14 LUGLIO 2018: SAN BONAVENTURA, Cardinale e Vescovo di Albano, confessore e Dottore della Chiesa, San Camillo de Lellis, Sacerdote, anniversario della Costituzione apostolica "Quo primum tempore" di san Pio V (14 luglio 1570); quattordicesimo giorno del MESE dedicato alla devozione al PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO…
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«Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»
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“SAN BONAVENTURA
Cardinale e Vescovo di Albano
Confessore e Dottore della Chiesa.
Doppio.
Paramenti bianchi.
Nascita: Bagnoregio 1217/1221.
Morte: Lione 15 luglio 1274.
Incarichi ricoperti:
- Ministro generale dell'Ordine dei Frati Minori.
- Cardinale vescovo di Albano.
Nominato vescovo: 3 giugno 1273 da papa Gregorio X.
Consacrato vescovo: 11 novembre 1273 da papa Gregorio X.
Creato cardinale: 3 giugno 1273 da papa Gregorio X.
Canonizzazione: 14 aprile 1482 da papa Sisto IV.
Attributi: Bastone pastorale, galero cardinalizio.
Patrono di: Fattorini.
SANTA MESSA
San Bonaventura, al secolo Giovanni Fidanza, nacque a Bagnoregio nel 1221. Entrò nell'Ordine francescano, nel 1243 a Parigi, in seguito a una guarigione miracolosa, ricevuta da bambino e dovuta all'intercessione di san Francesco d'Assisi. Ebbe per maestro Alessandro di Ales, che amava dire del suo angelico discepolo, che lo si sarebbe creduto preservato dal peccato originale. A trent'anni fu dottore di Filosofia e sacra Teologia (Orazione), e insegnava all'Università di Parigi, nello stesso tempo di san Tommaso d'Aquino, del quale era molto amico. Gli fu dato il titolo di Dottore serafico, per la sua ardente difesa e dimostrazione della Fede Cattolica. Nominato Ministro Generale dell'Ordine dei Francescani (1257), poi Cardinale Vescovo di Albano nel 1273 (Communio, Alleluja), l'anno dopo, su invito di Gregorio IX, partecipò al Concilio Lugdunense II, dove Greci e Latini ammirarono a gara il suo zelo e la chiarezza che ne facevano una fiaccola di fede. Durante il suddetto Concilio morì: era il 14 luglio 1274. Venne canonizzato da Sisto IV nel 1482 e proclamato Dottore della Chiesa, col titolo di Serafico, da Sisto V nel 1588.
* Le opere di San Bonaventura.
1. Breviloquium (Breviloquio)
2. Collationes de decem praeceptis
(Raccolte su dieci precetti)
3. Collationes de septem donis Spiritus Sanctis
(Raccolte sui sette doni dello Spirito Santo)
4. Collationes in Hexaemeron
(Raccolte nei Sei Giorni della Creazione)
5. Commentaria in quattuor libros sententiarum Magistri Petri Lombardi
(Commentari in quattro libri delle sentenze del maestro Pietro Lombardo)
6. De mysterio Trinitatis
(Il mistero della Trinità; questione disputata)
7. De perfectione vitae ad sorores
(La perfezione della vita alle sorelle)
8. De reductione artium ad theologiam
(La riduzione della arti alla teologia)
9. De Regno Dei descripto in parabolis evangelicis
(Il Regno di Dio descritto nelle parabole evangeliche)
10. De scientia Christi et mysterio Trinitatis
(La conoscenza di Cristo ed il mistero della Trinità)
11. De sex alis Seraphin (Le sei ali dei Serafini)
12. De triplici via (La triplice via)
13. Itinerarium mentis in Deum
(Itinerario della mente verso Dio)
14. Legenda majior Sancti Francisci
(La leggenda maggiore di San Francesco)
15. Legenda minor Sancti Francisci
(La leggenda minore di San Francesco)
16. Lignum vitae (L'Albero della vita)
17. Officium de passione Domini
(L'Ufficio della passione del Signore)
18. Quaestiones de perfectione evangelica
(Questioni sopra la perfezione evangelica)
19. Soliloquium (Soliloquio)
20. Summa theologiae (Complesso di teologia)
21. Vitis mystica (La vite mistica)
* Bonaventura, nato a Bagnoregio in Etruria, fanciullo ancora fu liberato da una malattia mortale per le preghiere di san Francesco, al cui ordine sua madre aveva fatto voto di consacrarlo, se fosse guarito. Perciò, adolescente, volle abbracciare l'istituto dei frati Minori, nel quale, sotto la direzione di Alessandro d'Ales, giunse a tale perfezione di dottrina, che, laureatosi dopo sette anni a Parigi, vi spiegò pubblicamente con somma lode i libri delle Sentenze, che poi illustrò anche con ammirabili commentari. Né eccelse soltanto per erudizione scientifica, ma ancora per integrità di costumi, per innocenza di vita, per umiltà, mansuetudine, disprezzo delle cose terrene e desiderio delle celesti; degno veramente d'essere tenuto quale modello di perfezione e d'essere chiamato santo dal beato Tommaso d'Aquino, cui era legato da grandissimo affetto. Questi infatti avendolo trovato occupato a scrivere la vita di san Francesco: Lasciamo, disse, che un Santo scriva d'un Santo.
