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Risultati da 1 a 7 di 7
  1. #1
    Conservatorismo e Libertà
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    Predefinito Contract from America - Il Manifesto dei Tea Parties

    Non si tratta proprio di un manifesto... non è una Costituzione... nessuno è proprio sicuro di quello che è. Il “Contratto dall'America” (Contract from America), immaginato dal giovane conservatore Ryan Hecker e fatto proprio dai FreedomWorks, dai Tea Party Patriots e da altri gruppi conservatori, fornirà l’enunciazione dei princìpi ai quali il movimento dei Tea Party darà un’adesione di massima; enunciazione che sarà resa pubblica il 15 aprile, quando gli attivisti del movimento, i “tea partiers”, torneranno in piazza per un nuovo “Tax Day” di protesta.

    E’ un documento prodotto dalla gente: chiunque può andare su Internet e votare i princìpi che preferisce. La lista definitiva emergerà dai 21 elencati più avanti. Ma non ci si aspetti che quel documento venga adottato dalla totalità dei “tea party”: i gruppi che lo promuovono rappresentano sì una larga e influente fazione del movimento, ma, per l’appunto, solo una fazione. FreedomWorks, Tea Party Patriots e altri gruppi loro alleati in genere non vanno d’accordo con altri gruppi come Tea Party Nation e Tea Party Express. Altri gruppi ancora, come SmartGirl Politics, hanno una posizione intermedia.

    Per quel che vale, a Newt Gingrich, padre dell’originale Contratto con l’America (Contract with America), piace l’idea di questo “Contract from America”, e l’ha detto pubblicamente in occasione della Conservative Political Action Conference tenutasi a Washington, alla quale assistevano anche alcuni “tea partiers”. Ecco dunque i princìpi per i quali i “tea partiers” (in realtà, chiunque voglia) può votare; i primi dieci costituiranno una prima parvenza di “carta” dei tea party:

    ESIGERE UN BUDGET EQUILIBRATO
    Iniziare il processo di modifica costituzionale richiedendo un budget equilibrato, introducendo una maggioranza vincolante di due terzi per approvare qualunque aumento delle tasse (proposto da Erik Carter, San Diego, CA).

    STOP AGLI AUMENTI DELLE TASSE
    Respingere permanentemente ogni aumento delle tasse, incluse quelle sul reddito, sulle rendite finanziarie e ereditarie, con una legge da far entrare in vigore entro il 2011.

    TRASPARENZA DI GOVERNO
    Qualsiasi legge, nella sua formulazione finale, dovrà essere resa pubblica sette giorni prima che venga posta in votazione, e ogni legge che autorizzi spese statali dovrà essere pienamente consultabile online prima che ogni spesa sia effettivamente eseguita (proposto da Steve Kulik, Gonzales, Texas; e Steve Hollis, San Francisco, CA).

    PROTEGGERE LA COSTITUZIONE
    Richiedere che ogni legge richiami la norma costituzionale in base alla quale il Congresso ha il potere di fare ciò che quella legge prevede (proposto da Brooke Storrs, Midland, MI).

    APPROVARE UNA RIFORMA SANITARIA BASATA SUL MERCATO
    Rendere l’assistenza sanitaria e le assicurazioni sanitarie maggiormente sostenibili, allargando il libero mercato delle assicurazioni a una dimensione federale e rendendolo trasparente, aperto, altamente competitivo. (Assistenza sanitaria: per gli over-65, Medicare, e gli indigenti, Medicaid, è fornita dallo Stato; per chi non rientra in queste categorie, la copertura sanitaria è fornita da assicurazioni con compagnie private. Attualmente, una stessa polizza non può essere venduta in due stati diversi, ndt).

    RIFORMA FISCALE FONDAMENTALE
    Adozione di un sistema fiscale semplificato ad aliquota singola, che azzeri i regolamenti vigenti rimpiazzandoli con uno nuovo non più lungo di 4.543 parole: quante ne ha la prima Costituzione.

    FARLA FINITA CON LE SPESE STATALI FUORI CONTROLLO
    Imporre un tetto che limiti la crescita annuale della spesa federale complessiva alla somma del tasso d’inflazione con quello dell’aumento della popolazione (proposto da Mark Meckler, Sacramento, CA).

