FINI: PAROLE DI D'ALEMA SUL M.O. SONO GRAVISSIME ED IRRESPONSABILI
ROMA - "Le parole di D'Alema sono gravissime e irresponsabili. E' evidente che Hamas è una organizzazione politica che come tale raccoglie vasto consenso popolare, ma è incontestabile che non ha mai ripudiato il terrorismo come strumento di lotta". Lo afferma il leader di An ed ex ministro degli Esteri Gianfranco Fini. "Lo ha praticato e lo pratica tuttora e si rifiuta di riconoscere lo Stato di Israele. Ed è per queste ragioni che l'Unione europea ha inserito Hamas nella lista delle organizzazioni terroristiche. Prodi ha il dovere di dire con chiarezza se le affermazioni di D'Alema sono condivise e sono la linea del Governo", conclude.
CASINI: SU HAMAS PRODI RIBADISCA POSIZIONE ITALIA COME UE
"Non condivido il giudizio di D'Alema su Hamas, che peraltro dovrebbe portarci a questa conclusione: o il nostro ministro degli Esteri era distratto o l'Unione Europea ha sbagliato ad inserire Hamas nell'elenco delle organizzazione terroristiche". Lo afferma il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini. "L'Italia non può avere alcun ruolo in Medio Oriente se segue questa politica ambigua del doppio binario. Spero - aggiunge Casini - che il presidente del Consiglio Prodi ribadisca che la nostra posizione è quella europea e che l'Italia non ha alcuna compiacenza verso Hamas o altri gruppi che fiancheggiano il terrorismo, anche quando vengono supportati dal consenso popolare".
BONIVER (FI): PAROLE D'ALEMA CAUSA DI INDIGNAZIONE
Margherita Boniver, deputata di Forza Italia, confessa un sentimento di "indignazione per la spettacolare apertura fatta dal nostro ministro degli esteri ad Hamas", soprattutto per "il momento scelto per farla". "Sappiamo che domani arriva in Italia Tony Blair - prosegue la parlamentare - e mi chiedo se la posizione italiana faccia parte di un sottile e sofisticato gioco diplomatico, per intenderci, un gioco delle parti concordato". Ma, aggiunge la Boniver, "se così non fosse il nostro paese si troverebbe in una posizione tale da contrapporsi alle ultime mosse del quartetto che ha finalmente resuscitato il processo di pace con l'apertura di credito politico ed economico nei confronti di Abu Mazen e l'isolamento proprio di Hamas, considerato da tutta la Ue una formazione terrorista".
CALDEROLI: IN D'ALEMA VERO VOLTO POLITICA ESTERA ITALIA
"Le dichiarazioni d'amore di D'Alema per Hamas mostrano il vero volto della politica estera di questo Governo che vuole l'Italia a braccetto con gli Hezbollah, strizzando l'occhiolino a chi si è macchiato e si macchia di terrorismo". Lo afferma Roberto Calderoli della Lega. "Sono già lontani - osserva il vicepresidente del Senato - i tempi di Prodi che abbraccia Bush e dichiara la sua amicizia per Israele nella sua recente visita a Olmert. E tornata l'epoca dei compagni che sbagliano".
Spaccata appare invece la maggioranza:
GALANTE (PDCI): BENE D'ALEMA SU HAMAS
"Le dichiarazioni rilasciate ieri dal Ministro degli Esteri D'Alema sulla impossibilità per l'Europa di escludere dalle relazioni diplomatiche il movimento di Hamas sono l'indice di una linea di condotta per la risoluzione della questione mediorientale che deve diventare patrimonio comune dell'Ue". Lo afferma Severino Galante,capogruppo del Pdci in commissione Difesa alla Camera. "Non è ipotizzabile - aggiunge - prefigurare processi di pace stabili e duraturi senza partire dal presupposto che per disinnescare la mina terroristica sia necessario coinvolgere nel dialogo politico e diplomatico tutte le parti coinvolte". "Nel difficile puzzle mediorientale - conclude Galante - pensare di escludere da questi processi movimenti popolari e legali come Hezbollah e Hamas porterebbe solo all'inutile prolungarsi della spirale di violenza".
MELLANO (RNP): SU HAMAS D'ALEMA SMENTISCE PRODI
Bruno Mellano, deputato radicale della Rosa nel pugno, sostiene che le affermazioni del ministro degli esteri Massimo D'Alema su Hamas, contrastano con le posizioni espresse dal presidente del consiglio, Romano Prodi. "Non so su che base formale e politica, sulla base di quali atti di indirizzo parlamentare o su quali orientamenti assunti dal governo nella sua collegialità, il ministro D'Alema possa decidere di riconoscere Hamas e Hezbollah", afferma Mellano, per il quale nella maggioranza prevale "una posizione che nega qualunque legittimità politica" a queste organizzazioni, e lo stesso Prodi ha "sostenuto una posizione più prudente, oltre che coerente con il ruolo di un grande paese europeo, che deve concorrere a ripristinare la pace in Medio Oriente, non limitarsi ad avere rapporti pacifici con le organizzazioni che fanno la guerra allo stato ebraico". "A quelle posizioni - conclude Mellano - è bene che l'intero esecutivo torni, senza fughe in avanti che possono compiacere solo l'onorevole Diliberto".
ANSA