Infiammato d'amor divino, si sentiva trasportato da singolare affetto di devozione verso la passione di Cristo Signore, che meditava di continuo e verso la Vergine Madre di Dio, cui si era tutto consacrato; studiandosi sommamente di eccitarlo e accrescerlo anche negli altri colla parola, coll'esempio e cogli scritti. Di qui quella soavità di maniere, quella grazia e carità di dire, che usava con tutti e colla quale si legava indissolubilmente l'animo di ognuno. Onde trentacinquenne appena, fu all'unanimità eletto a Roma ministro generale dell'ordine; ed egli portò la nuova carica per ben diciott'anni con mirabile prudenza e santità. Fece molte ordinazioni a vantaggio della regolare disciplina e ad incremento dell'ordine, che egli difese felicemente insieme cogli altri ordini mendicanti dalle calunnie dei maldicenti.
Chiamato dal beato Gregorio X al concilio Lugdunense II e creato cardinale vescovo d'Albano, fu di grandissimo aiuto nelle ardue questioni di quel concilio; per cui e si composero i dissidi dello scisma, e si rivendicarono i dogmi della Chiesa. Durante questi lavori, se ne morì a cinquantadue anni di età, della nostra salute 1274, con grandissimo dispiacere di tutti, e l'intero concilio e lo stesso sommo Pontefice onorarono della loro presenza i suoi funerali. Illustre per moltissimi e grandissimi miracoli, Sisto IV lo iscrisse nel numero dei Santi. Scrisse molte opere, in cui congiungendo somma erudizione a pietà ardente, istruisce insieme e commuove il lettore: onde meritamente Sisto V l'insignì del titolo di Dottore Serafico.
- Al Vangelo.
** Sermone di san Giovanni Crisostomo.
Omelia 15 su Matteo, oltre la metà.
Fate attenzione a ciò che disse: "Voi siete il sale della terra": tramite ciò mostra quanto necessariamente insegni queste cose. Non infatti, disse, solo della vostra vita, ma di tutto il mondo dovrete render conto. Non vi mando certo solo a due città, o a dieci, o a venti, come mandavo i profeti: ma ad ogni terra e fino al mare, e a tutto il mondo, e questo è oppresso da vari crimini.
Dicendo infatti: "Voi siete il sale della terra", mostra che tutta la natura degli uomini è vanificata, e corrotta dalla violenza dei peccati: e quindi richiede da loro quelle virtù, che massimamente sono necessarie ed utili per procurare la salvezza di molti. Infatti chi è mansueto e modesto, e misericordioso e giusto, non rinchiude solo dentro di sé queste cose fatte bene, ma farà defluire queste eccellenti fonti anche all'utilità degli altri. Quindi chi è puro di cuore e pacifico, e sopporta la persecuzione per la verità, nondimeno stabilisce la vita per il bene comune.
Non pensate quindi, disse, che sarete condotti a facile battaglie, né che dovrete far conto di cose da poco. "Voi siete il sale della terra". Cosa allora? Hanno medicato cose putrefatte? Per niente: né infatti è possibile che quelle cose che sono già corrotte siano riparate tramite la frizione del sale. Non fecero perciò questo, ma le cose prima rinnovate, ed a loro affidate, e già liberate da quella putrefazione, aspergevano di sale, e conservavano in quella novità, che avevano preso dal Signore. Certamente liberare dalla putredine del peccato, è proprio del potere di Cristo: ma ché non ritornino di nuovo a questi, è proprio della cura e del lavoro degli Apostoli.”
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“Dall'opuscolo «Itinerario della mente a Dio» di san Bonaventura, vescovo.
(Cap. 7, 1. 2. 4. 6; Opera omnia, 5, 312-313)
La mistica sapienza rivelata mediante lo Spirito Santo.
Cristo è la via e la porta. Cristo è la scala e il veicolo. È il propiziatorio collocato sopra l'arca di Dio (cfr. Es 26, 34). È «il mistero nascosto da secoli» (Ef 3, 9). Chi si rivolge a questo propiziatorio con dedizioneassoluta, e fissa lo sguardo sul crocifisso Signore mediante la fede, la speranza, la carità, la devozione, l'ammirazione, l'esultanza, la stima, la lode e il giubilo del cuore, fa con lui la Pasqua, cioè il passaggio; attraversa con la verga della croce il Mare Rosso, uscendo dall'Egitto per inoltrarsi nel deserto. Qui gusta la manna nascosta, riposa con Cristo nella tomba come morto esteriormente, ma sente, tuttavia, per quanto lo consenta la condizione di viatori, ciò che in croce fu detto al buon ladrone, tanto vicino a Cristo con l'amore: «Oggi sarai con me nel paradiso!» (Lc 23, 43).
