (esponenti politici, prefetti) nel Norditalia per ammorbare la volontà di autonomia per fare vedere che "ormai comandano loro". Questa è una tecnica psicologica evidente.

    • Nei mass media far apparire meridionali e settentrionali "visivamente" simili tramite banali trucchi ottici come mettere uno sfondo chiaro per fare apparire la pelle più scura nei settentrionali e viceversa per i meridionali

    • Esposizione nauseante del tricolore e dell'inno di Mameli ad ogni minima occasione

    • Uso ripetitivo e ossessionante del sostantivo "italia" e dell' aggettivo "italiani" da parte di mezzi di comunicazione di massa

    • Inserimento della parola "italia" nei nomi di società pubbliche e private (esempi: da Sip a Telecom italia, da Ferrovie dello Stato a Trenitalia, da Società Autostrade ad Autostrade per l'italia e così via)

    • Enfatizzazione mediatica di reati e fatti criminosi commessi da settentrionali e minimizzazione od oscuramento dei medesimi commessi da meridionali e immigrati in particolare nelle province "leghiste" come Como, Varese, Treviso e Novara.

    • Accostamento forzato delle parole "Padania", "Lega Nord" e "leghisti" a fatti criminosi o avvenimenti sgradevoli come tecnica di guerra psicologica

    • Creazione ad arte di episodi di criminalità fasulli come rapine nelle ville, Unabomber ecc. per potere far scrivere ai giornali "erano tutti italiani" e che "c'è più criminalità al Nord che al Sud"

    Tutte queste tecniche sono state elaborate da sociologi e psicologi perlopiù meridionali o comunisti dei quali sarebbe necessaria l’eliminazione fisica per prima cosa. La pericolosità dei servizi segreti italiani non è insita nel senso di patria inesistente nell'inesistente popolo italiano ma in quanto in grande maggioranza meridionali, perciò aventi una coscienza della necessità di mantenere lo "status quo".

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da Dufresna Visualizza Messaggio
    così van le cose! e poi si permettono di fare anche della "autoironia" pubblicitaria
    E si permettono pure di dire che non arrivano i soldi per le strade... o che le loro autostrade - di cui non pagano il pedaggio - sono fatiscenti... che coraggio, basti vedere come utilizzano il denaro pubblico proveniente dai rubinetti di altre latitudini...

    Citazione Originariamente Scritto da NOGARIBALDI Visualizza Messaggio
    ma a chi ti riferisci??
    alla regggione calabria ed alle sue pubblicità...

 

 
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