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  1. #21
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    Citazione Originariamente Scritto da francodisassoni Visualizza Messaggio
    mi permetta di portare un pò di ottimismo e non me ne vuola se dissentirò su alcuni punti di vista. A mio avviso l'etica e la morale non sono morte; persone oneste e corrette cercano e ci riescono, con tanta fatica di tenerle vive. E mi auguro che tengano duro in attesa di tempi migliori. Le leggi inique e ingiuste, così come i politici corrotti o gli imprenditori truffaldini,altro non sono che prove che mettono in difficoltà la serietà e l'onestà delle molte persone ancora con una certa dignità. E direi che un punto di riferimento ancora c'è e sono le persone morali. La società dove il 90% dei politici e degli uomini d'affari e dello spettacolo fa uso di sostanze stupefacenti, è in grado di reagire e rinascere grazie al potere lievitante dei pochi ma buoni.Non sono d'accordo sul fatto che le radici della società sono i governanti, i preti o i militari; a mio avviso le radici ancor sane della nostra civiltà occidentale, sono i bravi ragazzi che sanno dire di no a un partito corroto e ladro come la lega e rinunciano a soldi e potere in nome di giustizia e libertà. Saluti

    Per radici intendevo le radici del potere.

    Guai se fossero anche marce le radici della cultura alpina che viene portata avanti di nascosto e quasi con vergogna.
    Ma non possiamo più fornire della speranza se nulla cambia.

    Il sistema si equilibrerà, ma guai se si aspetta che usi la sua legge attraverso il tempo.

    I cambiamenti sono sempre avvenuti con il sacrificio.
    Nella Bibbia ed in tute le antiche religioni vi erano dei sacrifici, in quando era un modo ( anche se puerile) inconscio di sacrificare qualcosa al dio prima che il medesimo chiedesse lui il sacrificio.

    Questo modo empirico di vedere il futuro sembra ridicolo, ma i cambiamenti lasciati a se stessi chiedono alla società una contropartita.

    Forse è il programma della creazione che lo chiede, ma se se lasciamo che l’acqua faccia tutto il suo corso sono brutti tempi.

    La storia parla di civiltà e di etnie scomparse totalmente.
    Non bisogna rifugiarsi solamente nella speranza,.
    Questo è una mentalità semitica.
    Quella di sperare.

    Nel Vangelo si dice che i gigli crescono in tutto il suo splendore senza fare nulla.
    Ma non dice che per ogni seme che attecchisce vi sono migliaia di semi che muoiono.
    Se non vogliamo appartenere ai semi che non germogliano ,occorre nessun buonismo, nessun linguaggio autocalmante.

    Il momento è molto più brutto di quello che si può dire. E non si può espletare perché vi è il pericolo che sia creduto catastrofismo e pertanto non credibile.

    Ma i segni non sono belli.
    PS:legga l'interveno n° 17 di Montecristo. Può darsi che sia esagerato ma rende l'idea.

  2. #22
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    Citazione Originariamente Scritto da Jotsecondo Visualizza Messaggio
    Per radici intendevo le radici del potere.

    Guai se fossero anche marce le radici della cultura alpina che viene portata avanti di nascosto e quasi con vergogna.
    Ma non possiamo più fornire della speranza se nulla cambia.

    Il sistema si equilibrerà, ma guai se si aspetta che usi la sua legge attraverso il tempo.

    I cambiamenti sono sempre avvenuti con il sacrificio.
    Nella Bibbia ed in tute le antiche religioni vi erano dei sacrifici, in quando era un modo ( anche se puerile) inconscio di sacrificare qualcosa al dio prima che il medesimo chiedesse lui il sacrificio.

    Questo modo empirico di vedere il futuro sembra ridicolo, ma i cambiamenti lasciati a se stessi chiedono alla società una contropartita.

    Forse è il programma della creazione che lo chiede, ma se se lasciamo che l’acqua faccia tutto il suo corso sono brutti tempi.

    La storia parla di civiltà e di etnie scomparse totalmente.
    Non bisogna rifugiarsi solamente nella speranza,.
    Questo è una mentalità semitica.
    Quella di sperare.