Ma perché questo passaggio sia perfetto, è necessario che, sospesa l'attività intellettuale, ogni affetto del cuore sia integralmente trasformato e trasferito in Dio.
È questo un fatto mistico e straordinario che nessuno conosce se non chi lo riceve. Lo riceve solo chi lo desidera, non lo desidera se non colui che viene infiammato dal fuoco dello Spirito Santo, che Cristo ha portato in terra. Ecco perché l'Apostolo afferma che questa mistica sapienza è rivelata dallo Spirito Santo.
Se poi vuoi sapere come avvenga tutto ciò, interroga la grazia, non la scienza, il desiderio non l'intelletto, il sospiro della preghiera non la brama del leggere, lo sposo non il maestro, Dio non l'uomo, la caligine non la chiarezza, non la luce ma il fuoco che infiamma tutto l'essere e lo inabissa in Dio con la sua soavissima unzione e con gli affetti più ardenti.
Ora questo fuoco è Dio e questa fornace si trova nella santa Gerusalemme; ed è Cristo che li accende col calore della sua ardentissima passione. Lo può percepire solo colui che dice: L'anima mia ha preferito essere sospesa in croce e le mie ossa hanno prescelto la morte! (cfr. Gb 7, 15).
Chi ama tale morte, può vedere Dio, perché rimane pur vero che: «Nessun uomo può vedermi e restar vivo» (Es 33, 20). Moriamo dunque ed entriamo in questa caligine; facciamo tacere le sollecitudini, le concupiscenze e le fantasie. Passiamo con Cristo crocifisso, «da questo mondo al Padre», perché, dopo averlo visto, possiamo dire con Filippo: «Questo ci basta» (Gv 14, 8); ascoltiamo con Paolo: «Ti basta la mia grazia» (2 Cor 12, 9); rallegriamoci con Davide, dicendo: «Vengono meno la mia carne e il mio cuore; ma la roccia del mio cuore è Dio, è Dio la mia sorte per sempre» (Sal 72, 26). «Benedetto il Signore, Dio d'Israele, da sempre, per sempre. Tutto il popolo dica: Amen» (Sal 105, 48).
* Preghiera di san Bonaventura.
O dolcissimo Signore Gesù, ferisci anche me col soavissimo e salutare tuo amore, affinché l’anima mia si riposi nella serena e apostolica tua santissima carità. La mia anima ti brami e si purifichi nell’attesa del Paradiso, e non sospiri che di separarsi dal corpo per essere sempre con te.
Tu sei o Signore, il gaudio degli Angeli, la forza dei Santi, il nostro soavissimo pane quotidiano. Il mio cuore abbia sempre fame e sete di te, o Gesù, e si delizi nelle dolcezze del tuo amore. Te sempre cerchi come fonte della vita e della sapienza, come torrente della gioia che riempie la casa di Dio.
Tu solo sii la mia gloria! A Te io pensi, di Te parli, tutto operi a Tuo onore, a Te pervenga con umiltà e pace, con trasporto e diletto, con perseveranza e fervore, affinché in Te, mia fiducia, mia gioia, mia pace, io sempre viva con la mente e con il cuore. Così sia.
Foto: Stemma araldico di San Bonaventura, Cardinale Vescovo di Albano.”
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“NOVENA IN PREPARAZIONE ALLA SOLENNE FESTIVITÀ DI MARIA VERGINE DEL CARMINE di P. Simone Grassi, Carmelitano.
Sancta Maria Virgo de Monte Carmelo, ora pro nobis.”
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“Costituzione apostolica "Quo primum tempore" di san Pio V (14 luglio 1570).
PIUS EPISCOPUS
SERVUS SERVORUM DEI
AD PERPETUAM REI MEMORIAM.”
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Ligue Saint Amédée
http://www.SaintAmedee.ch
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«Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum]. Pas de "motu proprio" chez nous : nous célebrons la sainte messe selon le missel de Saint Pie V, avant les changements liturgiques entamés dans les années 50.»
