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  1. #1
    brescianofobo
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    L'uomo dell'anno 1986 è: Romano Prodi !

    Il Mondo, 29 dicembre 1986
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    Pag. 056



    promossi & bocciati
    i primi classificati nel sondaggio promosso dal Mondo su chi e' salito piu' in alto nel campo della politica, affari, finanza. nelle tabelle: i nomi dei personaggi.


    sondaggio . i leader del 1986

    Il Mondo ha chiesto ad autorevoli opinion leader chi nell' 86 piu' e' salito o sceso in politica , affari , finanza . Dal sondaggio sono usciti i dieci uomini dell' anno , quelli che (nel bene e nel male) hanno fatto i salti piu' lunghi in potere e popolarita' . I primi classificati sono riportati nelle foto , gli altri nove (per quanto di calibro molto diverso) in ordine alfabetico Nel Palazzo . Giuliano Amato , sottosegretario alla presidenza del consiglio e braccio destro di Bettino Craxi , e' l' uomo politico dell' anno , quello che piu' di tutti viene considerato in ascesa . 48 anni , studioso di problemi istituzionali , e' approdato nel 1983 a palazzo Chigi come consigliere del principe . E si e' conquistato sul campo tutti i galloni . Il 1986 lo ha definitivamente consacrato come leader . Non e' stato invece un anno fortunato per Giovanni Spadolini , segretario del Pri . Perche' i parlamentari interpellati lo hanno ritenuto in discesa ? Probabilmente per la crisi del reaganismo , di cui il sessantunenne professore fiorentino rappresenta in qualche modo la faccia italiana . Ma anche per la correzione in senso piu' filosocialista che il Pri ha impresso di recente alla propria linea , sconfessando implicitamente la precedente posizione del segretario un po' piu' vicina alla Dc . In giro per il mondo . Sale piu' di tutti Michail Gorbaciov , scende piu' di tutti Ronald Reagan : non e' gia' un dato sufficiente , questo del parere degli esperti di politica internazionale , per definire il 1986 un anno storico ? Senza , naturalmente , che questo significhi un buon anno , visto che le indubbie aperture di Gorbaciov avranno bisogno di una lunga verifica , mentre l' improvviso crollo dell' inquilino della Casa Bianca appare fin da ora disastroso : ne van di mezzo la credibilita' del paese leader dell' occidente e i suoi rapporti coi paesi alleati .

    Nell' industria . Vince Romano Prodi . Il presidente dell' Iri e' stato scelto innanzitutto per il successo nella vendita dell' Alfa Romeo (che e' all' origine anche della " promozione " di Cesare Romiti e di Vittorio Ghidella) . Ma al professore bolognese e' anche riconosciuto il merito di aver fatto voltare pagina all' istituto di via Veneto . Con l' unica eccezione dell' acciaio , suo tallone d' Achille (e non a caso Sergio Magliola e' dato tra chi scende) , l' Iri di Prodi non e' piu' il carrozzone di una volta . Punta sui settori nuovi , dalle telecomunicazioni all' aeronautica , e sta risanando i conti .

    Diverso e' il discorso per l' Efim . I dissidi interni e le disavventure economiche hanno portato il suo presidente , il quarantaduenne Stefano Sandri , a essere considerato il fanalino di coda dell' Italia industriale . A piazza Affari . E un coro unanime . Nell' anno del boom della Borsa , e' Raul Gardini , leader del gruppo Ferruzzi , a meritarsi la palma di finanziere in piu' rapida crescita . Una raffica di aumenti di capitale e di nuove quotazioni , blitz sullo zucchero europeo e sulle assicurazioni , e infine la scalata alla Montedison , hanno fatto di lui il personaggio dell' anno . Di converso e' la sconfitta di Enrico Cuccia nello scontro con Mario Schimberni sulla vicenda Montedison Fondiaria a porre l' anziano consigliere di Mediobanca nel fondo della lista . Curiosamente , Schimberni appare due volte nella classifica , sia in salita sia in discesa . Dipende dalla diversa valutazione che viene data sugli esiti dello scontro in cui e' stato al centro il presidente di Foro Buonaparte .

