Una persona integra, saggia ed onesta di solito non prova il desiderio di entrare in politica. Sono le persone ambiziose, senza scrupoli che cercano il potere ad essere predestinate per questi compiti.
Una persona integra, saggia ed onesta di solito non prova il desiderio di entrare in politica. Sono le persone ambiziose, senza scrupoli che cercano il potere ad essere predestinate per questi compiti.
Beh oltre a rispettare le sue promesse, deve anche incontrare le mie idee.. e se le mie idee sono inraggiungibili dovrebbe quantomeno battersi per renderle raggiungibili..
Guarda poi l'onestà non è nemmeno uno dei valori assoluti per quel che mi riguarda... l'unico valore che una eletto dal popolo deve rispettare è quello della fedeltà verso chi lo ha votato.
In soldoni, se voto uno di estrema sinistra, non mi aspetto che risulti negativo al test sulla cannabis, ma mi aspetto che non voti si agli interventi militari in afganistan...
mentre se voto uno di destra mi aspetto che voti si ad un intervento in afgansitan, ma che risulti negativo al test su cannabis e cocaina...
Una scheda bianca o nulla non dice niente sul perché è stata messa nell'urna. A me sembra che la classe politica non abbia idea di come dovrebbe autoriformarsi: dovrebbero essere i cittadini che vogliono questo cambiamento ad indicare la via, cercando, nel mare della politica, quale voto può far capire la direzione da intraprendere. Dubito che la politica si autoriformerà a causa del non voto...
Ciao
Daniele
Una persona integra, saggia ed onesta, di solito, desidera che il Paese in cui vive sia condotto in modo integro, saggio ed onesto. Se le persone di questo tipo non entrano in politica, probabilmente, è perché pensano che non potrebbero mai vincere alle elezioni e cambiare l'Italia. Se un buon numero di elettori facesse capire di non vedere l'ora di votare per un politico integro, saggio, ed onesto, sono convinto che molti politici del genere si proporrebbero. Perché non lo dovrebbero fare?
Un bell'intervento, complimenti. Completamente d'accordo rispetto una cosa: ci vogliono meno leggi, meno vincoli e meno controlli. I nostri politici dovrebbero leggere Mises, Hayek, Friedman e Rothbard. Poi mi sveglio e mi ricordo di Mastella, di Diliberto, di Bondi.
Di cosa mi lamento? Del fatto che una volta eletti si dimenticano per cosa sono stati eletti, e iniziano a pensare alla loro pensione, alla loro retribuzione, al fatto se ci sono o no i gelati nel loro bar, a dove posizionare figli cugini e amanti, e lo fanno tutti, indistintamente.
Una scheda bianca o nulla (per ragioni tecniche meglio nulla che bianca) dice esattamente questo:
Non rifiuto l'esercizio del voto perchè indispensabile alla vita democratica della nazione, ma i partiti e candidati che mi sono stati proposti non soddisfano ai miei principi etici e quindi non mi rappresentano.
Non credete che l'aumento dell'astensionismo alle ultime elezioni amministrative possa aver contribuito a spingere il parlamento a varare quelle, invero minime, riduzioni delle spese di Camera e Senato?