14 Juillet : Saint Bonaventure, Cardinal-Évêque, Docteur de l'Église (1221-1274) :: Ligue Saint Amédée
“14 Juillet : Saint Bonaventure, Cardinal-Évêque, Docteur de l'Église (1221-1274).”
http://liguesaintamedee.ch/applicati...onaventure.jpg
“Prise de la Bastille le 14 juillet 1789 : chronique d’un mensonge vivace
(D’après « La journée du 14 juillet 1789. Fragments des
Mémoires inédits de L.-G. Pitra, électeur de Paris en 1789 », paru en 1892
« Revue rétrospective », paru en 1834
et « Mémoires d’outre-tombe » (tome I), paru en 1848).
https://www.france-pittoresque.com/spip.php?article3656
“Johan Livernette : 1789, coup d'État maçonnique
https://www.youtube.com/watch?v=kRA07F4voEU”
Election du nouveau supérieur général de la FSSPX : quelques éléments de réflexion? ? medias-presse.info
https://www.rivarol.com/
http://www.catholique-sedevacantiste.fr/
Virgo-Maria.org
San Bonaventura - Sodalitium
http://www.sodalitium.biz/san-bonaventura/
«14 luglio, San Bonaventura, Vescovo, Confessore e Dottore della Chiesa (Bagnoregio, 1217/1221 ca – Lione, 15 luglio 1274).
“San Bonaventura dell’Ordine dei Minori, Cardinale e Vescovo di Albano, Confessore e Dottore della Chiesa, il quale passò al Signore nel giorno seguente”.
Preghiera di san Bonaventura – O dolcissimo Signore Gesù, ferisci anche me col soavissimo e salutare tuo amore, affinché l’anima mia si riposi nella serena e apostolica tua santissima carità. La mia anima ti brami e si purifichi nell’attesa del Paradiso, e non sospiri che di separarsi dal corpo per essere sempre con te.
Tu sei o Signore, il gaudio degli Angeli, la forza dei Santi, il nostro soavissimo pane quotidiano. Il mio cuore abbia sempre fame e sete di te ,o Gesù, e si delizi nelle dolcezze del tuo amore. Te sempre cerchi come fonte della vita e della sapienza, come torrente della gioia che riempie la casa di Dio.
Tu solo sii la mia gloria! A Te io pensi, di Te parli, tutto operi a Tuo onore, a Te pervenga con umiltà e pace, con trasporto e diletto, con perseveranza e fervore, affinché in Te, mia fiducia, mia gioia, mia pace, io sempre viva con la mente e con il cuore. Così sia.»
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È disponibile SODALITIUM n. 69 - Sodalitium
http://www.sodalitium.biz/stampato-sodalitium-n-69/
https://www.sodalitium.biz/wp-conten.../Soda-it69.pdf
http://www.sodalitium.biz/sante-messe/
http://www.sodalitium.biz/s-messa-provincia-verona/
“Sodalitium - IMBC.”
https://www.youtube.com/user/sodalitium
“Omelie dell'I•M•B•C a Ferrara.”
https://www.facebook.com/OmelieIMBCFerrara/
http://www.oratoriosantambrogiombc.it/
«Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
http://www.domusmarcellefebvre.it/
Ogni giovedì alle ore 20.30 ha luogo la lettura in diretta di una o due questioni del Catechismo di San Pio X.
http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso.»
http://www.cmri.org/ital-index.html
http://www.centrostudifederici.org/
http://www.centrosangiorgio.com/
http://www.crisinellachiesa.it/
https://www.agerecontra.it/
https://www.agerecontra.it/category/arai-daniele/
https://www.facebook.com/Traditio.Verona.it/
https://www.facebook.com/pietroferrari1973/
“Non Una Cum - Roman catholics sedevacantists.”
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“Carlo Di Pietro - Sursum Corda
Preghiera al Santo del giorno.
In nómine Patris
et Fílii
et Spíritus Sancti.
Amen.
Eterno Padre, intendo onorare san Giùsto soldato, il quale, sotto il Tribuno Clàudio, essendogli apparsa miracolosamente la Croce, credette in Cristo, e, subito battezzato, distribuì ai poveri tutte le sue sostanze; preso poi dal Prefetto Magnézio, e fatto percuotere con nervi, coprire con un elmo infuocato e gettare sul rogo, ma non offeso neppure in un capello, nella confessione del Signore rese lo spirito. Vi rendo grazie per tutte le grazie che Voi gli avete elargito. Vi prego di accrescere la grazia nella mia anima per i meriti di questo santo Soldato, ed a lui affido la fine della mia vita tramite questa speciale preghiera, così che per virtù della Vostra bontà e promessa, san Giùsto possa essere mio avvocato e provvedere tutto ciò che è necessario in quell'ora. Così sia.”
"[/B]Il 14 luglio 1789 iniziava la fine della civiltà europea.[/B]
(....)
