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  1. #21
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    Citazione Originariamente Scritto da Kronos Visualizza Messaggio
    siete allucinanti.

    guarda che era Silvio quello "se non farò 4 delle 5 cose promesse etc etc etc "

    Senza contare che, come ricordato (tranne dalla stampa komunista), quando gli altri crescevano eravamo altro che al palo

    Ma vedi... se tu riascolti il confronto elettorale Prodi Berlusconi... Cavolo ma Prodi sapeva di mentire nel momento stesso in cui parlava... non c'è stato neppure un tentativo abbozzato di realizzare quanto prometteva... basta riascoltare il confronto... in confronto Berlusconi era la bocca della verità... e quando c'era il governo Berlusconi c'era la crisi mondiale dell'11 settembre...

  2. #22
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    Citazione Originariamente Scritto da fedetorre Visualizza Messaggio
    Il governo Prodi ha fatto riforme che favoriscono le grandi imprese ma aumentando la pressione fiscale ha penalizzato la maggior parte delle altre. Fra i progetti dell' attuale governo spero ci sia la volontà di andare anche incontro a queste imprese che sono la vera risorsa del nostro paese. Visco ha detto di voler cominciare riducendo la burocrazia inutile che è già da sola una palla al piede per gli imprenditori.

    Credo comunque che questo governo debba rivedere le spese dello stato e la pressione fiscale eccessiva che a lungo andare sarà una palla al piede per tutti gli italiani.
    La riduzione del cuneo favorisce di più tutte le imprese ad alta intensità di lavoratori (alta intensità di lavoro è dato dal rapporto tra lavoratori e produzione, lo dico per i bananas che non lo capirebbero); di solito sono le piccole e medie imprese ad avere una maggiore intensità di lavoro. Naturalmente dipende anche dal tipo di impresa.

    La pressione fiscale alta nel breve periodo può permettere una riduzione del debito in rapporto al PIL; ciò,soprattutto nel medio e lungo periodo riduce la spesa per interessi e può permettere anche riduzione delle tasse.

  3. #23
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    Citazione Originariamente Scritto da brunik Visualizza Messaggio
    mINCHIA, L'1,8% ADESSO E' ESSERE AL PALO.

    BERLUSCONI L'1,8% L'HA MESSO INSIEME IN 4 ANNI.
    Non diciamo eresie... in 4 anni ha messo insieme l'1,4% e non l'1,8

  4. #24
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    Predefinito Senza i nostri politici chissà dove saremmo...

    Le previsioni dell'istituto di Washington: dalla Cina il maggior contributo

    Fmi: «L'Eurozona accelera, l'Italia no»

    World Economic Outlook, stime in rialzo per il Pil di Germania, Francia e Spagna. Invariate le italiane. Economia globale in salute









    WASHINGTON - Il Fondo monetario internazionale si mostra fidusioso: l'economia mondiale crescerà più del previsto nel 2007 e 2008. Il maggior contributo alla crescita globale, per la prima, volta arriverà dalla Cina. L'Eurozona accelera, ma non l'Italia: per questo nel nuovo World Economic Outlook, pubblicato due volte all'anno dall'istituto di Washington, le stime sulla crescita del Pil sono state riviste al rialzo per gran parte dei maggiori Paesi europei (Francia, Germania e Spagna su tutti), ma non per l'Italia, le cui stime sul Pil sono rimaste stabili. E in Europa è un'eccezione.

    ITALIA - Per l'Fmi l’economia della zona euro crescerà del 2,6% nel 2007 e del 2,5% nel corso del 2008. Le previsioni sono state riviste al rialzo rispettivamente dello 0,3% e dello 0,2% rispetto all’outlook di aprile. Per l’Italia, invece, il Fondo monetario internazionale ha lasciato invariate le sue previsioni. La crescita dell’economia italiana è attesa infatti dell’1,8% nel 2007 e dell’1,7% nel 2008, come nelle precedenti stime. Le previsioni per la Germania sono state alzate invece dello 0,8% al 2,6% nel 2007.