    LASCIATECI RISPARMIARE
    Permettere ai giovani americani di poter scegliere di non pagare le tasse per la Social Security (la previdenza sociale, ndt) e Medicare, creando una reale sicurezza finanziaria per il loro ritiro dal mondo del lavoro attraverso i propri risparmi personali, e riducendo le esposizioni a lungo termine che pesano sul bilancio federale.

    PROTEGGERE LA LIBERTA’ DI INTERNET
    Nessuna regolamentazione e nessuna tassa su Internet (proposto da: Andrew Ian Dodge, Harpswell, ME)

    DARE AI GENITORI PIU’ SCELTA NELL’EDUCAZIONE DEI FIGLI
    Sviluppare il sistema dell’istruzione riformando il ruolo federale, ormai squalificato, eliminando programmi inefficaci o inutili e dando ai genitori una più vasta scelta di possibilità dalle materne alle scuole superiori, e innalzando la qualità dell’istruzione superiore.

    APPROVARE UNA POLITICA ENERGETICA SENZA RESTRIZIONI
    Autorizzare l’esplorazione delle riserve energetiche già individuate per ridurre la nostra dipendenza da paesi esteri instabili, e limitare le restrizioni alla creazione di nuove forme di energia, allo scopo di abbassare i prezzi e creare concorrenza.

    PROTEGGERE LA LIBERTA’ DI STAMPA
    Proibire alla Commissione federale per le comunicazioni (FCC) di usare fondi per reinstaurare in qualunque forma la Fairness Doctrine (l’equivalente Usa della “par condicio”, ndt), in ciò includendo eventuali criteri come “localismo” o “diversità” (proposto da Lori Roman, Annapolis, MD).

    REINTRODURRE RESPONSABILITA’ FISCALE E GOVERNO COSTITUZIONALMENTE LIMITATO
    Creare un gruppo di esperti che valuti agenzie e programmi federali, stabilendone la costituzionalità, individuando eventuali doppioni e sprechi, decidendo quali sono inutili e a quali agenzie o programmi dare la priorità (proposto da Benjamin Tessler, Washington, DC; e Douglas Mainwaring, Potomac, MD)

    PROTEGGERE I DIRITTI DI PROPRIETA’
    Bloccare governi statali o locali che ricevano il via libera federale per espropriare una proprietà privata con lo scopo di costruire infrastrutture o di eseguire pignoramenti basati su contenziosi fiscali (proposto da R.M. House, Woodstock, GA).

    RIFIUTARE IL CAP & TRADE
    Bloccare le nuove, costose regole che aumenterebbero disoccupazione e prezzi al consumo, indebolendo la competitività della nazione senza apportare alcun reale impatto sulla temperatura globale (proposto da Jan Heinricks, Spring, T).

    STOP ALL’ABBUFFATA
    Si ponga una moratoria su tutti gli “earmarks” (l’equivalente Usa degli emendamenti alla Finanziaria, ndt) fino a che il processo sia reso del tutto trasparente, e si richieda una maggioranza dei due terzi per l’approvazione di ogni singolo “earmark”.

    UN AUDIT ALLA FED
    Si inizi una verifica di bilancio della Federal Reserve (proposto da Judy Pierorazio, Parkville, MD)

    MAI PIU’ SALVATAGGI
    Il governo federale non dovrà più salvare compagnie private, e deve iniziare immediatamente a dismettere le quote di società di cui è entrato in possesso con i recenti “bailouts” (proposto da Mike Ware, Mountain View, CA).

    STOP ALLE CARRIERE DEI POLITICI, UN FRENO ALLE LOBBY
    Si inizi un processo di revisione costituzionale che limiti i mandati al Congresso.

    LUCE SUI REGOLAMENTI, AVVIARE RIFORMA DELLE REGOLE
    Fare luce su ogni regolamento per eliminare quelli inutili, incostituzionali e dannosi, e porre limiti severi alle possibilità delle agenzie statali di imporre regole (proposto da Jim Armstrong, Morgantown, WV).

    LASCIATECI GUARDARE
    Trasmettere tutte le sedute e le votazioni non attinenti la Difesa, su C-SPAN (tv via cavo specializzata in politica, ndt) e Internet (proposto da Matthew Lewis, Alexandria, VA).