[/B]Da SS Pio VI, Quare lacrymae"[/B]
“Carlo Di Pietro - Sursum Corda
14 luglio anniversario della Rivoluzione Francese. «Chi è il vero padre della Rivoluzione», di Mons. Gaston de Ségur:
Nella Rivoluzione vi è un mistero, un Mistero di iniquità, che i rivoltosi non riescono a capire, perché l’unico ausilio sarebbe per loro la fede, di cui essi sono privi. Per comprendere la Rivoluzione è necessario risalire fino al padre di tutte le sedizioni, il quale per primo osò dire, ed osa ripetere, fino alla fine dei secoli: «Non serviam - Non obbedirò mai». Certo che sì, Satana è il padre della Rivoluzione. La Rivoluzione è tutta opera sua cominciata in cielo, va d’età in età perpetuandosi in mezzo agli uomini. Il peccato d’origine, per cui Adamo, nostro primo padre, si è nello stesso modo levato contro Dio, portò sulla terra non già la Rivoluzione, ma lo spirito di superbia e di sedizione, che ne è il principio, e d’allora in poi il male andò sempre più allargandosi, sino al comparire del Cristianesimo, che lo combatté ricacciandola indietro. Il Risorgimento pagano, poi Lutero e Calvino, quindi Voltaire e Giangiacomo Rousseau, hanno rialzato la maledetta possanza di Satana, loro padre, favorita dagli eccessi del Cesarismo: questa potenza si ebbe nei primordi della Rivoluzione Francese, una specie di consacrazione, una forma mai fino ad allora posseduta, per cui fu detto, a diritto, che la Rivoluzione nacque in Francia nel 1789. «La Rivoluzione francese (così nel ’93 il feroce Gracco Babeuf - anticipatore del Socialcomunismo) non è che la foriera d’una Rivoluzione troppo più grande, troppo più solenne, e che sarà l’ultima. Questa Rivoluzione suprema ed universale, che già riempie il mondo, è la Rivoluzione». La prima volta, dopo seimila anni, ebbe ardimento di manifestarsi, in faccia al cielo ed alla terra con il suo vero e satanico nome: La Rivoluzione, cioè grande rivolta. Essa ha per divisa, come il demonio, la famosa parola: «Non serviam». Satanica nella sostanza, rovesciando tutte le autorità, tende come ad ultimo scopo alla totale distruzione del regno di Cristo sulla terra, La Rivoluzione, non si dimentichi, è anzi tutto un mistero nell’ordine religioso, è l’Anti-Cristianesimo. E ben lo diceva il sommo Pontefice, Pio IX: «La Rivoluzione è inspirata da Satana stesso. Suo scopo è di distruggere da capo a fondo l’edifizio del Cristianesimo, e ricostituire sulle sue rovine l’ordine sociale del Paganesimo». Avviso solenne alla lettera confermato dalla stessa confessione della Rivoluzione medesima: «Nostro scopo finale, dice l’istruzione segreta della “Vendita Suprema”, nostro scopo finale è quello di Voltaire e della Rivoluzione Francese, l’annientamento per sempre del Cattolicismo ed anche dell’idea cristiana».
Link al libro: https://www.amazon.it/dp/8890074701/
“Carlo Di Pietro - Sursum Corda
14 luglio anniversario della Rivoluzione Francese. «La Stampa e la Rivoluzione», di Mons. Gaston de Ségur:
La Stampa per natura non è né buona e né cattiva. La stampa è una potente invenzione, che può adoperarsi, parimenti, al servizio del bene o del male.
Il tutto dipende dall’uso che se ne fa. Tuttavia, bisogna ammetterlo, a causa del Peccato originale, la stampa è servita molto più al male che al bene, e della medesima si abusa in proporzioni spaventose. Nel nostro secolo (il diciannovesimo, ndR), la stampa è la grande leva della Rivoluzione. Per dire solo del Giornalismo, che è la stampa al grado più operoso ed influente, nessuno negherà che attraverso i giornali corrono i più grandi rischi per il Trono e l’Altare. Senza uscire dalla nostra cara Francia, di cinquecentoquaranta giornali ve ne sono forse trenta che possono dirsi cristiani. Per ottanta, o centomila lettori di fogli pubblici riverenti alla fede, alla Chiesa, al potere, ai Prìncipi, cinque o sei milioni di uomini bevono tutti i giorni a piena gola il Veleno distruttore, che goccia a goccia propinano loro gli empi giornali. Mi sia perdonato il paragone: la stampa nelle mani della Rivoluzione è un grande apparecchio per mostrare agli uomini il canto come si usa per i canarini: quando a questi si vuol insegnare qualche melodia, la si ripete dieci o venti volte al giorno, attraverso uno strumento ad hoc. I capi del Partito rivoluzionario, per formare, come essi dicono, la Pubblica opinione, per instillare le loro fatali idee, ricorrono alla stampa. Ogni giorno girano la manovella, ripetono nei loro giornali la melodia che vogliono imporre al pubblico, ed a poco a poco i canarini cantano. Ecco la pubblica opinione. ... Ecco in che mani è caduta la coscienza pubblica! Sotto l’impulso delle Società segrete, il Giornalismo rivoluzionario accende tutte le penne contro la Chiesa, e demolirà la fede in Europa, se Dio non si affretta, per misericordia, a sventare questa vasta ed infernale Congiura. ...
