La procura di Caltanissetta riapre l'inchiesta sulla strage del 1992.
Strage di via d'Amelio: coinvolti i servizi segreti.
Nuove ipotesi aggiaccianti sull'attentato che costò la vita al giudice Borsellino ed alla scorta.
Roma, 18 lug. - Sono passati quindici anni dal 19 luglio 1992 e dalla morte di
Paolo Borsellino, il magistrato siciliano che indagò sulla morte di
Giovanni Falcone, Francesca Morbillo e della scorta nella strage di Capaci. E proprio in questi giorni è stato aperto dalla procura di Caltanissetta un fascicolo riguardante il probabile coinvolgimento di persone legate agli
apparati deviati dei servizi segreti nella strage di via D'Amelio. È il procuratore aggiunto, Renato Di Natale, a coordinare l'inchiesta sui mandanti occulti della strage che, secondo l'ipotesi degli inquirenti, potrebbe rivelare tra i suoi protagonisti apparati deviati dei servizi segreti. Una pista di indagine non nuova, ma già accantonata e ora ripresa dagli investigatori in seguito a nuovi input d'indagine che derivano dal telecomando utilizzato dagli attentatori per far ‘brillare’ l’auto che provocò la strage, al quale pare collegato anche un imprenditore palermitano.
Di apparecchi simili rinvenuti in un casolare a disposizione di
Giovanni Brusca nelle campagne di San Giuseppe Jato si era già parlato nell’aprile del 2006 nel corso di un vertice alla Dna al quale erano presenti i magistrati di Palermo, Caltanissetta e Catania. E proprio due consulenti della Procura Etnea sono indagati a Caltanissetta per associazione mafiosa e concorso in strage, perché sospettati di essere coloro che procurarono i telecomandi.
I processi che si sono svolti in passato hanno condannato gli esecutori materiali della strage, ma chi ha premuto il pulsante che ha fatto saltare in aria Borsellino e gli agenti di scorta ancora non ci è dato sapere.
L’attenzione dei Pm di Caltanissetta si sarebbe anche concentrata sulla presenza anomala di un poliziotto sul luogo della strage poco dopo l’esplosione dell’autobomba, agente che era stato trasferito a Firenze prima della strage perché scoperto tramite una intercettazione a rivelavre alcune notizie relative ad indagini su un traffico di droga.
Veronica Squizzato