    Nel Vangelo si dice che i gigli crescono in tutto il suo splendore senza fare nulla.
    Ma non dice che per ogni seme che attecchisce vi sono migliaia di semi che muoiono.
    Se non vogliamo appartenere ai semi che non germogliano ,occorre nessun buonismo, nessun linguaggio autocalmante.

    Il momento è molto più brutto di quello che si può dire. E non si può espletare perché vi è il pericolo che sia creduto catastrofismo e pertanto non credibile.

    Ma i segni non sono belli.
    PS:legga l'interveno n° 17 di Montecristo. Può darsi che sia esagerato ma rende l'idea.
    ho letto l'intervento 17 ma non ci ho capito molto, sono un contadino che non capisce niente di matematica e statistica e mi diletto nel tempo libero a leggere libri di religione, filosofia e politica.
    Inutile dire che concordo pienamente col senso del suo discorso che apprezzo per la chiarezza e la profondità nello stesso tempo.
    Però i fiori del campo e gli uccelli del cielo, sono sotto la protezione diretta del creatore e possono permettersi di non pensare e non organizzare la loro esistenza. Ma gli uomini, da Adamo in poi, sono stati allontanati sempre di più dal creatore (come una mamma abbandona gradatamente il figlio man mano che cresce) e devono preoccuparsi di migliorare sempre di più la società nella quale vivono. Quindi, non sopravviveranno gli uomini o le popolazioni che come i gigli hanno la fortuna di trovarsi in un terreno adatto ma solo quelli che con il loro lavoro e sacrificio, sapranno costruirsi il loro futuro. Saluti

  3. #23
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    Citazione Originariamente Scritto da francodisassoni Visualizza Messaggio
    ho letto l'intervento 17 ma non ci ho capito molto, sono un contadino che non capisce niente di matematica e statistica e mi diletto nel tempo libero a leggere libri di religione, filosofia e politica.
    Inutile dire che concordo pienamente col senso del suo discorso che apprezzo per la chiarezza e la profondità nello stesso tempo.
    Però i fiori del campo e gli uccelli del cielo, sono sotto la protezione diretta del creatore e possono permettersi di non pensare e non organizzare la loro esistenza. Ma gli uomini, da Adamo in poi, sono stati allontanati sempre di più dal creatore (come una mamma abbandona gradatamente il figlio man mano che cresce) e devono preoccuparsi di migliorare sempre di più la società nella quale vivono. Quindi, non sopravviveranno gli uomini o le popolazioni che come i gigli hanno la fortuna di trovarsi in un terreno adatto ma solo quelli che con il loro lavoro e sacrificio, sapranno costruirsi il loro futuro. Saluti
    Sopravviveranno ……quelli che con il lavoro e sacrificio potranno costruirsi il loro futuro..

    Questa è la base della vita che si è perpetuata nei secoli.

    Nella apparenza gli esseri umani si comportano in questo modo . Ma oggi vi è un micidiale virus che attenta a questa realtà, si è creata una altra realtà virtuale parallela. Questa è intangibile, espressa in numeri celati dietro ad astratte situazioni.
    Mentre i genitori combattono per i loro figli, una vecchia divinità ha ripreso il sopravvento:
    il dio Moloch che vuole il sacrificio dei giovani.

    Sapientemente tutto quello che si ottiene con la dedizione al proprio dovere viene vanificato attraverso questa situazione virtuale che, sotto forma di debito si avvale della possibilità in qualsiasi momento di vanificare il tutto.

    La società vuole trasformare ogni uomo in un Abramo che sacrifica il proprio figlio sul falso altare del consumismo.
    Ma ora al posto di Javè vi è Moloch, che non ferma il braccio dei miliardi di Abramo.

    La gioventù del futuro si troverà una eredità piena di debiti.
    Ricchezza incalcolabile che si trova in mano di pochi, che non la possano usare tangibilmente essendo troppo mastodontica, ma serve a dare la credibilità ad un potere che si avvale di quei crediti per imporre la schiavitù.

    Inoltre affinché le future generazioni non abbiano la forza e la volontà di ribellarsi, i potenti della terra vogliono, proteggono, coprono lo smercio della droga.
    Vogliono spezzare le reni della società del futuro.

