Parlo a titolo puramente personale però al Senato ci vedrei bene delle proposte di legge di questo tipo:
1) Politiche del Lavoro: semplificazione con poche tipologie di contratto, flessibilità solo se fra un lavoro e l'altro vi è un adeguato sussidio di disoccupazione e una proposta formativa offerta o convenzionata con lo Stato.
2) Edilizia popolare: riqualificazione delle attuali residenze popolari e dei quartieri, tornando ad un idea umanistica di Urbanistica che veda i quartieri non dormitori ma spazi vivi dove le persone possano formare una comunità. Una casa per tutti, italiani e stranieri, ma una casa dove trionfi la dignità.
3) Nazionalizzazione delle Autostrade: le Autostrade sono un monopolio naturale. Se Manfr possiede la A1 io non posso costruire un'altra autostrada Milano-Roma parallela alla sua per fargli concorrenza. E fra un monopolio privato ed uno pubblico, ne preferisco uno pubblico.
4) Nazionalizzazione delle Reti: non ci potrà essere vera concorrenza in alcuni settori ex-monopolisti dello Stato fino a quando l'ex-monopolista avrà il controllo sulla rete. Far tornare nelle mani dello Stato le Reti Ferroviarie, Elettriche, del Gas e Telefoniche. Smembrare gli ex-monopoli oggi dominanti (Trenitalia, Enel) per aprire il mercato alla concorrenza.
5) Politica Cooperativista: se un'azienda sta per chiudere, offrire ai lavoratori di renderla una cooperativa produzione-lavoro di proprietà dei lavoratori come è avvenuto in Argentina. Invece di trovarsi disoccupati i lavoratori potranno scegliere di provare a gestire la propria azienda, che il padrone ha ritenuto infruttuosa, e tentare la strada verso il successo.
Inoltre togliere i privilegi fiscali a quelle cooperative che lo sono di nome ma non di fatto e finanziare solo quelle cooperative dove il principio democratico di autogoverno è rispettato.
6) Eliminazione dell'Esercito e sostituzione con un Corpo Civile Volontario: soppressione dell'Esercito, della Marina, dell'Aviazione e dei Carabinieri e sostituzione degli stessi con dei corpi Civili e Volontari. In pratica gli effettivi rimarranno invariati (dunque mantenendo la difesa dell'Italia e la sicurezza interna data dai Carabinieri) ma si passerà da dei Corpi Militari a dei Corpi di Civili fondati su principi democratici. Il Costa Rica lo ha fatto e i risparmi in campo militare hanno permesso di investire in politiche sociali che hanno reso il Costa Rica uno dei paesi più benestanti e stabili politicamente del Centro-America.
7) Sicurezza sul Lavoro: leggi più stringenti sulla sicurezza sul lavoro. Aumentare il numero degli addetti ai controlli. Introdurre la responsabilità penale per i datori di lavoro negligenti.
8) Politica Energetica: investire sulle fonti rinnovabili in maniera intensiva, ridurre l'utilizzo dell'automobile con l'incentivazione dei mezzi pubblici. No al Nucleare.
9) Politica Finanziaria: regolamentazioni stringenti sulla Borsa e sulle Banche in modo da garantire i piccoli risparmiatori e i lavoratori dalla rapacità dei grandi finanzieri e dei manager senza scrupoli. Imporre un cap ai salari dei top manager, legandoli in percentuale alla retribuzione dei propri dipendenti: nessun manager può guadagnare più di TOT volte lo stipendio di un impiegato semplice. Imporre una riduzione della dimensione delle banche in modo da far si che ci "si possa permettere" che una di queste fallisca senza far collassare il sistema, in modo da permettere che lo Stato non paghi coi soldi dei cittadini i disastri di manager senza scrupoli.
10) Politica Sindacale: dare ai Lavoratori un posto nel CdA delle Aziende come avviene in Germania.
11) Politica Tributaria: impostare una tassazione fortemente progressiva con molte aliquote e uno stringente controllo sull'evasione fiscale imponendo sistemi di pagamento tracciabili.
12) Scuola e Università: rilanciare la scuola pubblica, investendo massicciamente nell'Educazione dei nostri figli abolendo ogni contributo alle scuole private che sono pure incostituzionali. Riformare i cicli scolastici in maniera efficace, implementare i tempi pieni per permettere ai lavoratori di poter mandare i propri figli a scuola senza preoccupazioni. Investire nell'Università Pubblica, riducendo i privilegi dei Baroni ed introducendo un sistema meritocratico di selezione del personale affidando i concorsi di reclutamento ad agenzie esterne non influenzabili dal "Baronato".
13) Immigrazione: Regolarizzare la posizione degli immigrati in Italia, dato che la clandestinità e la legge Bossi Fini creano solo lavoro nero e sfruttamento. Agli stranieri vanno dati i diritti per poter difendersi nel mondo del lavoro e vivere serenamente in Italia ma dall'altro per chi infrange la legge assoluta durezza, anche se non si deve criminalizzare lo straniero in quanto tale ma solo se delinque. Ridurre i tempi per la cittadinanza da 10 a 5 anni introducendo però un esame per la cittadinanza che preveda, fra le altre cose, la conoscenza della lingua italiana. Sorveglianza ai confini deve essere fatta bene, dato che l'immigrazione clandestina va fermata in quanto porta soldi nelle tasche delle Mafie di mezzo mondo. Serve però che i flussi migratori ufficiali siano fatti con dati credibili e dunque gli accessi annuali rispondano alle reali esigenze dell'economia.
I punti sono 13.
Il 13 porta fortuna.
Chi vivrà vedrà.
Carlo Rosselli