iL sOILE 2 agosto 2007
Con la spinta delle entrate il deficit cala di 6 miliardi
di Luigi Lazzi Gazzini
Conti di cassa in avanzo anche a luglio. Il saldo del settore statale è risultato attivo per 4,1 miliardi, poco meno dell'avanzo di 4,9 miliardi di luglio 2006, nonostante voci straordinarie che hanno pesato sul mese appena conclusosi.
Il deficit dei primi sette mesi del 2007, pertanto, si riduce e si assesta a 22,5 miliardi. Nel 2006, il passivo cumulato nel periodo tra gennaio e luglio fu di 28,5 miliardi: rispetto ad allora, il disavanzo è calato di sei miliardi.
Su luglio 2007 e nel confronto con lo stesso mese dell'anno precedente hanno pesato due voci negative: anzitutto, è venuta meno un'entrata una tantum da 1,5 miliardi dovuta all'imposta sostitutiva su rivalutazione di beni d'impresa e partecipazioni; in secondo luogo, sono stati rinviati a luglio pagamenti per 1,7 miliardi. «L'andamento complessivo delle entrate fiscali – spiega l'Economia – ha in parte compensato alcune partite peggiorative che hanno inciso sul saldo del mese».
Nonostante le due voci, che lo hanno appesantito per 3,2 miliardi e senza le quali l'avanzo di luglio 2007 sarebbe stato largamente superiore a quello di luglio 2006,il peggioramento – nel confronto tra i due mesi – si è limitato a 800 milioni. Se ne evince, di conseguenza, che i due miliardi di ulteriore aumento degli incassi, di cui ha parlato nei giorni scorsi alle Camere il viceministro responsabile delle Finanze, Vincenzo Visco, risultano già ora 2,4 miliardi.
Ad agosto, poi, le entrate metteranno probabilmente a segno un altro risultato positivo. È ancora l'Economia a sottolineare che «parte del gettito relativo ai contribuenti soggetti agli studi di settore sarà introitato ad agosto per il differimento dei termini di versamento».
Con agosto, solitamente, la breve estate degli avanzi mensili di cassa (giugno, soprattutto, e luglio) si conclude. Comincia un prematuro inverno contabile, con saldi in deficit fino a tutto novembre. Dicembre è invece il mese degli attivi record, per il concentrarsi delle scadenze tributarie. È ben difficile che i versamenti degli studi di settore cambino radicalmente la situazione del mese appena iniziato. Dovrebbero però attenuarne il tradizionale disavanzo: 7,8 miliardi nel 2006, oltre 9 nel 2005.
Le prospettive dei conti di cassa sono per ora in linea con le previsioni. Le stime del Dpef parlano di un fabbisogno 2007 di 28,9 miliardi. Sarebbe stato di 22,9 miliardi senza il decreto legge che ha speso buona parte dei maggiori incassi (il "tesoretto") della prima parte dell'anno, peggiorando il saldo.
Comunque, nel 2007 è atteso un nuovo, sensibile miglioramento del deficit di cassa rispetto al 2006, quando risultò di 34,6 miliardi: la metà di quello che facevano temere le previsioni iniziali. Sul saldo di cassa 2006 non hanno pesato la sentenza sull'Iva per le auto aziendali né l'accollo dei debiti ferroviari da parte del Tesoro che, caduti invece sulla competenza, hanno portato il relativo disavanzo a oltre 65 miliardi. Quest'anno nulla disimile dovrebbe accadere. Nonostante ciò, il divario tra deficit di cassa e di competenza, quello che conta per la Ue, rimarrà elevato: il primo di 28,9 miliardi, il secondo di 38,3: quasi dieci in più.
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleO...lesView=Libero