Schweitzer governatore democratico del Montana
l governatore stringe le mani a tutti, poi dice al cane di fare lo stesso e Jake porge la zampa. Quanto alle armi, la sua politica di “gun control” è questa: “Tu controlli la tua pistola, io la mia”. A“Quando mi chiedono quante pistole posseggo, rispondo che sono affari miei e, comunque, meno di quanto mi piacerebbe averne”.
Jeans, stivali, gilet con ricami indiani e cravatta alla Tex Willer
Sul podio, in effetti, Schweitzer si è esibito in parecchi numeri a effetto, intimando il pubblico a chiudere gli occhi e pensare a cinque persone da convincere da qui al giorno del voto, parlando col cane che gli gironzolava intorno e, soprattutto, raccontando di quando, all’inaugurazione del suo mandato di governatore, ha deciso di invitare i suonatori di tamburi di tutte le tribù indiane del Montana. Gli avevano consigliato di non farlo, perché il palazzo del governatore è antico e quel vibrare di tamburi avrebbe potuto frantumare i vetri delle finestre. Schweitzer ovviamente se ne è fregato, ha invitato i musicisti e ha pronunciato il discorso di insediamento con quel sottofondo dei tamburi tipico della tradizione dei “first montanans”.
Nel raccontare l’episodio agli elettori di Poplar, Schweitzer non ha smesso un attimo di battere il tempo, tam-tam-tam, usando la sua mano destra contro il podio di legno, proprio per imitare il ritmo dei tamburi e ricordare che mentre pronunciava quel solenne discorso, tam-tam-tam, si augurava davvero che le finestre del palazzo si rompessero in segno di scusa, con cento anni di ritardo, alla grande nazione indiana. Una volta lasciato palco e microfono a Jon Tester, Schweitzer si è diretto verso i due giornalisti italiani presenti in sala e, accompagnandosi con un paio di pacche sulle spalle, ha detto: “Visto che cosa intendevo? Dite la verità: in Italia, ce l’avete uno come me?”.