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  1. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da Max6thetop Visualizza Messaggio
    C'è molto da riflettere: il paese soffre di una produttività del lavoro inferiore alla media europea (per non parlare degli stati uniti e dei paesi in via di sviluppo favoriti da bassi costi di produzione e manodopera).
    Non ci sono molte soluzioni: per mantenere una spesa ai nostri livelli il sistema produttivo dovrebbe essere nettamente + produttivo ma questo non avviene sia perchè investiamo meno in ricerca scientifico tecnologica, sia perchè le imprese spessissimo non si possono permettere ingenti fondi di investimento x la ristrutturazione, l'innovazione dei processi industriali e/o la differenziazione di prodotti e/o di settore, sia perchè lavoriamo meno ore dei nostri competitori economici
    Il problema e' proprio la produzione , troppa gente in Italia e' improduttiva e altri si fanno un mazzo da paura. O lavoarato all'estero vi garantisco che nessuno li lavora 1 minuto in piu del dovuto pero hanno degli ammortizato sociale che da noi ci sogniamo,basta con questa panzana dell'impossibilita' di essere licenziati, e' una disgrazia per la societa', e' la morte professionale, e la fine della competizione, al fine della qualita' del lavoro, la mortificazione di chi invece deve sudarsi giorno per giorno il suo stipendio e che deve mantenere invece chi non ha motivo di impegnarsi al minimo della decenza.

  2. #12
    Max6thetop
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    Citazione Originariamente Scritto da roby68 Visualizza Messaggio
    Il problema e' proprio la produzione , troppa gente in Italia e' improduttiva e altri si fanno un mazzo da paura. O lavoarato all'estero vi garantisco che nessuno li lavora 1 minuto in piu del dovuto pero hanno degli ammortizato sociale che da noi ci sogniamo,basta con questa panzana dell'impossibilita' di essere licenziati, e' una disgrazia per la societa', e' la morte professionale, e la fine della competizione, al fine della qualita' del lavoro, la mortificazione di chi invece deve sudarsi giorno per giorno il suo stipendio e che deve mantenere invece chi non ha motivo di impegnarsi al minimo della decenza.
    L'essere umano non si responsabilizza se non per imposizione e necessità, l'uomo non dimostra impegno per andare oltre l'ostacolo se esso non si presenta.
    Prendiamo gli USA? la competizione nel mondo del lavoro è forte e la facilità di licenziare maggiore, il mercato è flessibile e tutto questo facilita da un lato l'ingresso nel mondo del lavoro, dall'altro stimola la creatività e la produttività del lavoro dell'individuo che x mantenere il proprio posto deve sbattersi il culo, e questo va anche a favore dell'impresa e della sua competitività, della sua capacità di far profitti e razionalizzare i costi, fare investimenti e creare posti di lavoro.
    Chi perde nella competizione e perde il lavoro di fatto beneficia di ammortizzatori sociali mooolto + estesi rispetto ai nostri e questi aiutano la transizione verso la ricerca di un nuovo posto e l'assunzione seguente.
    Negli USA è visto cm normale cambiare lavoro diverse volte nella vita e la conceazione del lavoro e della vita stessa non è statica cm la nostra ma dinamicità e competizione, movimento e rotura con il passato (merito di tutti questi fattori e della cultura calvinista).
    Qui da noi fatichiamo ancora ad uscire dalla rigidità del mercato del lavoro, si sono fatti passi avanti con la treu e la biagi va rivista di sicuro ma la difficoltà di licenziamento è un problema x l'imprenditore che deve sobbarcarsi lungaggini burocratiche (anche in termini di costi non solo di tempo) x licenziare chi lavora male, e quando si perde il lavoro la protezione sociale permane scarsa...il nostro paese non può essere competitivo perchè la nostra mentalità è avversa alla competizione, quella che guida i tedeschi e sopratutto gli inglesi è già differente in modo molto rilevante.

  3. #13
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    Citazione Originariamente Scritto da Myrddin-Merlino Visualizza Messaggio
    Incredibile: i solidali con i giovani vogliono far lavorare di più chi già lavora.



    Gran bella solidarietà intergenerazionale degli anticomunisti: vogliono far lavorare allo sfinimento, con la più alta età possibile chi già lavora, e con una giravolta degna di Goebbels, il teorico nazista per il quale la menzogna ripetuta diventa una verità, affermano che chi rifiuta di lavorare di più non è solidale con i giovani.

    Vediamo di capire, se si lavora di più quali posti di lavoro si libereranno per i giovani?
    E' esatattamente il contrario di quel che affermano i propagandisti confindustriali: se si lavora più a lungo viene meno la solidarietà intergenerazionale, perchè ci saranno meno posti di lavoro per i giovani e diminuirà anche la produttività del paese, affidata a lavoratori in molti casi stanchi e logorati.

