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  1. #81
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    Citazione Originariamente Scritto da JohnPollock Visualizza Messaggio
    Due scosse: 7 morti e oltre 800 feriti. Nessun rischio tsunami
    La regione più colpita è Niigata, nel nord-ovest del paese

    Giappone, è allarme dopo il sisma
    perdite radioattive da una centrale


    Secondo i tecnici la fuga non dovrebbe causare impatti negativi sull'ambiente




    Operazioni di soccorso a Niigata, la regione colpita dal terremoto in Giappone

    TOKYO - La terra trema in Giappone. Due terremoti, entrambi con un intensità di 6,8 gradi della scala Richter, hanno colpito il Sol levante nel giro di poche ore. Il primo è stato registrato questa mattina nella regione di Niigata, situata nel nord-ovest dell'arcipelago nipponico. Il secondo è stato avvertito questo pomeriggio nel Mar del Giappone, al largo di Kyoto.

    La situazione più grave è nella regione di Niigata. Alla prima scossa ne sono seguite altre di assestamento, la più forte delle quali ha raggiunto una magnitudo di 5,6. Il bilancio delle vittime, ancora provvisorio, è di sette morti e oltre 800 feriti. Il sisma ha scatenato un allarme tsunami, subito rientrato, e ha innescato un incendio nella centrale nucleare di Kashiwazaki-Kariwa, la più grande del mondo. Il pericolo radioattivo, dapprima smentito, sembra tornato di attualità.

    L'incendio è avvenuto in un trasformatore di elettricità, e le fiamme sono state prontamente spente. In un primo momento la compagnia elettrica Tepco aveva escluso qualsiasi pericolo, perché "il fuoco si è sviluppato in un trasformatore che non è vicino ai cinque reattori, i quali a loro volta si sono automaticamente fermati durante il terremoto". Un portavoce della stessa Tepco più tardi ha parlato di "un reattore che ha perso dell'acqua contenente materiali radioattivi". Tuttavia la fuga sarebbe al di sotto dei livelli che possono avere un impatto negativo sull'ambiente.

    Il terremoto, uno dei più forti degli ultimi anni, ha fatto oscillare a lungo i grattacieli di Tokyo. L'epicentro è stato localizzato a 17 chilometri di profondità, nel Mar del Giappone, al largo delle coste della provincia di Niigata. Zona che il 23 ottobre del 2004 fu teatro di un sisma di intensità ancora maggiore, 7,3 gradi Richter, che provocò 65 morti e 3.000 feriti.


    La scossa, avvenuta alle ore 10:13 locali (le 03:13 in Italia), ha causato delle onde alte circa 50 centimetri. L'agenzia meteorologica giapponese aveva lanciato l'allerta 'tsunami' per la zona dell'isola di Sado, nel mar del Giappone, ma l'allarme è subito rientrato.

    La città più colpita dal terremoto è stata quella di Kashiwazaki, 250 chilometri a Nord-Ovest di Tokyo. Le sette vittime sono tutte anziane. Due donne ultraottantenni sono rimaste travolte dal crollo della loro casa in legno. Più di 800 persone sono state portate in ospedale per essere soccorse.

    I danni del sisma sono ingenti. 25.000 case sono rimaste prive di elettricità. Circa 300 edifici, per lo più in legno, sono stati completamente distrutti, e quasi ottomila persone hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni. I treni a grande velocità Shinkansen sono stati fermati su diverse linee e l'aeroporto di Niigata è stato chiuso per controllare eventuali danni subiti alle piste. Molte strade locali sono state chiuse al traffico.

    Il governo giapponese ha attivato una cellula di crisi. Il premier Shinzo Abe, che si trovava a Nagasaki per la campagna elettorale, in vista delle elezioni per il Senato del 29 luglio, è subito rientrato a Tokyo. Ha poi visitato un centro di evacuazione di Kashiwazaki, promettendo un impegno immediato del governo "per ripristinare servizi essenziali quali il gas e l'elettricità".

    (16 luglio 2007)

    http://www.repubblica.it/2007/07/sez...terremoto.html

    Parli troppo presto, e solo per dimostrare la tua tesi usi argomenti non verificati. Intanto vediamo se ci saranno pericoli per l'ambiente o per le persone. In caso contrario ti rimangi tutto..

  2. #82
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    Citazione Originariamente Scritto da testadiprazzo Visualizza Messaggio
    L'uranio viene importato..l'unica autarchia è con il sole e il vento..usati in modo parco...perchè l'autarchia implica somma moderazione..in tutte le cose..
    Questo concetto di autarchia per quanto riguarda l'energia è inutile..se tutto il resto è importato..
    Quoto.

  3. #83
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    Li dove ho inalzato mura solide a difesa dell'agressore Socialista. Li dove la strada ha il mio nome. Li dove ho costruito una torre bene armata in difesa della Libertà. Li dove sono Sovrano e i messi dello Stato non sono i benvenuti.
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    Citazione Originariamente Scritto da willyI Visualizza Messaggio
    Parli troppo presto, e solo per dimostrare la tua tesi usi argomenti non verificati. Intanto vediamo se ci saranno pericoli per l'ambiente o per le persone. In caso contrario ti rimangi tutto..
    Io mi rimangio ciò che mi pare, rosso.