    Pertanto la base culturale della dedizione al lavoro come mezzo sovrano per un futuro migliore è vanificato.

    Questa situazione ramificata è nuova, perché la tecnologia ha amplificato in modo galattico la perversione di pochi.

    Questo il problema.
    L’antico adagio che è sempre servito : “Fai il tuo dovere e non temere” è andato in fumo.

    Adesso quale è il nostro dovere?.
    E’ quello di una vita di speranza cercando di ignorare la nuova realtà?
    Oppure il nostro dovere è di una lotta senza quartiere contro Moloch?.

  4. #24
    l'occasione fa l'uomo italiano
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    la seconda che hai detto.

  5. #25
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    Il nocciolo della questione è che nella globalizzazione il salario dei lavoratori europei non può che tendere a pareggiarsi con quello dei lavoratori del terzo mondo , è un principio semplice semplice simile a quello dei vasi comunicanti dove il sistema tende per sua natura a raggiungere l'equilibrio.
    Già adesso abbiamo al sud salari da 3-400€ al mese (Napoli) e perfino qui al nord meno di 1000 , fra poco obbligheranno a lavorare per 100€/mese part time anche gli studenti delle superiori col trucchetto dei crediti scolastici , poi toccherà ai carcerati , una grande massa di manodopera stile terzo mondo.

  6. #26
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    Citazione Originariamente Scritto da Jotsecondo Visualizza Messaggio
    Sopravviveranno ……quelli che con il lavoro e sacrificio potranno costruirsi il loro futuro..

    Questa è la base della vita che si è perpetuata nei secoli.

    Nella apparenza gli esseri umani si comportano in questo modo . Ma oggi vi è un micidiale virus che attenta a questa realtà, si è creata una altra realtà virtuale parallela. Questa è intangibile, espressa in numeri celati dietro ad astratte situazioni.
    Mentre i genitori combattono per i loro figli, una vecchia divinità ha ripreso il sopravvento:
    il dio Moloch che vuole il sacrificio dei giovani.

    Sapientemente tutto quello che si ottiene con la dedizione al proprio dovere viene vanificato attraverso questa situazione virtuale che, sotto forma di debito si avvale della possibilità in qualsiasi momento di vanificare il tutto.

    La società vuole trasformare ogni uomo in un Abramo che sacrifica il proprio figlio sul falso altare del consumismo.
    Ma ora al posto di Javè vi è Moloch, che non ferma il braccio dei miliardi di Abramo.

    La gioventù del futuro si troverà una eredità piena di debiti.
    Ricchezza incalcolabile che si trova in mano di pochi, che non la possano usare tangibilmente essendo troppo mastodontica, ma serve a dare la credibilità ad un potere che si avvale di quei crediti per imporre la schiavitù.

    Inoltre affinché le future generazioni non abbiano la forza e la volontà di ribellarsi, i potenti della terra vogliono, proteggono, coprono lo smercio della droga.
    Vogliono spezzare le reni della società del futuro.

    Pertanto la base culturale della dedizione al lavoro come mezzo sovrano per un futuro migliore è vanificato.

    Questa situazione ramificata è nuova, perché la tecnologia ha amplificato in modo galattico la perversione di pochi.

    Questo il problema.
    L’antico adagio che è sempre servito : “Fai il tuo dovere e non temere” è andato in fumo.

    Adesso quale è il nostro dovere?.
    E’ quello di una vita di speranza cercando di ignorare la nuova realtà?
    Oppure il nostro dovere è di una lotta senza quartiere contro Moloch?.
    Come sempre JOT sei illuminante e maestro. Tragica realtà per i nostri giovani. "Fa il tuo dovere" mi hanno sempre insegnato..alla nostra gente è stato insegnato..abbiamo dato anche noi l'esempio.Fare il nostro dovere è costato spesso fatica, sofferenza e rinunce. Dai ghe sèmm chì numm..Combattiamo per la nostra identità..tutti..e poi agiamo sulle TASSE...E poi i media sono la vera distruzione, entrati in ogni casa, modelli lontani un miliardo di miglia dalla nostra cultura, facili, scacciapensieri..paragonabili alla droga distribuita agli indigeni. Terribile. Lottiamo tutti.

