Rossi perde anche le staffe ed inizia a Piangere: E' colpa di quello e colpa di quell'altro :biggrin:
Nuova sconfitta e violento sfogo: "E' imbarazzante correre così"
Questa volta il Dottore l’ha presa male. Molto male. Già da qualche tempo andava lamentandosi di non avere una moto all’altezza della situazione. Al punto che qualche tifoso, maliziosamente, aveva accostato le sue esternazioni a quelle che erano costate il posto a Max Biaggi due anni or sono, quando la Honda gli diede il benservito.
A Laguna Seca, però Valentino ha perso le staffe e non si è limitato a mandare messaggi alla Michelin, l’azienda che lui ritiene la fonte principale dei suoi guai, ma ha lanciato dei veri e propri «j’accuse». Parole pesanti, mai pronunciate prima e che fanno intendere quanto Valentino sia preoccupato della piega che ha preso il Mondiale. L’inizio è di quelli soft, ma il crescendo è rossiniano: «Essere il primo pilota della Michelin non basta più. E in gara si è visto. Correre così è molto frustrante. Io dò il massimo, lo giuro, ma la differenza di aderenza è imbarazzante. I piloti della Bridgestone stanno facendo un altro sport e la dimostrazione l’ho avuta quando ho provato a prendere Melandri: niente da fare, lui andava il doppio. Quanto a Stoner non ne parliamo proprio: a Laguna era imprendibile».
E’ talmente arrabbiato, The Doctor, che si sofferma appena un attimo sulla bravura della Ducati nell’aver costruito una supermoto, che si ributta subito a capofitto contro le Michelin: «La Ducati? Bravissimi. Ma la moto ti può dare qualche decimo di vantaggio: qui stiamo parlando di più di un secondo al giro! Guidando si può provare a levare tre decimi, ma quando si prendono certi distacchi...».
Di passaggio, proprio per non far mancare nulla a nessuno, arriva anche l’attacco alla Yamaha, sotto forma di un significativo: «E meno male che ero davanti, altrimenti sarei stato superato anche dalle Kawasaki». Quindi, dimenticandosi che ad Assen, Jerez e al Mugello era riuscito a vincere grazie alle coperture francesi, sferra l’affondo decisivo, esilarante per certi versi ma sicuramente non gradito dalle parti di Clermont-Ferrand: «Stoner fa tempi in gara che io non riesco a realizzare neppure con le coperture da qualifica. A un certo momento pensavo anche che non sarei riuscito ad arrivare al traguardo. L’unica soddisfazione della giornata è stata quando ho preso Pedrosa: ecco, mi sono detto, finalmente un altro nella m.... come me».
Come si dice i murti nsignanu a cianciari cioè i morti (o i guai in genere) insegnano a piangere ricordiamo ancora quando il "dottorino" e i suoi malati (i suoi tifosi) sorridevano sotto i baffi di Max che si lamentava