  2. #2
    Prodi&Berlusconi
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    X L'amministrazione:
    Non sarebbe il caso di inserire un numero massimo di 3D/utente al giorno?

  3. #3
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    brunik, forse l'hai già fatt ma sarebbe interessante sapere i dettagli della vendita di prodi dell'alfa romeo alla fiat, dato che è opinione comune che fu "svenduta"

    la realtà?

  4. #4
    brescianofobo
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    Fu venduta a 1050 miliardi rateizzabili in 5 anni oltre all'accollo di 800 miliardi di debiti da parte della Fiat e l'impegno di investire 3000 miliardi per ristrutturarla, l'Alfa Romeo perdeva 400 miliardi l'anno.

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da Airbus A-380 Visualizza Messaggio
    brunik, forse l'hai già fatt ma sarebbe interessante sapere i dettagli della vendita di prodi dell'alfa romeo alla fiat, dato che è opinione comune che fu "svenduta"

    la realtà?
    E tu la realtà la chiedi a Brunik......fatti un giro ad Arese e parla con ciò che rimane degli operai dell'Alfa oppure molto semplicemente fai una richerchina su internet e ti accorgerai senza fatica di quali siano le opinioni più diffuse circa la "brillante" operazione che venne fatta....

  6. #6
    Prodi&Berlusconi
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    Citazione Originariamente Scritto da brunik Visualizza Messaggio
    Fu venduta a 1050 miliardi rateizzabili in 5 anni oltre all'accollo di 800 miliardi di debiti da parte della Fiat e l'impegno di investire 3000 miliardi per ristrutturarla, l'Alfa Romeo perdeva 400 miliardi l'anno.
    E tutti gli impegni furono onorati?
    E dell'offerta Ford si sa qualcosa?
    Il problema vero e' questo: alla luce di quanto accaduto in seguito possiamo dare la colpa a Prodi se un pezzo della storia dell'automobile italiana, punto di riferimento mondiale per sportivita' e innovazione tecnologica e' praticamente scomparso?
    O ritieni che Fiat con l'Alfa abbia fatto un buon lavoro?

  7. #7
    brescianofobo
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    l'offertta Ford era di 900 miliardi in contanti ma senza accollarsi i debiti e senza garantire investimenti

  8. #8
    brescianofobo
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    Citazione Originariamente Scritto da Generale gothic Visualizza Messaggio
    E tu la realtà la chiedi a Brunik......fatti un giro ad Arese e parla con ciò che rimane degli operai dell'Alfa oppure molto semplicemente fai una richerchina su internet e ti accorgerai senza fatica di quali siano le opinioni più diffuse circa la "brillante" operazione che venne fatta....
    l'alternativa era farla fallire, l'Alfa all'epoca era messa peggio dell'Alitalia.

    D'altronde il titolo di Uomo dell'Anno 1986 settore Industria Prodi non lo ha vinto mica a caso, le leggende sulla svendita sono state fatte partire dagli organi Fininvest nel 1995..

  9. #9
    Prodi&Berlusconi
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    Citazione Originariamente Scritto da brunik Visualizza Messaggio
    l'alternativa era farla fallire, l'Alfa all'epoca era messa peggio dell'Alitalia.
    Tu sei disposto a giurare che Ford l'avrebbe fatta fallire?
    Mio padre ha avuto un Alfa GT e una Giulia credo che se potessero si dirigerebbero automaticamente verso Prodi, per investirlo!

  10. #10
    brescianofobo
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    lunedì, 17 novembre 1986
    VARIE
    Pag. 062



    il servizio offre un resoconto dei retroscena che hanno caratterizzato le 2 settimane precedenti l' annuncio dell' accordo Alfa Romeo FIAT
    dall' articolo " la carica dei 101 " .