    Tratto da The Atlantic
    Traduzione di Enrico De Simone

    Nel manifesto dei Tea Party la parola d'ordine è "meno tasse" | l'Occidentale

  2. #2
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    Predefinito Rif: Contract from America - Il Manifesto dei Tea Parties




    Most Say Tea Party Has Better Understanding of Issues than Congress

    Most Say Tea Party Has Better Understanding of Issues than Congress - Rasmussen Reports™


    Tea Party 48% Obama 44%

    Tea Party 48% Obama 44% - Rasmussen Reports™
    Dato che questa è una Magnum 44, cioè la pistola più precisa del mondo, che con un colpo ti spappolerebbe il cranio, devi decidere se è il caso. Dì, ne vale la pena? ("Dirty" Harry Callahan)

  3. #3
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    Predefinito Rif: Contract from America - Il Manifesto dei Tea Parties

    Schiaffi a destra e a sinistra, concretezza, trasparenza, piedi per terra e perfetta visione della realtà. E poi "in Italia questo non funzionerebbe!"??? Ma per carità, tutta roba che in Italia darebbe una bella raddrizzata a questa becera politica che ci ritroviamo oltre che una bella rinnovata all'economia. Avanti così (almeno neglio USA)!

  4. #4
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    Predefinito Rif: Contract from America - Il Manifesto dei Tea Parties

    Devo essere sincero: trovo questo "manifesto" del Tea Party troppo incentrato sul fronte economico e potrebbe andarmi bene se fosse opportunamente integrato da altre e ben più importanti issues di tipo socialculturale. Si evince ancora una volta quello che per un "social conservative" è il limite del libertarianism: ovvero un'attenzione quasi monotematica per le libertà economiche.

    C'è da dire che negli USA, grazie all'impianto federale che si ritrovano, alcuni Stati del Sud e dell'Ovest restano contrassegnati da una visione del mondo ancora in parte pre-moderna, per cui l'esigenza delle battaglie culturali si sente solo ogni qualvolta il governo centrale tenta di imporre uniformemente alcune leggi liberal (che spesso vengono osteggiate, come nel caso dei matrimoni gay). Ma pensiamo alla situazione europea, dove ogni Stato soffre di una secolarizzazione diffusa e di uno sfilacciamento comunitario. In questa realtà sociale quali risultati produrrebbe un manifesto come quello dei Tea Parties?

    Sicuramente incentiverebbe il nostro già pronunciato individualismo, che a differenza di quello americano si declina non all'interno ma contro la comunità di appartenenza. Negli USA l'individuo è sempre parte di un qualcosa: un'associazione, una squadra, un club. Da noi l'individuo è un atomo abbandonato a se stesso. Negli USA la famiglia è ancora un valore; da noi la famiglia tradizionale ha lasciato il posto alla famiglia allargata, specchio di una società degenere. L'idea dell'homeschooling, l'indottrinamento casalingo anzichè scolastico, può essere una risorsa in America, ma in Europa è semplicemente improponibile. Come è improponibile l'idea di una sanità basata sul mercato: noi pretendiamo dallo Stato un servizio sempre più efficiente e capillare, uno di quei diritti di una libertà "positiva" che negli USA è considerata la tomba della libertà.

    Cosicchè resta a mio avviso da prendere per buona l'ispirazione di fondo di questa rivolta popolare americana tenendo presente però che la società e la cultura europee non sono affatto sovrapponibili. E che l'urgenza di riaffermare il ruolo sociale della religione è prioritario più per l'Europa che per la stessa America.
    Ultima modifica di Florian; 06-04-10 alle 18:34
    SADNESS IS REBELLION

  5. #5
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    Predefinito Rif: Contract from America - Il Manifesto dei Tea Parties

    Citazione Originariamente Scritto da Florian Visualizza Messaggio
    Devo essere sincero: trovo questo "manifesto" del Tea Party troppo incentrato sul fronte economico e potrebbe andarmi bene se fosse opportunamente integrato da altre e ben più importanti issues di tipo socialculturale. Si evince ancora una volta quello che per un "social conservative" è il limite del libertarianism: ovvero un'attenzione quasi monotematica per le libertà economiche.
    Florian, in senso generale hai perfettamente ragione, però negli USA hanno capito che la lotta politica ora si basa sull'economia ed è per questo che stanno battendo fortemente su questo punto.