    E' semplice, ma non per chi semina menzogne.

    infatti è molto semplice....

    un capezzolone vorrebbe fare la pure marcia dei giovani...è pazzo.. poi detto da quelle facce...

  4. #14
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    Citazione Originariamente Scritto da Max6thetop Visualizza Messaggio
    L'essere umano non si responsabilizza se non per imposizione e necessità, l'uomo non dimostra impegno per andare oltre l'ostacolo se esso non si presenta.
    Prendiamo gli USA? la competizione nel mondo del lavoro è forte e la facilità di licenziare maggiore, il mercato è flessibile e tutto questo facilita da un lato l'ingresso nel mondo del lavoro, dall'altro stimola la creatività e la produttività del lavoro dell'individuo che x mantenere il proprio posto deve sbattersi il culo, e questo va anche a favore dell'impresa e della sua competitività, della sua capacità di far profitti e razionalizzare i costi, fare investimenti e creare posti di lavoro.
    Chi perde nella competizione e perde il lavoro di fatto beneficia di ammortizzatori sociali mooolto + estesi rispetto ai nostri e questi aiutano la transizione verso la ricerca di un nuovo posto e l'assunzione seguente.
    Negli USA è visto cm normale cambiare lavoro diverse volte nella vita e la conceazione del lavoro e della vita stessa non è statica cm la nostra ma dinamicità e competizione, movimento e rotura con il passato (merito di tutti questi fattori e della cultura calvinista).
    Qui da noi fatichiamo ancora ad uscire dalla rigidità del mercato del lavoro, si sono fatti passi avanti con la treu e la biagi va rivista di sicuro ma la difficoltà di licenziamento è un problema x l'imprenditore che deve sobbarcarsi lungaggini burocratiche (anche in termini di costi non solo di tempo) x licenziare chi lavora male, e quando si perde il lavoro la protezione sociale permane scarsa...il nostro paese non può essere competitivo perchè la nostra mentalità è avversa alla competizione, quella che guida i tedeschi e sopratutto gli inglesi è già differente in modo molto rilevante.

    Sono al 100% con te, io invidio alcuni miei amici Americani che quando gli gira il ca.... si licenziano vanno 6-12 mesi in giro per il mondo, tornano a casa ed in poco tempo rientrano nel mercato del lavoro senza problemim flessibilita' in uscita, flessibilita in entrata: un colloquio di 20 minuti una stretta di mano e sei assunto....SI, MA ASSUNTO DIRETTAMENTE SENZA TUTTI STI CAZZO DI CONTRATTI STRANI CHE ABBIAMO NOI SONO PER AGGIRARE L'IMPOSSIBILITA DI LICENZIARE, LAVORO IN SUBAPPALTO, CO.CO.PRO. che ingrassano tante persone che lucrano sul lavoro di altri senza valore aggiunto.
    Purtroppo la gente non si rende conto di come andrebbe meglio cambiando le regole e si barrica dietro stupidaggini ideologiche (art. 18) senza senso buone solo per giustificare la presenza di un sindacato inutile.

  5. #15
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    Citazione Originariamente Scritto da Airbus A-380 Visualizza Messaggio
    se siamo il paese con la più bassa percentuale di occupazione d'europa, anche se si liberano posti facendo andare in pensione giovani i fancazzisti col contratto indeterminato praticamente non licenziabili, ci sarà cmq un costo abnorme sulle spalle delle nuove generazioni, non è cmq giusto nemmeno questo.

    in tutti i paesi civili ormai si va in pensione minimo a 60 anni.....in Italia 57....


    io vorrò vedere cosa succederà in questo paese tra 40 anni....nessuno ci sta pensando


    l'unico motivo per cui si sta andando avanti è che i giovani vivono in casa dei genitori o che i genitori usino la loro liquidazione per comprargli casa...quando anche questa risorsa andrà perduta e la gente che oggi ha 20-30 anni ne avrà 70 , senza pensione e senza possibilità di aiutare i figli, voglio proprio vedere dove andiamo a finire.....

    ma si sa l'italia ha sempre ragionato nel breve periodo (e già si vedono i risultati), mai nel lungo....tra 40 anni la situazione sarà disastrosa


    ma tanto i politici attuali belli paraculati e ultrasessantenni, che vuoi che gliene freghi di ciò che succederà tra 40 anni??
    L'inps è sempre stata in attivo nonostante si accolli spese non sue, nonostante l'evasione e nonostante il fatto che le aziende tentino sempre di più di dare contratti senza contributi ai suoi giovani. E' stata in passivo per un breve periodo tra il '92 e il 2005 e poi è tornata in attivo...è sopra di 3,5 mld di euro.
    Possibile che se una cosa va bene bisogna per forza cambiarla?
    E il futuro?
    Basta con le solite scemenze del paese che va invecchiando...la verità è che la proporzione tra lavoratori e pensionati è sempre più in favore dei lavoratori, nonostante il padronato che afferma il contrario.
    Eliminiamo le altre storture, eliminiamo il prelievo che ogni anno lo Stato fa all'Inps (nonostante il quale le casse sono comunque in attivo).
    Per una volta, per UNA volta che siamo messi meglio degli altri paesi, dobbiamo per forza andar loro dietro?
    Già ci sono 1000 morti sul lavoro ogni anno
    Già si fanno orari di lavoro più alti rispetto agli altri paesi
    Già è difficile trovare un lavoro decente e stabile
    Già stanno cercando di toglierci il tfr (che è SALARIO)
    Già stanno cercando di toglierci quanti più contributi possibili per il nostro futuro...
    ...ora vuoi pure che si lavori più a lungo?
    Ma questo è accanimento!!