  7. #27
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    Citazione Originariamente Scritto da Jotsecondo Visualizza Messaggio
    Sopravviveranno ……quelli che con il lavoro e sacrificio potranno costruirsi il loro futuro..

    Questa è la base della vita che si è perpetuata nei secoli.

    Nella apparenza gli esseri umani si comportano in questo modo . Ma oggi vi è un micidiale virus che attenta a questa realtà, si è creata una altra realtà virtuale parallela. Questa è intangibile, espressa in numeri celati dietro ad astratte situazioni.
    Mentre i genitori combattono per i loro figli, una vecchia divinità ha ripreso il sopravvento:
    il dio Moloch che vuole il sacrificio dei giovani.

    Sapientemente tutto quello che si ottiene con la dedizione al proprio dovere viene vanificato attraverso questa situazione virtuale che, sotto forma di debito si avvale della possibilità in qualsiasi momento di vanificare il tutto.

    La società vuole trasformare ogni uomo in un Abramo che sacrifica il proprio figlio sul falso altare del consumismo.
    Ma ora al posto di Javè vi è Moloch, che non ferma il braccio dei miliardi di Abramo.

    La gioventù del futuro si troverà una eredità piena di debiti.
    Ricchezza incalcolabile che si trova in mano di pochi, che non la possano usare tangibilmente essendo troppo mastodontica, ma serve a dare la credibilità ad un potere che si avvale di quei crediti per imporre la schiavitù.

    Inoltre affinché le future generazioni non abbiano la forza e la volontà di ribellarsi, i potenti della terra vogliono, proteggono, coprono lo smercio della droga.
    Vogliono spezzare le reni della società del futuro.

    Pertanto la base culturale della dedizione al lavoro come mezzo sovrano per un futuro migliore è vanificato.

    Questa situazione ramificata è nuova, perché la tecnologia ha amplificato in modo galattico la perversione di pochi.

    Questo il problema.
    L’antico adagio che è sempre servito : “Fai il tuo dovere e non temere” è andato in fumo.

    Adesso quale è il nostro dovere?.
    E’ quello di una vita di speranza cercando di ignorare la nuova realtà?
    Oppure il nostro dovere è di una lotta senza quartiere contro Moloch?.
    Mescolare la politica con la religione e la filosofia, è almeno per me estremamente piacevole ma non vorrei che i moderatori ci richiamassero all'ordine e se così fosse me ne scuso anticipatamente. Per dirla con parole povere, Moloch,Arimane, Lucifero, Satana,Asuras ecc. altro non sono che esseri del mondo spirituale sottoposti a entità più potenti e fortunatamente meno dannose all'uomo che però non intervengono nelle necessarie esperienze che l'uomo deve compiere necessariamente contando solo sulle proprie forze.L'uomo, in questo ciclo evolutivo, ha a che fare solo con forze spirituali basse, inferiori, inferi.A queste forze basse appartengono tutte le forze prima citate ma anche gli angeli, gli arcangeli ecc.
    Quindi (sono pensieri e ragionamenti personali e azzardati e quindi li prenda con beneficio d'inventario)tutte queste avventure e disavventure che stanno capitando all'uomo occidentale (che è socialmente e spiritualmente più evoluto) altro non sono che esperienze, prove da superare, esami da affrontare e consentiranno all'uomo il lento e faticoso avvicinamento alla realtà. "Fai il tuo dovere" non è un'insegnamento andato in fumo ma fa capire che la salvezza dell'uomo è individuale e non collettiva, ognuno si deve guadagnare il paradiso ( o la padania) e quando tutti faranno come l'uno,l'umanità sarà salva e la padania sarà.

  8. #28
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    Predefinito la seconda che hai detto!

    Citazione Originariamente Scritto da Jotsecondo Visualizza Messaggio
    Adesso quale è il nostro dovere?.
    E’ quello di una vita di speranza cercando di ignorare la nuova realtà?
    Oppure il nostro dovere è di una lotta senza quartiere contro Moloch?.
    la seconda che hai detto!!

 

 
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