  4. #84
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    Citazione Originariamente Scritto da testadiprazzo Visualizza Messaggio
    L'uranio viene importato..l'unica autarchia è con il sole e il vento..usati in modo parco...perchè l'autarchia implica somma moderazione..in tutte le cose..
    Questo concetto di autarchia per quanto riguarda l'energia è inutile..se tutto il resto è importato..
    Ah, il Duce!
    A quei tempi facevamo praticamente tutto con l'idroelettrico, ma ci bastavano 40TWh/anno, non 330 come adesso.
    Le case popolari il riscaldamento nemmeno ce lo avevano (d'inverno ti tenevi il cappotto), così come non avevano la vasca da bagno (i ragazzini e le donne si lavavano nella tinozza, i maschi di casa ai bagni pubblici), o l'ascensore (a pedagna! faceva bene alle coronarie.
    La lavatrice era sostituita dalle "fontane" (ma c'era la piaga delle "lavannare", le donne che per mestiere lavavano i panni dei benestanti, le hai viste mai le mani di qualcuna?).
    Però i "lotti" erano giardini (lo sono ancora adesso, ma all'epoca c'era proprio il giardiniere), con i campi da gioco con la sabbia per i bambini e il campicello da calcio per gli adolescenti, tutti i lotti. (E loro erano contenti, perchè finalmente ce l'avevano, una casa)
    All'epoca gli uomini erano "ommini". Mio nonno aveva sei figli, ed era socialista e antifascista (e figuriamoci se era fascista che combinava!) (p.s. Era "antifascista" quando c'era "lui", erano cazzi!) (però aveva anche i suoi lati buoni: malandrini e delinquenti avevano "la vita impossibile")
    La solidarietà era qualcosa per noi inimmaginabile: quando morì mia nonna, nel 1942, lasciando sei figli da 18 a 4 anni, la "comare" (cioè la vicina) che già ne aveva tre dei suoi se ne è cresciuti nove, come se fosse stata la cosa più naturale di questo mondo.
    Le scuole erano qualcosa di grandioso: mio padre ha fatto l'asilo in un giardino incantato (esiste ancora oggi), e alle elementari aveva un maestro "fascista", convinto. Quando scoppiò la guerra d'Africa ritenne suo dovere mostrare agli scolari i doveri verso la Patria andando volontario: li mise in fila, li abbracciò e li baciò uno a uno, e lasciò la vita "per l'Idea".
    Insomma, ai pochi TWh corrispondeva una italietta semplice e frugale: mia madre diceva, eravamo poveri ma stavamo proprio bene!
    Noi, ci sapremmo vivere?
    E soprattutto, ha senso coltivare le nostalgie per un tempo passato, antico?


  5. #85
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    Giappone: nuova fuga radioattiva

    Scoperta altra falla nell'impianto


    Nuovo allarme nella centrale atomica giapponese di Khasiwazaki-Kariva, l'impianto nucleare più grande al mondo colpito lunedì dal duplice sisma che ha investito il nord-ovest del Paese. L'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Industriale e Nucleare ha annunciato che è stata scoperta una nuova fuga radioattiva. L'ente di controllo ha però aggiunto che la dispersione non è tale da nuocere alla popolazione o all'ambiente.

    Nel filtro di uno dei sette reattori di cui l'impianto è dotato è stato infatti localizzato iodio-129, sostanza fissile che vi era già stata riscontrarata in precedenza. La centrale si trova, infatti, a soli 9 chilometri dall'epicentro del terremoto di magnitudo 6,8 sulla scala Richter che ha fatto una decina di morti e oltre mille feriti.
    La forte scossa ha provocato un incendio in uno dei trasformatori facendo riversare 1,2 metri cubi di acqua leggermente radioattiva nel mare del Giappone. La centrale che non è stata concepita per resistere a un sisma tanto potente, è stata chiusa dalle autorità nipponiche per un periodo indeterminato: secondo alcuni giornali, che riportano fonti governative, si parla di almeno un anno.
    In base alle ultime indicazioni del gestore - l'industria elettrica Tepco, principale fornitore di energia per la zona di Tokyo - gli impianti di Kashiwazaki-Kariwa sono stati progettati per resistere a un'accelerazione orizzontale massima di 273 gal, mentre quella del sisma è stata di 680 gal. Sebbene non abbiano esposto la popolazione ad alcun rischio di rilievo, i danni subiti dalla centrale assieme alla persistenza delle tracce di iodio appaiono destinati ad accentuare le preoccupazioni dell'opinione pubblica nell'unico Paese al mondo ad avere subito bombardamenti atomici.
    In Giappone esistono una cinquantina di centrali atomiche, la cui costruzione è stata spesso oggetto di proteste di gruppi antinucleari. Nelle ultime ore i vertice delle imprese che gestiscono gli impianti nucleari hanno lasciato intendere che potrebbero accelerare i piani per rivedere la sicurezza di tutte le centrali del Paese: è un complesso iter che fu avviato dopo il catastrofico terremoto di Kobe nel 1995 e che al ritmo attuale potrebbe richiedere ancora tre anni e mezzo: è comunque probabile che il governo intervenga sollecitamente per accorciare i tempi in proposito, anche in vista di un importante appuntamento elettorale fra una decina di giorni.

    http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/a...lo371479.shtml

 

 
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