    CINA - L’economia globale crescerà nel 5,2% sia nel 2007 che nel 2008, più del 4,9% previsto dal Fondo. Nel presentare il rapporto, il vice direttore della divisione di Ricerca, Charles Collyns, ha dichiarato che «quest’anno, per la prima volta in assoluto, considerate le attese sulla sua forte crescita e l’indebolimento degli Usa, la Cina sarà il paese che più di tutti contribuirà alla crescita economica globale». A tal proposito, il Fondo prevede che il Pil della Cina crescerà dell’11,2% nel corso del 2007 e del 10,5% nel corso del 2008. Prendendo insieme la Cina, la Russia e l’India - ha continuato Collyns -, i tre paesi probabilmente contribuiranno alla crescita della produzione globale per la metà circa.

    USA - Sul fronte degli Stati Uniti, le previsioni per il 2007 sono state riviste lievemente al ribasso al 2% nel 2007, e alzate invece al 2,8% per il 2008. Il vice direttore della divisione di Ricerca dell’Fmi ha precisato che, per conoscere in modo più puntuale lo stato di salute della congiuntura americana, bisognerà aspettare comunque la pubblicazione del Pil del secondo trimestre da parte del governo federale.







    25 luglio 2007

  5. #25
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    Citazione Originariamente Scritto da Murray Visualizza Messaggio
    Le previsioni dell'istituto di Washington: dalla Cina il maggior contributo

    Fmi: «L'Eurozona accelera, l'Italia no»

    World Economic Outlook, stime in rialzo per il Pil di Germania, Francia e Spagna. Invariate le italiane. Economia globale in salute









    WASHINGTON - Il Fondo monetario internazionale si mostra fidusioso: l'economia mondiale crescerà più del previsto nel 2007 e 2008. Il maggior contributo alla crescita globale, per la prima, volta arriverà dalla Cina. L'Eurozona accelera, ma non l'Italia: per questo nel nuovo World Economic Outlook, pubblicato due volte all'anno dall'istituto di Washington, le stime sulla crescita del Pil sono state riviste al rialzo per gran parte dei maggiori Paesi europei (Francia, Germania e Spagna su tutti), ma non per l'Italia, le cui stime sul Pil sono rimaste stabili. E in Europa è un'eccezione.

    ITALIA - Per l'Fmi l’economia della zona euro crescerà del 2,6% nel 2007 e del 2,5% nel corso del 2008. Le previsioni sono state riviste al rialzo rispettivamente dello 0,3% e dello 0,2% rispetto all’outlook di aprile. Per l’Italia, invece, il Fondo monetario internazionale ha lasciato invariate le sue previsioni. La crescita dell’economia italiana è attesa infatti dell’1,8% nel 2007 e dell’1,7% nel 2008, come nelle precedenti stime. Le previsioni per la Germania sono state alzate invece dello 0,8% al 2,6% nel 2007.

    CINA - L’economia globale crescerà nel 5,2% sia nel 2007 che nel 2008, più del 4,9% previsto dal Fondo. Nel presentare il rapporto, il vice direttore della divisione di Ricerca, Charles Collyns, ha dichiarato che «quest’anno, per la prima volta in assoluto, considerate le attese sulla sua forte crescita e l’indebolimento degli Usa, la Cina sarà il paese che più di tutti contribuirà alla crescita economica globale». A tal proposito, il Fondo prevede che il Pil della Cina crescerà dell’11,2% nel corso del 2007 e del 10,5% nel corso del 2008. Prendendo insieme la Cina, la Russia e l’India - ha continuato Collyns -, i tre paesi probabilmente contribuiranno alla crescita della produzione globale per la metà circa.

    USA - Sul fronte degli Stati Uniti, le previsioni per il 2007 sono state riviste lievemente al ribasso al 2% nel 2007, e alzate invece al 2,8% per il 2008. Il vice direttore della divisione di Ricerca dell’Fmi ha precisato che, per conoscere in modo più puntuale lo stato di salute della congiuntura americana, bisognerà aspettare comunque la pubblicazione del Pil del secondo trimestre da parte del governo federale.