    Alfa Lancia: la trattativa

    Sei mesi di guerra aperta , e infine 15 giorni di guerriglia . Nelle due settimane che hanno preceduto l' annuncio di giovedi' 6 novembre , con il quale Romano Prodi ha suggellato il grande e sospirato matrimonio automobilistico fra l' Alfa Romeo e la Fiat , e' accaduto di tutto : trabocchetti , colpi bassi , diversivi e tentativi di spionaggio . Mentre al fronte gli uomini della Fiat e della Ford , manager pubblici , politici e sindacalisti si affrontavano a colpi di progetti e dichiarazioni , la guerriglia procedeva parallela , lontano da microfoni e riflettori , nella penombra di salotti e salottini piu' o meno esclusivi e riservati . Protagonisti : gli stessi condottieri della guerra dichiarata , da Prodi all' amministatore delegato della Finmeccanica , Fabiano Fabiani , da Giovanni Agnelli a Cesare Romiti , da Bettino Craxi a Ciriaco De Mita . Ma anche ufficiali sconosciuti , intermediari , plenipotenziari poco noti . E osservatori inattesi : per esempio , il presidente della repubblica , Francesco Cossiga . Della guerra si sa tutto , della guerriglia quasi nulla .

    Il Mondo e' in grado di offrire una ricostruzione , giorno dopo giorno , di questi 15 giorni nelle retrovie , forse piu' decisivi del combattimento in campo aperto .

    Venerdi' 24 ottobre . La Fiat scopre le carte presentando l' offerta di acquisto per l' Alfa . Quando Cesare Romiti e Vittorio Ghidella , alle 19 . 30 , salgono al settimo piano del palazzo della Finmeccanica ai Parioli , sanno di contare sulla quasi totalita' dei consensi politici . E vero che qualche giorno prima Bettino Craxi , dopo aver ricevuto il presidente della Ford , Donald Petersen , ha confidato a un paio di amici : " Se fossimo seri , l' Alfa a questi la daremmo subito " . Ma il giudizio suonava come apprezzamento per la capacita' americana di vendere in tutto il mondo le auto del biscione e per l' ottima impressione personale suscitata da Petersen (che per vedere Craxi aveva disdetto una cena con Margaret Thatcher ) e non come tirata d' orecchie alla Fiat . Del resto , il presidente del consiglio e' stato il primo ad appoggiare la " soluzione nazionale " . Poi e' giunto il nulla osta di Ciriaco De Mita . Insomma , sedendosi a tavola per la cena di cortesia offerta da Franco Viezzoli e Fabiano Fabiani , i manager Fiat pensano che d ' ora in poi tutto il resto sara' pura formalita' . In queste stesse ore , a Napoli , Romano Prodi incontra al festival dell' Umanita i ministri socialdemocratici Franco Nicolazzi e Pier Luigi Romita , e ammette : " Penso che per l' Alfa sia fatta " . Ma proprio nel bel mezzo della cena alla Finmeccanica , Fabiani lancia la stoccata : " Dottor Romiti , dalle vostre carte manca la cifra che offrite per l' Alfa Romeo . Ci avete preparato un letto di spine " . Romiti , colto di sorpresa : " Ma no , ma no . Vedra' che sara' un giaciglio di rose " .

    Sabato 25 . Romiti , Ghidella e Giovanni Agnelli intervengono a Torino a un convegno sul made in Italy . Romiti precisa i termini dell' offerta Fiat , compreso il pagamento delle perdite previste per l' Alfa nel prossimo triennio . " Saranno " , dice , " 1 . 500 miliardi " . Informato per telefono , Fabiani va su tutte le furie : secondo la Finmeccanica , le perdite ammonteranno solo a 400 miliardi . E la sera prima lui , Romiti , Viezzoli e Ghidella avevano convenuto di non far cenno pubblicamente alle perdite .

