Originariamente Scritto da
ConteMax
http://www.resistenzalaica.it/index....d=329&Itemid=1
Durante la celebrazione di un matrimonio in una chiesa alla periferia di
Napoli, l'officiante inaspettatamente si è messo a inveire contro i progetti di legge sulle unioni civili, attaccando,
more solito, i sovversivi che mirano a sfasciare la famiglia tradizionale.
La
filippica ha finito tuttavia per segnare un altro punto a vantaggio delle categorie prese di mira.
Lo zio dello sposo ha ribattuto infatti che non era venuto in chiesa ad ascoltare un
comizio. Visto quindi che il sacerdote lo redarguiva perché si era permesso di interromperlo,
lo ha mandato a quel paese ed è uscito dalla chiesa, seguito da un codazzo di dissenzienti.
Convinto di averla avuta vinta, il sacerdote ha ripreso a scagliarsi con rinnovato vigore contro le minoranze, ottenendo come unico risultato quello di costringere a
squagliarsela il resto della compagnia.
L'insolito evento ha risvegliato i credenti dal loro torpore abituale. Da tre giorni infatti in paese non si parla d'altro che delle
ingerenze dei preti nei loro affari privati, che ha oramai superato il limite di guardia, e del fatto che essi non si sono ancora resi conto che su questo terreno non hanno più seguito.
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Il fatto è successo a CAIVANO, un grosso paese a pochi chilometri da Napoli.