    25 luglio 2007
    dai nn dire panzane lo sanno tutti che l'italia grazie al Prodi boom guida la ripresa mondiale e fa da traino a tutta l'europa... mi aspetto a supporto il prodotto del culo di Prodi con uno dei suoi grafici illuminanti..

  6. #26
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    Citazione Originariamente Scritto da Grillo Parlante Visualizza Messaggio
    dai nn dire panzane lo sanno tutti che l'italia grazie al Prodi boom guida la ripresa mondiale e fa da traino a tutta l'europa... mi aspetto a supporto il prodotto del culo di Prodi con uno dei suoi grafici illuminanti..
    non ci siamo proprio...

    http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...8c&type=Libero

    Per l'Italia si è registrato, nello stesso periodo, un rallentamento della crescita rispetto al quarto trimestre del 2006, ma su un livello di attività che rimane comunque sostenuto a confronto con l'evoluzione stagnante del quinquennio 2001-2005
    nel secondo semestre è, tuttavia, atteso un buon recupero dell'attività produttiva, che dovrebbe portare a un aumento del Pil intorno al 2% nella media annua.
    senza contare lo stato dei conti:
    L'andamento dei conti pubblici, sempre nella prima metà del 2007, avrebbe consentito un'ulteriore riduzione dell'indebitamento netto (deficit), già diminuito nello scorso anno al 2,4% del Pil (dal 4,2% nel 2005), se si escludono le partite straordinarie. Le stime governative contenute nel Dpef 2008-2011, varato a fine giugno, indicano il disavanzo per il 2007 al 2,5% del Pil, pari a 0,2 punti percentuali in più rispetto all'obiettivo fissato in marzo nella Relazione unificata sull'economia e la finanza pubblica (ex Trimestrale di cassa). I maggiori impegni di spesa, che riguardano in primo luogo le componenti sociali (pensioni) e il pubblico impiego, rallentano significativamente il percorso di rientro del deficit verso il pareggio di bilancio entro i prossimi quattro anni; il disavanzo è, infatti, previsto assestarsi intorno al 2-2,5% del Pil, senza incisivi interventi sul fronte della spesa. Occorre, poi, tenere conto anche del ritorno alla crescita dell'onere per interessi sul debito pubblico, conseguente al rialzo dei tassi in atto, che neutralizza in parte il recupero dell'avanzo primario, frenando nello stesso tempo la diminuzione nel rapporto debito/Pil.
    senza contare che si usciva da un quinquennio del genere:
    (ASCA) - Roma, 28 mag - E' aumentata del 14,4% la spesa complessiva del lavoro pubblico nel periodo 2001-2005, mentre la consistenza numerica ha fatto registrare una riduzione dello 0,77%, considerando sia il personale del settore statale che quello non statale (servizio sanitario nazionale, Regioni, enti locali, Universita'). La spesa per la dirigenza ha registrato un aumento maggiore, pari al 17,4%, a fronte di un aumento della consistenza pari all'1,1%. I dati sono contenuti nella relazione della Corte dei Conti sul costo del lavoro pubblico. I dati, si legge nella relazione, ''confermano la tendenza ad aumenti salariali eccedenti, nel loro complesso, i tassi reali di inflazione nell'arco di tempo considerato'', tendenza che ''potrebbe avere ripercussioni per l'immediato sulla dinamica salariale di tutta l'economia e in particolare del settore pubblico, atteso che il 2007 sara' un anno di rinnovi contrattuali di tutto il pubblico impiego''.
    e dove la crescita ha raggiunto l'1,4 circa solo nel 2006..."toccando" lo 0 nel 2005, mentre l'economia mondiale (a differenza dei motorini che continuano a sostenere che l'effetto 11/9 ha contratto la crescita) cresceva del 5% (l'EU del 3 e rotti)

    Non so se ce lo ricordamo (ma sicuramente i banana che la menano con la "scarsa memoria" dei sinistrati saranno "sicurissimamente" a conoscenza di queste cose )

    Altro che Italia ricca, in ripresa. Per il Fondo Monetario il Pil italiano è sempre in picchiata. Secondo il rapporto periodico World economic outlook lo sviluppo di tutta la zona di circolazione dell’euro va ridimensionato ma in particolare quello italiana. Le indiscrezioni sulla revisione della stime del Pil italiano sono state anticipate dal “Financial Times Deutschland”, nel suo sito on line. Il Fmi calcola per l'Italia quest'anno una contrazione del Pil dello 0,3% (le previsioni del governo invece avevano già rimesso il segno più o tutt’al più a zero, nel Dpef).