Link al libro: https://www.amazon.it/dp/8890074701/ ”
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"Titolo: La Rivoluzione
Sottotitolo: La rivolta di Lucifero contro Dio, la patria, la famiglia, l’umanità
Autore: Mons. Louis Gaston Adrien de Ségur
Curatore: Carlo Di Pietro
Collana: Teologia politica
Facciate: 168
Formato: 14,8x21 (A5)
Carta: Avoriata 90 gr
Copertina: Patinata lucida 300 gr
Finitura: Brossura fresata PUR
ISBN: 9788890074707
Contiene anche: Comodo indice dei nomi e delle parole
Sommario
• Ai benevoli lettori 7
• Ai giovani 9
• Ciò che la Rivoluzione non è 13
• Ciò che la Rivoluzione è 15
• La Rivoluzione è figlia dell’incredulità 19
• Chi è il vero padre della Rivoluzione 21
• Chi è l’antirivoluzionario per eccellenza 23
• Chiesa e Rivoluzione: può esserci conciliazione? 27
• Le armi ordinarie della Rivoluzione 31
• La Rivoluzione è una cospirazione anticristiana? 33
• La corruzione per trafiggere la Chiesa nel cuore 39
• Corruzione di gioventù e Clero. Creare un Papa 43
• La menzogna e la calunnia 47
• La Frammassoneria 49
• Tentativi di affiliare i Prìncipi 53
• Il Protestantesimo 55
• La Rivoluzione si cela sotto i nomi più sacri 57
• La Stampa e la Rivoluzione 59
• I princìpi del 1789 63
• Disamina dal lato religioso dei princìpi dell’89 67
• Separazione della Chiesa dallo Stato 71
• Per carità cristiana si insiste contro il laicismo 77
• La Sovranità del popolo o la Democrazia 83
• La Repubblica 91
• Legge e legalità 95
• La Libertà 99
• L’Uguaglianza 115
• Alcune applicazioni pratiche dei princìpi dell’89 117
• Le diverse specie di Rivoluzionari 119
• Come si diventa Rivoluzionario 123
• Come si cessa d’esser Rivoluzionario 125
• La Reazione Cattolica 127
• È necessario lottare contro l’impossibile? 135
• La spaventosa soluzione della questione rivoluzionaria 141
• Indice dei nomi e delle parole 151
In sintesi
Nel libro - 168 pagine in carta avoriata, con un comodo indice dei nomi e delle parole - l’Autore intende denunciare e contrastare «la rivolta di tutti i satanassi contro Dio, la Patria, la famiglia, l’autorità». Perché alcuni popoli soccombono nell’immoralità e nella mollezza, pur regolati da milioni di leggi? Perché si succedono governi sempre meno adeguati? Perché gli Stati della vecchia Europa si vedono derubati delle loro sovranità? Perché alcune “entità” sovranazionali promuovono irriducibilmente l’ingiustificata immigrazione di massa? Perché gli autonominati paladini dei “diritti dell’uomo” esportano simulacri di democrazia con guerre ed intrighi? Perché la Chiesa sembra rovinosamente crollare sotto la guida di increduli burocrati aperti a tutto fuorché al vero Gesù Cristo? Perché la somma di tutti gli errori oggi prende i nomi di “ecumenismo, libertà, uguaglianza, fratellanza”? Perché gran parte della stampa e dell’informazione, più o meno consapevolmente, non dice il vero? Chi è l’Anticristo e quando verrà? A questi e molti altri attualissimi interrogativi risponde il Prelato già nel 1860, presagendo, grazie alla sua fede cattolica integrale e sulla base di acute analisi storiche e teologico - politiche intransigenti, tutto quello che sarebbe accaduto: egli “vede” il futuro! Difensore dell’infallibilità del Papa e della Chiesa, il cieco Monsignor de Ségur, che oggi verrebbe calunniosamente definito “fondamentalista” ed “oscurantista”, in questo libro affronta «La Rivoluzione», nel tentativo di «svelare ed abbattere gli errori e le fallacie, gl’inganni e le menzogne, con cui le settarie congiure tentano d’alienare i popoli». Un compendio di dottrina cattolica antirivoluzionaria e di teologia politica che non può essere trascurato soprattutto da chi si dice cattolico e politico. Gaston de Ségur è stato uno scrittore apologetico ed ascetico, nato dai Conti di Ségur a Parigi il 15 aprile 1820, ivi morto in fama di santità il 9 giugno 1881. Figlio di Sophie Rostopchine, Comtesse de Ségur, fu educato dalla madre di costei, convertita anch’essa dallo scisma russo, che lo orientò al sacerdozio. Lasciò il posto da diplomatico d’ambasciata a Roma per entrare in seminario. Sacerdote nel 1847, uditore di Rota a Roma nel 1852, ivi godette l’affettuosa confidenza di Papa Pio IX. Divenuto cieco nel 1853, si dimise, così fu nominato protonotario apostolico e canonico-vescovo del Capitolo di St-Denis. Fu poi cappellano del Collegio Stanislas, ma lavorò moltissimo anche come predicatore e come confessore. Collaborò nella fondazione della Società dei Padri di San Francesco di Sales. Lasciò una sessantina di opere, tutte pubblicate a Parigi, ma tradotte in molte lingue. Il libro «La Rivoluzione», per Sursum Corda, è stato curato dal giornalista e saggista lucano Carlo Di Pietro. Sursum Corda non ha scopo di lucro ed usa interamente i propri introiti per le attività associative e per le opere di misericordia spirituale e corporale."