    Domenica 26 . De Mita e' ospite a Torino a casa Agnelli . Nel pomeriggio va allo stadio , con l' Avvocato e Romiti , ad assistere a Juventus Inter (finisce 1 a 1) . Atmosfera di relax , grandi sorrisi . Si parla un po' di tutto , ma rimanendo sulle generali : dall' Alfa Romeo alla Montedison , dalla Juve alla Rizzoli .

    Lunedi' 27 . La Finmeccanica rompe gli indugi : " L' offerta Fiat e' incompleta . Vogliamo sapere quanto sono disposti a sborsare per l' Alfa " . Torino risponde : " Applicheremo gli stessi criteri della Ford " . A Fabiani non basta . Telefona a corso Marconi : " Dovete indicare una cifra precisa " . Poi , l' amministratore delegato della Finmeccanica va al Quirinale , in udienza privata da Francesco Cossiga . Alla Fiat si vivono attimi di sconcerto . Parte per Roma una delegazione guidata da Cesare Annibaldi , responsabile delle relazioni esterne e industriali . Incontra soprattutto sindacalisti (Giorgio Benvenuto della Uil , Antonio Pizzinato della Cgil e Mario Colombo della Cisl) e uomini del Pci , il partito ancora non del tutto schierato con Torino : Luciano Lama , Eugenio Peggio , Alfredo Reichlin . Annibaldi punta sull' aspetto occupazione : " La Fiat ha preventivato un organico Alfa di 28 mila unita' , mentre il piano Ford prevede solo 18 mila dipendenti " .

    Martedi' 28 . De Mita e' irritato con Fabiani : il feeling appena ripristinato con Agnelli rischia una prematura interruzione . Intima al ministro delle partecipazioni statali , Clelio Darida , di chiedere uno slittamento del termine per la decisione , fissato dalla Ford nel 7 novembre . La proroga avvantaggerebbe la Fiat , che lamenta di avere tempi troppo stretti per calcolare il valore dell' Alfa . Fabiani non gradisce per niente l' iniziativa di Darida , e va a protestare da Prodi . Chi invece gongola e' Craxi . Il presidente del consiglio fa scrivere sull' Avanti ! un corsivo che dice : " Sarebbe un vero peccato se la strada lineare dei meccanismi e delle procedure individuati si tramutasse in un viottolo tortuoso di mezze decisioni (o mezze indecisioni) e di confusione di linguaggi . . . " .

    Mercoledi' 29 . Agnelli e Romiti volano a Roma . Il primo e' stato invitato al Quirinale da Cossiga , che vuole essere costantemente informato degli sviluppi della vicenda . Il secondo se la vede con Prodi . Romiti e' nervoso : chiede di conoscere la valutazione dell' Alfa fatta dalla Ford ; aggiunge che Alfa Romeo e Finmeccanica , sulle cifre , forniscono versioni diverse . La Fiat , ripete , e' disposta a pagare di piu' , ma vuole chiarezza . Infine rilancia con forza la disponibilita' di Torino ad acquistare subito il 100% dell' Alfa . Prodi sdrammatizza . " Dei criteri di individuazione del valore dell' Alfa si puo' riprendere a discutere " , dice . " Non vi imporremo certo le buste chiuse " . Ma sulla cifra offerta dalla Ford , non molla : i numeri restano top secret . Tuttavia si stabilisce che una delegazione Fiat torni alla Finmeccanica , per parlare di prezzo . Si tratta di Luigi Arnaudo , direttore amministrativo della Fiat auto , e di Clemente Signoroni , capo della pianificazione e controllo della Fiat holding . Prodi li affianca con uno dei suoi : Bruno Steve , responsabile pianificazione e controllo dell' Iri . Da Londra , la Ford fa sapere alla Finmeccanica che non ci saranno rinvii . Da Roma si risponde : " E tutto un equivoco . Nessuno ha mai chiesto uno slittamento dei termini " .

