Gp a Roma: la Lega contro. Ma è solo una finta
La banda degli onesti ostridicolo:
Gp a Roma: la Lega contro. Ma è solo una finta
La banda degli onesti ostridicolo:
Se vedòm!
solito giochetto
Il GP deve andare a roma, in quanto fa parte della sistematica spogliazione del Nord.
Però bisognerebbe sapere quando roma è disposta a dare alla partitocrazia del Nord, nel suo complesso, in cambio di questo spostamento.
La politica è un grande mercato.
Come tutti i mercati la merce in vendita deve portare il cartellino del prezzo.
Il prezzo nei mercati correnti una volta erano segnati in lire, adesso sono segnati in euro.
Nel mercato dei partiti il cartellino deve segnare il prezzo in cadreghe.
L'unica moneta veramente riconosciuta, con il pregio di non essere virtuale. .
Come mai non si è mosso "nessun politico importante!" quando hanno cambiato "la partenza e l'arrivo del giro d'itaglia e del giro della Lombardia da Milano a non so quali altre città ? Nessuno ha protestato..nemmeno formalmente. Queste importanti manifestazioni sportive erano seguitissime, sono sempre partite e terminate a Milano., (c'era anche la Milano - Sanremo - .magari c'è ancora - non seguo più - .non c'era ancora la Tv in ogni casa ..il ciclismo era raccontato da penne sublimi: Orio Vergani, Emilio De Martino, ecc.),,io ero in fasce, ma ricordo l'entusiasmo e il tifo della mia nonnètta , di mio zio, di mia mamma. In tempi più recenti ricordo "via da roma..basta roma, basta tasse, Lombard tàs, Padania repubblica federale, ecc. ecc. ecc."Tirèmm innanz!ncav:
ma si ... che spostino tutto a roma ... cosa aspettano ... via anche la borsa, via fininvest-merdaset e i grandi gruppi finanziari, via la fiat ... via tutto via anca i danee e föra di ball noi facciamo il giro della Padania (non ci manca niente) e il gp di Monza si chiamerà gp LOMBARDIA o se volete gp Padania
basta roma
basta itaglia
basta lega
Ultima modifica di sciadurel; 10-03-10 alle 17:47
Che lo tengano dov'è o lo spostino non me ne può fregar di meno, se non caccio io i soldi ma, come chiaramente espresso nell'ultimo paragrafo dell'articolo, se i fatti sono stati spiegati a dovere, i "nostri" ( :gluglu: ) purissimi e durissimi rappresentanti hanno già messo la firma sull'ennesimo sputtanamento di denaro pubblico, in piena crisi, e non si fanno il minimo scupolo a prendere in giro il parco buoi che li vota denunciando - loro - lo scandalo. :sofico:
Se vedòm!
Documentario mai visto in Italia....nn è difficile capire perchè....
http://video.google.it/videoplay?doc...entario&hl=en#
[...]Roberto Castelli. “...chiedo alla Lega Nord... di non votare da oggi in poi alcun provvedimento che preveda di erogare fondi straordinari per il Comune di Roma nel caso in cui detta amministrazione dovesse impegnare fondi propri per organizzare l’evento”...
...Peccato però che i messaggi di sfida nei confronti del Pdl romano giungano proprio alla vigilia dell’esame decisivo della Camera sul decreto legge riguardante enti locali e regioni sul quale il governo ha già posto, la settimana scorsa, la questione di fiducia... firmato, oltre che dal presidente del Consiglio e dai ministri Raffaele Fitto e Giulio Tremonti anche da Roberto Maroni, Roberto Calderoli e Umberto Bossi. Insomma, da una parte ci sono le denunce per i conti in rosso della capitale, dall’altra le votazioni sottobanco[...]
Novità ? Nessuna da parte di chi li conosce ( e li evita ) da quasi un decennio ormai. Novità ci sarà casomai quando qualcuno del parco buoi verrà a commentare l'ennesima porcata riuscendo a dimostrare l'indimostrabile, visto che qualunque cosa fanno va sempre bene.
Ultima modifica di Gatto rognoso; 10-03-10 alle 22:45
Se vedòm!