  6. #6
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    Predefinito Rif: Contract from America - Il Manifesto dei Tea Parties

    Citazione Originariamente Scritto da Florian Visualizza Messaggio
    Devo essere sincero: trovo questo "manifesto" del Tea Party troppo incentrato sul fronte economico e potrebbe andarmi bene se fosse opportunamente integrato da altre e ben più importanti issues di tipo socialculturale. Si evince ancora una volta quello che per un "social conservative" è il limite del libertarianism: ovvero un'attenzione quasi monotematica per le libertà economiche.
    Su questo problema posto un articolo di Marco Respinti. Al di là delle percezioni dell'autore, in effetti nel movimento dei Tea Parties traspaiono alcune - possiamo dirlo? - "manchevolezze etiche" che lo allontanano per certi versi dalla destra cristiana:

    In America i "Tea-Party" fanno concorrenza alla Destra evangelica


    Ci sta anche il tè riuscito male. Capita. Ora sta capitando al movimento dei “Tea Party”, finito nel mirino di alcuni evangelicali conservatori che lo accusano di eccesso di libertarismo. Da quando il braccio telematico dell’assai influente network giornalistico The Politico, che ha base ad Arlington in Virginia, ha dato fuoco alle polveri il 12 marzo nel movimento è scoppiata la bagarre.

    A preoccupare advocacy group come l’American Family Association di Tupelo, Mississippi, e il Family Research Council di Washington sarebbe il fatto che i “Tea Party” lancino strali contro la politica di grande spesa del governo federale, la riforma sanitaria di tipo assistenzialistico voluta dalla Casa Bianca e l’esagerata pressione fiscale, ma poco ‒ parrebbe ‒ contro l’aborto o i “matrimoni” omosessuali. Epperò sembra fantascienza.

    Basta infatti fare un giro per le varie manifestazioni pro-life americane (prima fra tutte la March for Life svoltasi il 22 gennaio nella capitale federale, gremita dalla cifra record di mezzo milione di persone), navigare il social network del movimento, o parlare di filosofia spicciola con gli americani di oggi per rendersi conto di come, come sempre, l’anti-Stato abbia rigide e persino letteralistiche fondamenta bibliche, i toni siano più quelli dei predicatori che dei commercialisti, l’enfasi retorica tenga business, proprietà, libertà di educazione, famiglia e vita schierati sulla medesima linea di fuoco. Basta davvero fare quattro passi nel movimento.

    E allora le denunce degli evangelicali? Sono il segno che la cosiddetta “Religious” o “Christian Right”, che sin dai tempi d’oro della Christian Coalition ha pesato molto anche in politica, viene oggi affiancata da altri ambienti (del resto in buona parte in diretta continuità e talora persino in contiguità esplicita), con rischio reale di sorpasso.

    Ora, l’effetto migliore che questo “dissidio” potrà generare è un sano spirito di competizione che non potrà che beneficiare l’intera Destra statunitense, allorgandone pure l’orizzonte. Resta però il fatto, dice qualcuno, che nella lista dei “Tea Party” le questioni “eticamente sensibili” non sono nella top ten. Ammesso e non concesso che sia vero, è solo l’effetto di una illusione ottica. La battaglia sui “princìpi non negoziabili”, infatti, il movimento la dà per scontata, e non pensa di dover parlare ogni dì dei fini da raggiungere quanto invece dei mezzi per arrivarci. Oggi negli USA si ritiene infatti che per conquistare la libertà a favore d’intraprese, famiglie e vita si debba fermare subito la rapina dello Stato ai danni dei contribuenti.

    Eppoi, giornalisticamente parlando, attenzione! Come Jim Hoft ha notato lo stesso 12 marzo sul sito dell’importantissimo mensile cattolico conservatore First Things quel Richard Cizik usato come testimonial da The Politico è un noto supporter di Barack Hussein Obama, non certo la voce più autorevole, insomma, degli evangelicali americani di destra. Del resto, esattamente il giorno prima dell’articolo pubblicato da The Politico, il Los Angeles Times, non certo un giornale conservatore, documentava proprio il contrario, il peso cioè esercitato dagli ambienti socio-religiosi sulla protesta antifiscale dei “Tea Party. Forse che i “Tea Party” comincino a dare davvero fastidio?