    Giovedi' 30 . I due emissari della Fiat avviano il supplemento di trattativa alla Finmeccanica . Da Torino viene anche espressa , in via ufficiosa , la preoccupazione che la Ford tenti un rilancio sulla questione dell' occupazione . In serata , mentre Prodi dichiara al telegiornale " non ci saranno rinvii " , Agnelli arriva a palazzo Chigi al volante della sua Thema (l' autista e' seduto a fianco , sul sedile di destra) . L' Avvocato si incontra con Arnaldo Forlani : al vicepresidente del consiglio ripete che per la Fiat l' acquisto dell' Alfa e' " questione decisiva " .

    Venerdi' 31 . Arnaudo e Signoroni tornano a Torino , per sottoporre al vertice Fiat i nuovi elementi ottenuti dalla Finmeccanica . Gli esperti della First Boston e della Arthur D . Little , le due societa' di consulenza che affiancano la finanziaria pubblica , predispongono intanto una serie di simulazioni al computer , per valutare i diversi impatti della cifra che la Fiat si accinge a offrire . Cifra che e' effettivamente in arrivo : Romiti , da Milano , al termine dell' assemblea della Gemina , fa sapere che l' importante dettaglio sara' comunicato entro 48 ore . All' altro capo dello stivale , a Napoli , il democristiano Paolo Cirino Pomicino , sempre in sintonia con gli umori Fiat , parlando ai dipendenti Alfa di Pomigliano definisce " ineccepibile " il comportamento della Finmeccanica . Insomma , di colpo il clima si rasserena : la tempesta scoppiata cinque giorni fa sembra cessare . La soluzione Fiat riprende rapidamente quota .

    Sabato 1 novembre . Migliora anche l' umore di Fabiani . Aperitivo con Cossiga , pranzo con il figlio , cena con alcuni vecchi amici : tutti appuntamenti strettamente personali per l' amministratore delegato della Finmeccanica . Con il capo dello stato , Fabiani mette a punto il programma della visita a Genova (al porto , al Secolo XIX e poi all' Ansaldo) prevista per venerdi' 7 . Proprio il giorno in cui scadra' l' ultimatum Ford . Ma Fabiani e' tranquillo : per quella data , pensa , tutto sara' finito . In testa ha gia' lo schema della decisione della Finmeccanica : se l' offerta Fiat risultera' vantaggiosa il 100% dell' Alfa passera' subito alla casa di Torino ; quest' ultima , magari , potra' ottenere un pagamento rateizzato . In questo modo si elimineranno i problemi derivanti dal conferimento della Lancia al nuovo gruppo Lancia Alfa , a cominciare dal conguaglio che la Fiat dovrebbe versare all' Iri . D' altronde , non partecipando agli utili e non pagando le perdite , l' Iri sarebbe un azionista di minoranza fasullo . Alle 20 . 30 , Arnaudo e Signoroni , i due ambasciatori Fiat , tornano a salire le scale della Finmeccanica . Hanno , in una cartellina , le famose cifre .

    Domenica 2 . Fabiani aveva programmato una gita in bicicletta con sua moglie . Invece , assieme a Viezzoli , passa buona parte della giornata a esaminare l' offerta torinese . Parla per telefono con Prodi , che trascorre il week end a casa , a Bologna . Infine , il verdetto : " La precisazione della Fiat risponde alle nostre richieste " .