    Ora il governo protesta: il taglio della stima sulla crescita del 2005 non considera l'analisi Istat che, per il secondo trimestre dell'anno in corso, a sorpresa ha stimato un incremento del Pil dello 0,7% su base congiunturale e dello 0,1% su base tendenziale.

    La Banca d'Italia, nell'audizione sul Dpef, aveva indicato anche lei una crescita sottozero, ma di appena lo 0,1% e in aumento dell'1,3% nel 2006. Il Fmi, invece, anche nella revisione anticipata oggi dalla stampa tedesca, si mantiene leggermente più ottimista per il prossimo anno con un progresso atteso dell'1,5%, lo stesso indicato dall'esecutivo sempre nell'ultimo documento di programmazione.

    Il taglio delle previsioni operato dal Fondo è comunque nettamente al di sotto delle stime superiori al 2% diffuse appena quattro mesi fa.

    È chiaro che tutta Eurolandia risente dell’impennata del prezzo del petrolio, pagato in dollari tra l’altro. E l’Italia è senz’altro più sensibile per la vecchia questione delle materie prime. Ma certamente non è solo questo se la recessione si fa ancora sentire. Pesa il crollo del Made in Italy e i ritardi di sistema, di innovazione, di investimenti. La Francia, che pure avendo il nucleare è meno dipendenete dal petrolio, accusa un ribasso di tre decimali di punto. Ma Parigi resta comunque abbondantemente sopra la media dell'Eurozona (1,3% dal precedente 1,6%) con un +1,7% quest'anno e un +2,2% il prossimo. La Germania, che pure metterebbe a segno un miglioramento complessivo per quanto riguarda la produzione, manterrebbe però per il quinto anno di fila un rapporto deficit-pil oltre la soglia del 3% prevista da Maastricht.

    I dati definitivi di Washington sono comunque attesi per l'ultima decade di settembre. E a quel punto avremo anche dati Istat meno provvisori di quelli su cui si basano le contestazioni del governo.

  7. #27
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    Molti degli amici di Cdx sono fissati con i titoli ad effetto.
    Non riescono a leggere i contenuti, a confrontare oggi con ieri, ad analizzare un minimo i dati e le stime economiche.
    Troppo complesso per loro.

    E allora, per non sforzarsi, aprono 3D come questo....

  8. #28
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    Citazione Originariamente Scritto da Nostradamus Visualizza Messaggio
    L'1,8% in quattro anni nel corso della recessione dell'economia mondiale peggiore dal 1929 è stato un'ottimo risultato.

    Invece con Prodi in una fase espansiva in Europa siamo primi solo per la pressione fiscale che grava sulle aziende che in pratica è mediamente il doppio rispetto al resto d'Europa. E, ovviamente, in conseguenza di ciò, siamo ultimi in Europa a crescita economia.

    I soliti risultati delle diete a base di falce e mortadella

    è una balla banana che l'economia mondiale fosse stata al palo proprio nel quinquennio banana...

    ..e tra 0% e +1,8% c'è una bella differenza!

  9. #29
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    Citazione Originariamente Scritto da Nostradamus Visualizza Messaggio
    A livello mondiale tutti i dati disponibili indicano in modo inequivocabile un'inesorabile declino dell'economia italiana rispetto a tutte le altre economie avanzate del pianeta.

    La responsabilità di questo evidente ed inesorabile declino economico è da attribuire unicamente alle forze che sostengono l'attuale governo.

    Continuare a tirare in ballo i precedenti governi è solo un'espediente per non ammettere il fallimento totale e senza attenuanti della politica economica di questo governo
    questo evidente ed inesorabile declino economico fa a pugni con i presupposti di nuovo miracolo italiano di cui tremonti e fazio parlavano a braccetto per tutto il 2001.

  10. #30
    Mai l'altra guancia
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