Dal quotidiano "Il Tempo.it - sezione politica del 28 luglio 2007 - LUCA Romagnoli, l’ultimo degli «Highlander» della Destra Italiana.
LUCA Romagnoli, l’ultimo degli «Highlander» della Destra Italiana. Il segretario nazionale della Fiamma Tricolore non si è schiodato dalle sue posizioni fin da quel lontano 1995, quando la Fiamma prese la sua strada «residuale», per dirla con le parole con cui Silvano Moffa ha definito i 35 militanti di «La Destra». Oggi, promuovendo Storace e consigliando alla Mussolini più discrezione, chiede al leader di An un colpo di genio per ricostruire una grande identità della Destra. E per Romagnoli l’unico modo che ha Fini per ritrovare la strada è di tornare sui suoi passi: «È necessario un viaggio indietro nel tempo fino al 1995, alla svolta di Fiuggi». Secondo lei cosa manca ad Alleanza Nazionale in questo momento? «Manca un colpo di genio del suo leader per cercare di arginare questo fuggi fuggi generale» Lo strappo di Storace è un duro colpo alle fondamenta del partito? «L’addio di Storace e di personaggi storici della destra come Teodoro Buontempo è qualcosa di più di un duro colpo». In che senso? «Sono gli ideali della destra a essere stati colpiti. Il nome stesso del movimento politico di Storace la dice lunga. La Destra nasce come esigenza di un ritorno a quegli ideali che erano stati messi nero su bianco a Fiuggi e che con il passare del tempo sono venuti meno». Però grandi «nostalgici» come Alessandra Mussolini e Pino Rauti sembrano prendere la strada opposta. La Mussolini, riferendosi a La Destra, ha parlato addirittura di ingratitudine verso Alleanza Nazionale e verso il suo leader. «La Mussolini dovrebbe essere un po’ più discreta. Credo che alla luce dell’attuale legge elettorale un valido passaporto per le elezioni ce lo abbiamo solo io e lei. Per Alleanza Nazionale siamo due pedine importanti. I voti della Fiamma Tricolore, in particolare, non sono mai stati così utili». Soprattutto a Roma! «Sì. Se Fini scenderà in campo per la carica di sindaco di Roma l’apporto della Fiamma sarà importantissimo». Quale mossa consiglia a Fini per riconquistare la fiducia dei militanti scontenti? «Guardare a destra, non al centro. È inutile cercare consensi in una terra di conquista battuta da tutti. Lui i consensi ce l’ha sotto gli occhi». La stessa critica che gli muove Storace. «Fini dovrebbe guardare ai risultati ottenuti da Sarkozy. Il presidente francese ha conquistato voti aprendo all’estrema destra di Le Pen. Solo ricostruendo una destra coesa si puo tornare alla vittoria. Il congresso nazionale potrebbe essere un primo passo? «Lo sarebbe, ma a quanto pare Fini ha escluso di indirlo prima del referendum sulla legge elettorale». Oggi (Ieri ndr), nella seduta dell’esecutivo di An, è emersa la possibilità di una conferenza programmatica in autunno. «È solo un contentino. Fini dovrebbe mettersi una mano sulla «coscienza», va bé, facciamo sulla cervice, e riprendere in considerazione il concetto di «Alleanza» che ha ispirato la nascita del suo partito». Nel caso di Rauti e della Mussolini si è trattato di un loro riavvicinamento o di quell’apertura a destra di cui si parlava? «In questo caso si è trattato di un "vi perdono" da parte di Fini». Ma è pur sempre un segnale? «Si, ma noi non abbiamo niente da farci perdonare. Questi "slanci ecumenici" non ci interessano. Da parte della Fiamma c’è la volontà di tornare insieme, ma An dovrà venirci incontro». Mat. Vi
http://www.fiammatricolore.net/fiamm...olo.asp?id=955