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Ristampa de La Rivoluzione di Mons. de Ségur - Centro Studi Giuseppe Federici
http://www.centrostudifederici.org/r...mons-de-segur/
"È disponibile il n. 69 della rivista "Sodalitium", luglio 2018. La buona stampa. Merce rarissima oramai -
È disponibile SODALITIUM n. 69 - Sodalitium
http://www.sodalitium.biz/stampato-sodalitium-n-69/ "
"Sul prossimo numero di SVRSVM CORDA® - n° 121 del 15 luglio 2018 - saranno ospitati i seguenti contenuti:
- Comunicato numero 121. L’elezione dei quattro;
- Orazioni a Sant’Elisabetta, Regina di Portogallo;
- Gli anatemi del Concilio Laterano I, numeri 1, 2 e 3;
- Orazioni a Santa Veronica Giuliani, Vergine;
- Vita e detti dei Padri del deserto: Giuseppe di Panefisi (parte 1);
- Preghiera ai Martiri Gorcumiensi;
- San Tommaso: partendo dall’ente e dal moto, si dimostra che ogni potere viene da Dio;
- Preghiera ai Santi Sette Fratelli Martiri;
- Dizionario di teologia dommatica. La presenza di Dio;
- La perversa volontà dei dannati;
- Teologia Politica 109. Colonialismo e nazionalismo antieuropeo;
- Racconti miracolosi n° 69. La morte sublime di San Francesco d’Assisi."
https://www.sursumcorda.cloud/
18 luglio (14 luglio) - S. Camillo de Lellis
"San Camillo de Lellis"
San Camillo de Lellis
http://www.santiebeati.it/dettaglio/28250
“San Camillo de Lellis Sacerdote 14 luglio - Memoria Facoltativa Bucchianico (Chieti), 25 maggio 1550 - Roma, 14 luglio 1614.
Di nobile famiglia, nato a Bucchianico, nelle vicinanze di Chieti, il 25 maggio 1550, Camillo de Lellis fu soldato di ventura. Persi i suoi averi al gioco, si mise al servizio dei Cappuccini di Manfredonia. Convertitosi ed entrato nell'Ordine, per curare una piaga riapertasi tornò a Roma nell'ospedale di San Giacomo degli Incurabili, dove si dedicò soprattutto ai malati. Si consacrò a Cristo Crocifisso, riprese gli studi al Collegio Romano e, divenuto sacerdote nel 1584, fondò la «Compagnia dei ministri degli infermi». L'ordine dei Camilliani si distinse da altri per lo spirito della sua opera legata alla carità misericordiosa e per l'abito caratterizzato dalla croce rossa di stoffa sul petto.
De Lellis pose attenzione unicamente malati, ponendo le basi per la figura dell'infermiere e del cappellano quali li vediamo oggi. Morì a Roma il 14 luglio 1614 e venne canonizzato nel 1746.”
14 luglio
http://www.preghiereperlafamiglia.it.../14-luglio.htm
“IL SANGUE DELLA MISERICORDIA
14° GIORNO
MEDITAZIONE
L'uomo può dirsi veramente privilegiato. Peccarono gli angeli e Dio li folgorò con la sua giustizia, aprendo per essi immediatamente la voragine dell'inferno; peccò l'uomo e Dio, nel momento stesso della condanna, gli promise il Redentore. L'uomo continuò a peccare, ma Dio non venne meno alla promessa, s'incarnò e l'umanità vide Gesù che perdonò alla Maddalena e mangiò con i peccatori; poté ascoltare dalla sua bocca le meravigliose parabole del figliol prodigo e della pecorella smarrita. Nel Cuore di Gesù palpita il Sangue della misericordia ed egli esclama: «Non sono venuto per i giusti, ma per i peccatori». E, quando la malvagità umana Lo uccide, dall'alto della croce, il Dio della Misericordia, manda un grido di misericordia: «Padre, perdona loro!». Quella voce non si è spenta. Purtroppo nel mondo ogni istante si rinnova la colpa e fortunatamente ad ogni colpa, il Sangue di Gesù grida: «Misericordia!» «Adesso capisco, scrive santa Bartolomea Capitanio, come possa sussistere il mondo e non sia sprofondato per l'enormità dei peccati che in esso si commettono: il Sangue di Gesù e le sue piaghe gridano continuamente misericordia». Quale consolazione per noi! Se non fosse per il Sangue di Gesù, da quanto tempo saremmo dannati! Ma che uso abbiamo fatto della misericordia del Signore? Per carità, non ne abusiamo perché se grande è la sua misericordia per i peccatori, tremenda è la sua giustizia per chi la calpesta.