  6. #16
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    Citazione Originariamente Scritto da roby68 Visualizza Messaggio
    Il problema e' proprio la produzione , troppa gente in Italia e' improduttiva e altri si fanno un mazzo da paura. O lavoarato all'estero vi garantisco che nessuno li lavora 1 minuto in piu del dovuto pero hanno degli ammortizato sociale che da noi ci sogniamo,basta con questa panzana dell'impossibilita' di essere licenziati, e' una disgrazia per la societa', e' la morte professionale, e la fine della competizione, al fine della qualita' del lavoro, la mortificazione di chi invece deve sudarsi giorno per giorno il suo stipendio e che deve mantenere invece chi non ha motivo di impegnarsi al minimo della decenza.
    Questa è una delle tante panzane messe in circolo dai confindustriali (noti fancazzisti, peraltro...guadagnano un tot al mese per ogni partecipazione a CdA che sanciscono fallimenti su fallimenti speculando su di essi...)
    che non mi vengano a parlare di "impegno"

  7. #17
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    wiseman si lavora più che altri paesi perchè:

    1 c'è poca gente che lavora
    2 la qualità del lavoro è bassissima


    Basta con le solite scemenze del paese che va invecchiando...la verità è che la proporzione tra lavoratori e pensionati è sempre più in favore dei lavoratori, nonostante il padronato che afferma il contrario.

    l'unica differenza è che ora bene o male lavorano tutte le donne, invece all'epoca degli attuali pensionati il paese era come l'arabia saudita con le donne praticamente escluse da qualsiasi lavoro e dedite solamente a fare le serve dei mariti
    ah, se oggi avviene il contrario è solo per una questione di necessità: perchè se no non si mangia, ma avendone la possibilità la più alta aspirazione per le donne italiane è quella di essere mantenute dal marito (basta vedere i sondaggi)

  8. #18
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    C'è poca gente che lavora perchè le condizioni di lavoro sono pessime
    La qualità del lavoro è bassissima perchè non esiste imprenditoria ma solo piccolo, piccolissimo cabotaggio tranne poche eccezioni.

    Le donne lavorano, bene, buon per loro, così dovrebbe essere...ma questo che significa? Nell'ottica della discussione che cosa c'entra?
    I lavoratori fanno già abbastanza...chiedere continuamente a loro di fare sacrifici è indecente.

  9. #19
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    Citazione Originariamente Scritto da wiseman Visualizza Messaggio
    C'è poca gente che lavora perchè le condizioni di lavoro sono pessime
    La qualità del lavoro è bassissima perchè non esiste imprenditoria ma solo piccolo, piccolissimo cabotaggio tranne poche eccezioni.

    ....
    E ci macherebbe pure: bisognerebbe farsi un culo così impegnarsi darsi da fare ...per ingrassare i nostri politici che ogno anno si prendono oltre il 50% di quello che produciamo?
    Meglio vivere di qualche sussidio e vicinanza al potere politico

  10. #20
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    Citazione Originariamente Scritto da Myrddin-Merlino Visualizza Messaggio
    Incredibile: i solidali con i giovani vogliono far lavorare di più chi già lavora.



    Gran bella solidarietà intergenerazionale degli anticomunisti: vogliono far lavorare allo sfinimento, con la più alta età possibile chi già lavora, e con una giravolta degna di Goebbels, il teorico nazista per il quale la menzogna ripetuta diventa una verità, affermano che chi rifiuta di lavorare di più non è solidale con i giovani.

    Vediamo di capire, se si lavora di più quali posti di lavoro si libereranno per i giovani?
    E' esatattamente il contrario di quel che affermano i propagandisti confindustriali: se si lavora più a lungo viene meno la solidarietà intergenerazionale, perchè ci saranno meno posti di lavoro per i giovani e diminuirà anche la produttività del paese, affidata a lavoratori in molti casi stanchi e logorati.

    E' semplice, ma non per chi semina menzogne.
    Esiste una cosa che si chiama allargamento della domanda.
    Che comporta una necessità di aumento della produzione.
    Che implica una richiesta di nuovi posti di lavoro.
    Quindi questo post non ha senso.

 

 
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