Urgente una legge su consenso informato, testamento biologico e limiti ai trattamenti sanitari coatti.
Dichiarazione di Benedetto Della Vedova, presidente dei Riformatori Liberali e deputato di Forza Italia
Quella di Giovanni Nuvoli è stata una vicenda kafkiana, contrassegnata da un inutile e insensato accanimento sanitario e burocratico, visto che il diritto a rifiutare le cure, che è sancito nella Costituzione, non è stato di fatto riconosciuto ad un paziente che lo rivendicava.
La sua vicenda, in apparenza identica a quella di Piero Welby, ma con un’evoluzione ed una fine del tutto diversa, conferma l’urgenza di una legge su consenso informato, testamento biologico e limiti a quei trattamenti sanitari che sono di fatto e abusivamente obbligatori.
L’incertezza normativa, oggi, non tutela affatto i malati terminali dall’abbandono terapeutico o da forme surrettizie di “eutanasia coatta”, ma li espropria in modo indebito e pericoloso del diritto di fare valere o revocare il consenso ai trattamenti sanitari. Per impedire “l’eutanasia di Stato” non si può imporre per legge la “cura di Stato”.
Roma, 24 luglio 2007
Preso atto che al signor Giovanni Nuvoli è stata negata una libertà sancita dalla Costituzione Italiana, cioè la libertà di rifiutare le cure dello stato burocrate nonostante la sua manifesta volontà di non volerle utilizzare il Congresso di POL esprime massima solidarietà e gli augura un sereno riposo eterno.
Si augura inoltre di non dover più assistere a "spettacoli" del genere dove la dignità fisica e spirituale di una persona viene totalmente cancellata.
Si augura inoltre che venga presto legiferato su questo argomento.
On. Richard Gecko