    In America i "Tea-Party" fanno concorrenza alla Destra evangelica | l'Occidentale

  7. #7
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    Predefinito Rif: Contract from America - Il Manifesto dei Tea Parties

    Tea Party. Cronache del mondo conservatore

    La rimonta elettorale dei Repubblicani passa di nuovo dal Massachusetts

    di Marco Respinti - 8 Aprile 2010

    La rimonta elettorale dei Repubblicani passa di nuovo dal Massachusetts | l'Occidentale

    Adesso ogni passo, ogni mossa, ogni iniziativa della politica statunitense, sia dentro il Partito Repubblicano sia fuori, cioè nel movimento conservatore at-large, guarda dritto negli occhi la data del 2 novembre prossimo allorché si celebreranno le elezioni di medio termine. Certo, non tutta la politica è solo elezioni, ma solo le elezioni politiche per il rinnovo di circa un terzo del Senato, di tutti i deputati e di un buon numero di governatori farà suonare definitivamente la campana a morto per l'Amministrazione americana in carica. Ovvio, questo solo se il Partito Democratico e il presidente Barack Hussein Obama che ne è l'ultimo grande sponsor dovessero perdere il confronto, come peraltro oggi parrebbe probabile, motivo per cui anche a sinistra, sia dentro sia fuori il partito, si guarda con trepidazione a quello stesso appuntamento. Da una sconfitta elettorale di quella portata, infatti, Obama stenterebbe a riprendersi, ed è per questo che i Repubblicani, allungando lo sguardo oltre le stesse elezioni di medio termine, pensano già alla Casa Bianca del 2012.

    Sulla carta le premesse di un successo Repubblicano ci sono tutte, e, da un certo punto di vista, il Grand Old Party (GOP), l'altro nome del Partito Repubblicano, le elezioni di novembre può solo perderle per causa e per colpa proprie (cosa che peraltro non è né nuova né impensabile). Ancora una volta il successo, così come la differenza fra una vittoria e il trionfo, correranno infatti sul filo sottile di quel rasoio affilato il cui manico sta tutto in mano alla “base”, ossia a quell'elettorato stanco, stufo e indispettito che si getterà a pesce sui Repubblicani se solo i Repubblicani sapranno cogliere la magia dell'attimo. Del resto, oltre a una buon numero di calcolatori cinici, il GOP schiera nelle proprie file anche un altrettanto nutrito parterre di persone perbene, vale a dire di gente che il rapporto con i conservatori grassroots (l'elettorato strategicamente vincente del GOP) lo vuole e lo coltiva non solo per tornaconto stretto ma anche e anzi soprattutto perché ci crede.

    Ora, gli aruspici del futuro elettorale americano scrutano da tempo e da vicino quella cartina tornasole che è lo Stato del Massachusetts. Progressista fino all'esasperazione, sede degli esperimenti sociali più radicali e forte trincerato del clan Kennedy, il Massachusetts è uno di quei luoghi in cui nessuno scommetterebbe mai sulla vittoria elettorale di un Repubblicano al punto che se tale vittoria per caso viene l'establishment di sinistra inizia sul serio a sudare freddo. Per questo l'eco della vittoria del Repubblicano Scott P. Brown nelle suppletive per il seggio al Senato del Massachusetts del 19 gennaio non accenna a chetarsi, per questo qualche giorno fa Obama è corso a dare sostegno pubblico al governatore di quello Stato, Deval Patrick, suo amico di antica data. In novembre Patrick dovrà infatti reggere gli assalti di tre oppositori granitici: il Repubblicano Charles Baker, l'ex Tesoriere Democratico del Massachussetts Tim Cahill, che correrà da indipendente, e soprattutto quel 61% della popolazione dello Stato che, secondo sondaggi recentissimi riportati da Allysia Finley su The Wall Street Journal del 6 aprile, ne contesta l'operato da cima a fondo. Anche perché quel po' di buono che in Massachusetts è stato fatto in anni recenti, per esempio un sistema di copertura sanitaria intelligente (costoso, ma intelligente), è stato fatto dal predecessore di Patrick, ovvero da Mitt Romney, il mormone Repubblicano Dio-patria-famiglia che uscì malconcio dalle primarie per la Casa Bianca del 2008, ma che ancora potrebbe tenere nascosto nella manica qualche asso importante. Don't mess with Massachusetts, insomma.

    Marco Respinti è il Direttore del Centro Studi Russell Kirk
    Dato che questa è una Magnum 44, cioè la pistola più precisa del mondo, che con un colpo ti spappolerebbe il cranio, devi decidere se è il caso. Dì, ne vale la pena? ("Dirty" Harry Callahan)

 

 

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