11/3/2010 (7:20) - RETROSCENA
Anche Bossi arruolato per l'ultima battaglia
Fini: no alla piazza. Ma il leader leghista ci sarà
AMEDEO LA MATTINA
ROMA
Le truppe sono spiazzate, scoraggiate, frastornate. Non sono nemmeno galvanizzati dalla discesa in campo di Berlusconi, che ha indossato l’elmetto di capopopolo e capopartito (oggi addirittura partecipa a una riunione di quadri e dirigenti del Pdl di Roma e provincia). Per far capire l’aria che tira tra i parlamentari della maggioranza, ieri pomeriggio alla Camera girava la seguente gag sarcastica sul caos liste e sulla squadra del Cavaliere. «Ma lo sai che il Milan ha perso a tavolino la partita con il Manchester?», dice un deputato al collega. «No, e come mai?». «Leonardo non ha presentato all’arbitro la lista dei giocatori».
Con il morale sotto i tacchi e soli dieci giorni a disposizione, le truppe dovranno riempire l’enorme piazza San Giovanni. Per non parlare poi della confusione delle date: il 20 o il 21 marzo? In entrambi i casi c’è il rischio ingorgo perché il 20 nella capitale è già prevista la manifestazione del Forum del Movimento per l’Acqua che si mobilita contro le privatizzazioni; il 21 si corre la Maratona di Roma. «Ma come è possibile - dicevano sempre i buontemponi della battuta sul Milan - che il sindaco Alemanno, che è stato il responsabile oggettivo del casino delle liste, non sapesse di queste due altre manifestazioni?».
In questo incartamento del centrodestra c’è un aspetto più pesante e politico. Umberto Bossi non sembra felice di dover mandare i suoi candidati-governatori sul palco di piazza San Giovanni per manifestare vicinanza e solidarietà agli elettori laziali e ai dirigenti locali del Pdl che hanno commesso il pasticciaccio romano. Quando gli hanno chiesto se la Lega ci sarà, ha risposto scocciato di aspettare l’invito di Berlusconi. «La Lega è una carta pesante. Potrebbe essere perfino troppo pesante, anche se Berlusconi ha ragione a preoccuparsi perché fanno le elezioni senza un partito come il suo. Però la Lega deve ancora valutare, soppesare bene». Tra l’altro, fanno notare i leghisti, non è cosa da poco togliere ai candidati l’ultimo fine settimana di campagna elettorale. Portare poi il popolo leghista con i pullman a Roma è un’impresa titanica. In serata però, dopo una telefonata del premier, Bossi ha confermato che ci sarà. «Non abbandoniamo Berlusconi».
Gianfranco Fini, ovviamente, non ci sarà: non si è mai visto in piazza un presidente della Camera. Ma almeno condivide l’iniziativa? «Non le dico cosa penso di questa domanda solo perché lei è una signora...», è stata la sua risposta a una giornalista. La terza carica dello Stato è d’accordo a fare la manifestazione, ma la sua preoccupazione è che i toni siamo dirompenti, che il premier vada giù duro contro i magistrati. E un assaggio lo ha dato ieri alla conferenza stampa quando il Cavaliere, oltre a prendersela con «la sinistra antidemocratica e meschina», ha accusato i magistrati dell’ufficio elettorale di «non aver ristabilito l’ordine», di avere tenuto fuori i rappresentanti del Pdl, disegnando «una linea in terra, larga un centimetro, mai definita prima». Insomma, a Fini una manifestazione di protesta non piace e allora sono stati i coordinatori a spiegare che sarà «squisitamente di proposta: saranno presenti insieme a Berlusconi i 13 candidati governatori che si impegneranno a realizzare alcuni punti programmatici in sinergia con il «governo del fare». In effetti lo aveva precisato lo stesso premier “bucolico” in conferenza stampa. «Chiameremo a un patto i nostri candidati perché si impegnino sul piano casa e per piantare milioni di alberi». Rimarrà però il leit-motiv principale, cioè scendere in piazza per difendere la democrazia e il diritto al voto. Berlusconi deve radicalizzare lo scontro per recuperare il danno e i consensi persi. Recuperare quegli 800 mila voti della lista Pdl che non c’è a Roma e dirottarli sulla lista Polverini quasi sconosciuta.
Un lavoro da far tremare le vene ai polsi, ma il premier ha accettato la sfida. E questo, dicono i berlusconiani, mentre gli altri (leggi Fini) fanno le «belle fighe». «O ci salva San Silvio - spiega Osvaldo Napoli - o qui siamo spacciati. Una parte di An lo critica e si differenza ma poi chiedono soccorso al premier».
Anche Bossi arruolato per l'ultima battaglia - LASTAMPA.it
Contro roma ladrona?
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.