ESEMPIO
Vi sono state sempre al mondo anime sante che si sono offerte vittime per allontanare i castighi di Dio dalla povera umanità. Una di queste fu S. Maria Maddalena de' Pazzi, nobile fiorentina. Fu devotissima del Prez.mo Sangue e condusse una vita d'aspra penitenza e di continua preghiera. Moltissime volte al giorno faceva l'offerta del Divin Sangue all'Eterno Padre, per ottenere misericordia per i peccatori. Le apparve un giorno Gesù coperto di sangue ed ella gli chiese di poter soffrire le sue stesse pene. Gesù le disse: «Il mio Sangue non cerca vendetta come quello di Abele, ma soltanto misericordia. Esso lega le mani alla Giustizia Divina!». Allora la santa rispose: «Mi coprirò col tuo Sangue, o Gesù, e Dio non vedrà i miei peccati». Quante volte si dice: «Cosa fanno i frati e le suore, chiusi in ozio nei conventi?» Pregano, pregano notte e giorno per noi. Guai se non ci fossero! Se non salisse a Dio la loro continua preghiera, unita a quella di Cristo, chi implorerebbe pietà per noi?
Fioretto. - Mi esaminerò per vedere che uso ho fatto io della misericordia di Dio. Se ne avrò abusato domanderò perdono.
Giaculatoria.- «O Padre misericordioso, odi la voce del Sangue del nostro Salvatore Gesù, che a te grida dalla croce a nostro favore, e per noi domanda misericordia» (S. Bernardo).”
"14° giorno: Il sangue della misericordia."
14° giorno: Il sangue della misericordia
http://www.stellamatutina.eu/14-giug...-misericordia/
Radio Spada | Radio Spada ? Tagliente ma puntuale
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Edizioni Radio Spada - Home
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“14 luglio 2018: San Bonaventura da Bagnoregio, vescovo, confessore e dottore della Chiesa.
San Bonaventura, nacque a Bagnoregio, nel Lazio, probabilmente nel 1218 o nel 1221. Studiò a Parigi e durante il suo soggiorno in Francia, entrò nell'Ordine dei Frati Minori. In Francia insegnò teologia all'Università di Parigi e formò intorno a sè una reputatissima scuola.
Nel 1257 venne eletto generale dell'Ordine francescano, carica che mantenne resse per diciassette anni con impegno al punto da essere definito secondo fondatore dell'Ordine.
Durante il suo generalato furono pubblicate le "Costituzioni narbonesi", su cui si basarono tutte le successive costituzioni dell'Ordine.
Tra le opere scritte da San Bonaventura, numerose quelle di carattere teologico e mistico ed importante la "Legenda maior", biografia ufficiale di San Francesco, a cui si ispirò Giotto per il ciclo delle Storie di San Francesco.
Fu nominato vescovo di Albano e cardinale. Partecipò al II Concilio di Lione, il quale, grazie anche al suo contributo, segnò un riavvicinamento fra Chiesa latina e scismatici greci. proprio durante il concilio, morì a Lione, il 15 luglio 1274.”
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“Il 14 luglio 939 Papa Stefano IX viene esaltato al Sommo Pontificato.”
“[L'ALTRO 14 LUGLIO] Il 14 luglio 1555 Papa Paolo IV Carafa rinnova alcune interdizioni legislative sugli ebrei dello Stato Pontificio con la bolla "Cum nimis absurdum".”
“Nella "festa" della rivoluzione francese Radio Spada rende pubblico omaggio al piccolo Beato Andrea Da Rinn, martire, vittima di omicidio rituale ebraico il 12 luglio 1462. A testimonianza della falsità dei "valori" del 1789.”
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“In memoria del Campione e Martire della Controrivoluzione, Jacques Cathelineau, passato alla gloria eterna il 14 luglio 1793, quarto anniversario della satanica Rivoluzione del 1789.
«Dio ci ha chiesto di combattere perché non avevamo altro mezzo per affermare la nostra fede. Ma non è certo che otterremo la pace religiosa con le armi. Il sangue che si versa per Dio non è mai perso. Con quello di Cristo serve alla redenzione del mondo».”
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AVE MARIA!!!
PREZIOSISSIMO SANGUE DI NOSTRO SIGNOR GESÙ CRISTO, MISERERE NOBIS!!!
Luca, Sursum Corda - Habemus Ad Dominum!!!