    Lunedi' 3 . Torna a Roma Cesare Annibaldi per incontrare i sindacalisti . Stavolta mette sul tavolo una carta che , alla fine , si rivelera' quasi decisiva : la Fiat , a differenza della Ford interessata solo all' Alfa auto , rilevera' tutte le partecipazioni dell' Alfa Romeo . Comprese la Spica di Livorno e la Merisinter campana , due fabbriche di componenti con 2mila dipendenti , la cui sorte preoccupa non poco i sindacati . A cena con lo stato maggiore sindacale , il direttore generale dell' Iri , Antonino Zurzolo (Prodi e' ancora a Bologna) , Fabiani , Viezzoli e l' amministratore delegato dell' Alfa , Giuseppe Tramontana , non si sbilanciano sui dettagli dell' offerta Fiat . Ma ai sindacalisti preme soprattutto saperne di piu' sui riflessi sociali dell' operazione . Le assicurazioni di Annibaldi sulla sorte della Spica e della Merisinter vengono giudicate interessanti , ma non sufficienti . I capi di Cgil , Cisl e Uil chiedono un' altra garanzia : la Fiat accettera' di adottare nel nuovo gruppo Alfa Lancia le relazioni industriali previste dal protocollo Iri , come si era impegnata a fare la Ford ? I manager pubblici scuotono la testa : " E difficile che accetti . Dovrebbe poi estenderle all' intera Fiat auto " . Zurzolo e Fabiani si impegnano comunque a rivolgere alla Fiat una raccomandazione in tale senso .

    Martedi' 4 . Summit all' Iri . Viezzoli e Fabiani informano Prodi e Zurzolo della cifra che la Fiat puo' sborsare . Poiche' i consulenti non hanno ancora completato il raffronto tecnico fra le due offerte , vengono intanto stabilite le grandi linee della decisione : la Finmeccanica dara' subito alla Fiat il 100% dell' Alfa , con pagamento in cinque anni . Sempre che sia la Fiat a vincere . Ma restano davvero dei dubbi ? A dar man forte alla scelta torinese c' e' perfino la notizia che una delegazione della Spica ha varcato il portone di Montecitorio per consegnare a Nilde Iotti una petizione con 25mila firme sul futuro dell' azienda . Futuro che , appunto , puo' essere garantito se vincera' la Fiat .

    Mercoledi' 5 . Ennesima giornata romana di Romiti . Non riesce a incontrare Prodi , che e' corso a Cassino per l' inaugurazione dell' anno accademico della locale universita' . Vede pero' Darida e i ministri del tesoro , Giovanni Goria , e dell' industria , Valerio Zanone . " Ha gia' riunito il Cipi " , commentano i maliziosi , alludendo al comitato interministeriale che dovra' porre il sigillo governativo alla vendita dell' Alfa . A piedi (la sua berlina e' rimasta imbottigliata in un ingorgo) , Romiti va poi a palazzo Chigi , dove incontra Forlani e , riservatamente , il sottosegretario alla presidenza del consiglio Giuliano Amato , socialista . Piu' tardi , il telefono di Amato squilla per una chiamata importante : e' Bettino Craxi , di ritorno dall' India . Il capo del governo suggerisce di far slittare di un giorno , al suo rientro a Roma , la decisione sull' Alfa Romeo . Ma Amato lo dissuade : " Meglio rispettare i tempi " . Alle 20 , mentre i consulenti della First Boston e della Arthur D . Little consegnano a Fabiani e all' Iri il loro resoconto tecnico , Giovanni Agnelli sale in tribuna d' onore del Comunale di Torino per assistere a Juventus Real Madrid (finisce 3 a 2 per gli spagnoli , dopo i calci di rigore) .

    Giovedi' 6 . I giochi sono fatti . Due ore sono sufficienti al consiglio d' amministrazione della Finmeccanica per bocciare la Ford e promuovere la Fiat : un' offerta , finalmente lo si sa ufficialmente , di 1 . 050 miliardi pagabili in cinque anni fra il 1993 ed il 1997 per tutta l' Alfa Romeo : comprese Spica e Merisinter , le due piccole aziende che la Ford ha trascurato . Il 100% della casa del biscione esce dall' Iri subito . Renzo Rosati Vittorio Ghidella , Giovanni Agnelli e Cesare Romiti Romano Prodi e Fabiano Fabiani Bettino Craxi Clelio Darida e Donald Petersen

 

 
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